La misura per fronteggiare l'emergenza è (almeno per ora) temporanea, e coinvolge gli impianti di Pomigliano, Melfi e Cassino
NUOVE MISURE Dopo lo sciopero spontaneo di ieri allo stabilimento FCA di Pomigliano, organizzato dai lavoratori insoddisfatti dalle precauzioni prese dall’azienda per fronteggiare i rischi di contagio da coronavirus, Fiat Chrysler Automobiles ha pubblicato questa mattina un comunicato stampa nel quale dichiara l’intenzione di “implementare nuove misure in tutti gli stabilimenti italiani per rafforzare i provvedimenti presi a livello nazionale nella crisi del COVID-19”.
SANIFICAZIONE OVUNQUE “Laddove necessario”, continua la nota, “l’azienda chiuderà temporaneamente i suoi impianti in Italia”. Gli sforzi di FCA andranno nella direzione di ridurre al massimo il rischio di contagio tra i dipendenti: questo significa un lavoro intensivo di sanificazione di tutte le zone di lavoro e di riposo, spogliatoi e bagni. La produzione verrà ridotta per consentire agli operai di avere più spazio alle loro postazioni.
Coronavirus, chiusura temporanea degli stabilimenti di FCA
STOP DI QUALCHE GIORNO Le misure di pulizia e sanificazione dovrebbero quindi portare allo stop, tra la giornata di oggi e sabato, degli stabilimenti di Pomigliano (dove si produce la Panda), Melfi e Cassino, con l’obiettivo di riprendere a pieno regime già da lunedì. Queste nuove misure seguono quelle già avviate a febbraio che hanno visto implementare gradualmente il lavoro da casa, laddove possibile, e l’introduzione di controlli per gli spazi nei luoghi pubblici dell’azienda, bar e mense.