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Avanti un'altra! Ora che la DS3 è finalmente nelle concessionarie, all'ombra del double chevron si lavora alacremente alla DS4 prossima ventura. Quali saranno le sue forme lo rivela questo prototipo che sarà protagonista al Salone di Ginevra.
SALVAGENTE Il termine crossover sta iniziando a diventare un bel salvagente per chi si trova a descrivere le auto e magari anche a cercare di catalogarle. Si gioca il jolly con questa parola che dice tutto e dice niente (letteralmente dice poco: che sta a cavallo...) e si fa anche la figura dei poliglotti. D'altro canto che ci si può fare se sono sempre di più le macchine che cercano di essere un po' carne e un po' pesce e riescono bene in questa alchimia?
SOTTO I RIFLETTORI L'ultima a meritarsi a pieno titolo l'appellativo crossover è la concept DS High Rider, candidata numero uno al ruolo di regina dello stand Citroën al prossimo Salone di Ginevra e anticipazione di quella che sarà poi la seconda esponente della gamma DS, la DS4. Tra l'altro, l'esperienza della DS Inside, divenuta poi DS3 senza grandi stravolgimenti, insegna che quel che porta in passerella questo prototipo dovrebbe essere ormai praticamente definitivo e che l'estetica della macchina che arriverà in listino attorno agli inizi del 2011 sarà quindi proprio così.
SUA ALTEZZA La DS High Rider è una coupé a tre porte sui generis, che tiene fede sicuramente anche nelle forme e nei contenuti a quell'High che porta nel nome (alto, per chi all'inglese dà ancora del lei), strizzando un po' l'occhio ai mezzi tutto terreno. L'altezza da terra, in particolare, è infatti superiore alla media e la presenza di protezioni sottoscocca nella zona anteriore la dice lunga sull'attitudine alle scappatelle lontano dai nastri asfaltati. Dà coupé doc sono invece i cerchi da 19" e l'arco che disegna il tetto (C3 docet), con il parabrezza molto inclinato, il piccolo lunotto e la coda bombata e ben tornita, come il lato B di una pin-up.
FASCIO DI NERVI Il frontale mostra un chiaro family feeling con le ultime proposte Citroën, grazie alla forma elaborata dei fari e alla presenza dell'ormai tipica mascherina trapezoidale, che prende il la direttamente dal doppio baffo cromato. Per il resto, le lamiere sono solcate da numerose nervature danno un'aria atletica all'insieme e che creano un gioco di luci suggestivo con la complicità della verniciatura dorata. A parte le due creste che solcano il cofano, le pieghe più personali sono quelle che segnano i parafanghi, specie quelli posteriori.
FULL HYBRIDLunga 426 cm, larga 182 e alta 146, la DS High Rider legittima il suo ruolo di macchina tuttofare anche con la presenza della trazione integrale, anche se di tipo non proprio convenzionale. Così come già altre concept firmate dal Gruppo PSA nel recente passato, questa DS monta nel vano motore un turbodiesel HDi FAP che sarica la sua potenza sulle ruote anteriori. Alle spalle dell'abitacolo sono invece alloggiati un motore elettrico e le sue batterie, che si ricaricano in fase si rallentamento e danno alle ruote posteriori l'energia necessaria a dare man forte al motore termico quando occorre il massimo della potenza e della motricità disponibili. Il motore elettrico, inoltre, può funzionare anche da solo, lasciando i pistoni a riposo, e ciò rende la DS High Rider "full hybrid". Questo genere di propulsione arriverà davvero un domani anche alla catena di montaggio. A fargli compagnia nel listino DS4 ci saranno comunque anche motori a benzina e a gasolio, che faranno da denominatore comune con la C4.