Presentata a Ginevra la Chevrolet Corvette Stingray Convertible. Via il tetto, ma stesso cuore: anche la scoperta monta il V8 6.2 da 450 cavalli
GIÙ LA TESTA E' stata una delle protagoniste del salone di Ginevra, la Chevrolet Corvette Stingray Convertible, versione senza-tetto della supercar americana. Con la settima generazione di Corvette, Chevrolet ha fatto un po’ lo stesso gioco avvenuto nel 2004: proporre la propria supercar in entrambe le versioni al momento del lancio.
SOFT TOP Molto scolpita nella fiancata, come la coupé, la Chevrolet Corvette Stingray Convertible sfoggia interni impreziositi da inserti in fibra di carbonio e rivestimenti in pelle di pregio. La capote, ovviamente, è di tipo morbido. E si può aprire o chiudere a comando elettrico fino a una velocità massima di 50 km/h.
STESSO CUORE Se la Chevrolet Corvette Stingray Convertible cambia nell’abito, la sostanza rimane la stessa. Il motore rimane il medesimo: V8 da ben 6.2 di cilindrata, è capace di 455 cavalli e 610 Nm. A quanto pare, però, il crono 0-100 richiederà qualche istante di più dei meno-di-quattro-secondi che la normale C7 è in grado di fare. Rimane invece l’incredibile dato relativo ai consumi, pari a soli 9 litri di benzina ogni 100 km percorsi. Dulcis in fundo, ci sarà la possibilità di sceglierla con cambio manuale a sei rapporti o automatico a sette (con sistema Active Rev Matching che ottimizza le cambiate).
Z51 Tra le dotazioni c'è anche il Drive Mode Selector, regolabile su cinque posizioni: serve ad adattare 12 parametri in funzione delle condizioni ambientali e dello stile di guida. Ad arricchire ulteriormente il comparto tecnico ci pensa infine il Performance Package Z51, che include il differenziale elettronico autobloccante, il sistema di lubrificazione a carter secco, il sistema di raffreddamento del differenziale e della trasmissione il sistema di raffreddamento integrale dei freni, ed uno specifico pacchetto aerodinamico per migliorare ulteriormente la stabilità alle velocità elevate.