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Arriverà nel 2010 con due missioni complesse: bissare il successo della Matiz e provare a fare breccia anche nel cuore degli automobilisti americani. Avrà motori 1.0 e 1.2 a benzina ma non mancherà una versione anche a GPL.
UNA PER TUTTI Verde nell'animo e verde anche nella carrozzeria. E' così che si è mostrata sulla passerella del Salone di Ginevra la nuova piccola del gruppo General Motors, la nuova Spark. Questa piccola a cinque porte sotto le insegne Chevrolet, a partire dal 2010 vestirà i panni della world car e su molti mercati avrà il compito non facile di rimpiazzare la Matiz, che, dopo una lunga e onorata carriera iniziata come prototipo Italdesign Lucciola nel 1993, si appresta ad andare in pensione.
EVOLUZIONE DELLA SPECIE Rispetto alla sua progenitrice, la Spark compie un salto epocale dal punto di vista estetico e, per molti versi, anche sotto il profilo tecnico. La carrozzeria si allunga fino ad arrivare a quota 364 cm, 14 in piùrispetto alla Matiz attuale, ma a cambiare radicalmente è anche il taglio dei lamierati, ora più dinamico e sfaccettato.
A ME GLI OCCHI I particolari capaci di catturare lo sguardo sono molti. Ilmuso e il paraurti prominenti, i grandi fari appuntiti e i parafanghi spigolosi si contendono la scena con le pieghe che segnano la fiancata e con il taglio dei finestrini laterali, che si assottigliano nella zona posteriore. La coda prende le mosse dalle nervature dei passaruota e ha come grandi protagoniste le luci,in cui tengono banco le poche linee tonde tracciate dagli stilisti. Tra i segni particolari della Spark finiscono annotati anche il padiglione appena spiovente e il terminale di scarico annegato nel fascione paraurti. L'abitacolo è a sua volta molto moderno, con una plancia dall'andamentoa onda.
CUGINE DI CITTA' Se in fatto di linea questa Chevrolet intona una voce fuori dal coro, sotto la pelle si potranno riconoscere diversi componenti già adottati da altri modelli di marchi cugini. La piattaforma su cui è sviluppata la Spark è infatti parente di quella già impiegata per l'Opel Agila e per la Suzuki Splash, anche se rivista in alcuni dettagli. Quanto infine ai motori, la gamma avrà come fulcro due unità a benzina da 1.0 e 1.2 litri, con schema a quattro cilindri e distribuzione bialbero a quattro valvole. Per chi non ama il "fai da te" nelle cambiate è quasi certa la presenza del cambio automatico tra gli optional, così come si può scommettere a occhi chiusi sulla presenza in listino di una variante bifuel, visto che il GPL è il carburante cui è legato il successo Chevrolet.