Si toglie il cappello la macchina di Al Capone del 2000. O almeno se lo sfila: al salone dell'Auto di New York verrà infatti mostrata in anteprima una versione convertible della PT Cruiser con carrozzeria a due porte. Una "concept studio", per ora, destinata a far sognare con il vento nei capelli il pubblico innamorato del suo rétro style.
Per ora si tratta soltanto di un prototipo, anche se il look è già tutt’altro che allo stato embrionale. Ed è immaginabile che già così la Chrysler PT Cruiser Convertible sia destinata a creare scalpore, almeno quanto aveva fatto, in quel gennaio 2000, la sorella a cinque porte, in occasione del lancio mondiale al Salone di Detroit. Fin dalla presentazione in anteprima, avvenuta un anno prima, questa strana vetturona ha ottenuto esattamente ciò che la Chrysler si auspicava: curiosità inizialmente, interesse in seguito, cartellini "sold out" più in là ancora.
Difficile che passasse inosservata
la versione moderna della macchina di Al Capone, con il profilo rétro che prende in prestito elementi di design delle automobili americane classiche, le linee arcuate dei parafanghi che sembrano uscite da un set cinematografico, l’ampia mascherina del radiatore a vista e i paraurti integrati nella carrozzeria.Ebbene, la Casa americana prova ora con un colpo di coda per risollevarsi dal trend interno tutt’altro che roseo e gioca il suo jolly, sotto i riflettori della capitale del mondo. La cabriolet della PT Cruiser è infatti attesa all’International Auto Show di New York, che si tiene dal 14 al 22 aprile.
Non è la prima versione della PT Cruiser che viene proposta: con la berlina, l’idea del gruppo DaimlerChrysler era quella di offrire un’auto che potesse essere "creata" direttamente dal cliente, personalizzandola mediante differenti interpretazioni individuali. Di fianco al modello di punta videro la luce la "Panel Cruiser" - con pannelli tipo furgone realizzati al posto delle porte e dei finestrini posteriori, a creare una sorta di coupé furgonato particolarmente apprezzato negli Stati Uniti – e la "GT Cruiser", fatta di potenza e prestazioni, design esclusivo, ruote maggiorate con cerchi cromati da 17 pollici e sospensioni ribassate.
Ora è la volta della Cabrio, per vedere l’effetto che fa:
"Per dimostrare le potenzialità della vettura nel prossimo futuro e per capire se e quando dare il via all’eventuale produzione, dopo avere sondato i pareri del pubblico", sono le dichiarazioni di Sjoerd Dijkstra, capo design e tecnologie di Chrysler.La PT a cielo aperto perde però una delle caratteristiche della versione chiusa
e cioè la vista posteriore alta e bombata, da macchina dei fumetti: la capote apribile, proposta su un’inedita carrozzeria a due porte, abbassa il profilo della vettura eliminando la linea decrescente del tetto e limitando lo spazio delle superfici vetrate laterali a un finestrino stretto e lungo e uno spicchio posteriore.Piacerà, molto probabilmente, al pubblico a stelle e strisce,
notoriamente portato ad affrontare le highway con il vento nei capelli e già sensibile al fascino della PT. Da noi, la gangster-mobil ha sì stupito ma i pochi esemplari arrivati da oltreoceano hanno finora compromesso il successo europeo.Da quest’estate, tuttavia, si cambia. La PT si prepara a diventare una vera best seller anche da noi, grazie all’imminente avvio della produzione in Austria, nella fabbrica di Graz. Ciò, se non altro, comporterà tempi di consegna decisamente più ragionevoli rispetto a quanto accadeva fino a poco tempo fa, quando era necessario giocarsi la consegna di un esemplare con un assatanato yankee con la bava alla bocca. E dai primi mesi dell’anno venturo sarà la volta persino del cuore turbodiesel.