Dopo i primi scatti, ecco una ricca carrellata altri due che svela tutti i dettagli della Dodge Dart, la nuova compatta del Gruppo Fiat destinata al mercato a Stelle e Strisce. Cugina dell'Alfa Romeo Giulietta, debutta al Salone di Detroit.
PROLE NUMEROSA Dopo un normale periodo di gestazione, dal matrimonio tra i Gruppi Fiat e Chrysler nascono ora modelli a raffica, su un lato e sull’altro dell’Oceano. Al Salone di Detroit vedrà così la luce la prima Dodge dell’era Marchionne, la Dart. Questa tre volumi è confezionata partendo dal cosiddetto pianale C-Wide, parente strettissimo di quello dell’Alfa Romeo Giulietta, giusto per intenderci.
MADE IN ITALY Sotto il cofano della Dodge Dart sono attesi tre motori a benzina, a cominciare dal 1.400 MultiAir Turbo che dovrebbe permettere alla macchina di rispettare il limite di consumo di 40 miglia al gallone che era stato a suo tempo chiesto dall’amministrazione Obama alla dirigenza torinese (all’incirca 6 litri / 100 km, per dirla alla nostra maniera). A completare il quadro ci saranno poi due unità aspirate della famiglia Chrysler TigerShark, un due litri e 2.4, quest’ultimo dotato a sua volta della tecnologia MultiAir.
MOSTRA I DENTI Le foto mostrano come la Dodge Dart sia una tre volumi dal taglio sportiveggiante. Il muso, in particolare, mostra i denti e vede i fari dare slancio alle forme della mascherina, che ha la classica croce Dodge al centro. Sul fronte opposto, in coda, si contendono gli sguardi i due terminali di scarico che fanno capolino nella parte bassa e le luci che attraversano l’intero posteriore, senza soluzione di continuità.
CUSTOMIZATION Quanto agli interni, la parola d'ordine è "personalizzazione", in una miscela tra hi-tech e lavorazioni artigianali tipiche delle auto di classe superiore. Si parla infatti di ben 14 diverse soluzioni per l'arredamento, mentre i colori esterni sono 12 e gli allestimenti cinque: SE, SXT, Rallye, Limited e R/T. Quest'ultima è quella più sportiva, perfettamente in sintonia con dettagli quali i sedili sportivi avvolgenti, il pomello del cambio sferico e la strumentazione futuristica, che vede al centro uno schermo da 7 pollici. 8,4 sono invece i pollici del display da 8,4 pollici touch screen che funge da fulcro di tutte le informazioni possibili sullo stato della vettura e sulle funzioni di infoteimnent.
EVOLUZIONE DELLA SPECIE E, in conclusione, spostando l’attenzione dal futuro prossimo al futuro anteriore, è interessante ricordare come sulla medesima base vedranno poi la luce anche l’Alfa Romeo Giulia prossima ventura e un ulteriore modello, destinato a essere venduto sul mercato cinese, a seguito dell’accordo con la Guangzho.