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Si scrive "tre" ma è il quarto capitolo della saga delle Di Risio. Una berlina compatta che prova a farsi largo nel mercato sulla scorta della filosofia low-price.
NUMEROLOGIA Non c’è 2 senza 3, anche se la saga delle Di Risio – come noto – è cominciata in maniera atipica, partendo dal 5 e dai supermercati, dove Di Risio ha iniziato a vendere la sua suv low-cost, la DR5. Ora la dinasty prosegue con la Dr3, la prima Di Risio a debuttare nel segmento delle berline compatte (la Casa di Isernia è già presente anche nel segmento delle city car con la DR1 e in quello delle piccole con a DR2).
CAMBIO DI ROTTA In origine con il nome DR3 era stata chiamata la Suv compatta a tre porte sorellina della allora appena lanciata Dr5 (era il 2006), ma per il momento è il progetto è stato sospeso per concentrandosi su modelli più di massa. E così il nome se l’è preso questa nuova compatta (lunga 414 centimetri e larga 169) che proverà a fare concorrenza alle solite note utilitarie rilanciando la ricetta del “low price” (non low cost): un “pacchetto” full optional a prezzo accessibile.
COM’E’ Il primo impatto non è da torcicollo, ma forse non era nemmeno nelle pretese. Il design della Dr3 è pulito e senza fronzoli, caratterizzato da fari bislunghi, un lunotto molto inclinato e un posteriore dalle linee marcate, col portellone che sorride. All’interno, i rivestimenti in pelle alzano un po’ i toni della qualità percepita e non dispiace affatto la soluzione adottata per la strumentazione digitale.
IN DETTAGLIO Varcata la soglia delle portiere per tastare un po’ il salotto, sullo stand del Motorshow, abbiamo trovato un ambiente semplice ma non povero, con qualche accorgimento - vedi il pannello della consolle centrale o la strumentazione digitale infilata sotto le palpebre del cruscotto – che appaga l’occhio, mentre un altro deve chiudersi di fronte a qualche plastica un po’ dura. La componente che più delude, vista dal vivo, è al momento senz’altro il volante (quello sì un po’ cheap).
PIATTO RICCO La DR3 verrà venduta full optional. Alla voce sicurezza rispondono presente l’ESP, due airbag, ABS e sensori di parcheggio. Si aggiungono per il confort il clima, un impianto-musica completo (con radio, lettore CD e MP3 e porta USB) a sei altoparlanti, sedili e volante regolabili in altezza, interni in pelle, sedili posteriori sdoppiati e computer di bordo.
MOTORI E PREZZI Due le motorizzazioni tra le quali scegliere, entrambe a benzina e abbinate a un cambio manuale a 5 marce, disponibili anche nella versione bifuel. La più piccola della due è il 1.3 da 83 cavalli già visto sulla Dr1, mentre al top della gamma debutta un 1.5 da 110 cavalli con coppia massima di 140 Nm a 6000 giri/min. I consumi dichiarati dalla Casa si aggirano rispettivamente sui 5,5 e 6,4 l/100 km, con valori di emissione di CO2 nell’ordine dei 130 g/km e 151 g/km. Prezzi da 11.000 a 13.000 euro.