Dal 2009 negli USA. Ma subito dopo, forse, anche in Italia. In pochi ci avrebbero scommesso e invece in GM ci stanno pensando seriamente. Anzi, hanno quasi deciso. Incrociamo le dita.
PULCINELLA Il classico segreto di pulcinella. La domanda rivolta ai vertici di GM, non appena svelato il muscolare revival della Camaro, era sempre la stessa. La costruirete davvero? Tra mezze parole, sorrisini e spifferi dei beni informati si sapeva che, nel giro di qualche anno, probabilmente sarebbe arrivata. Ma ora c'é l'annuncio ufficiale. Rick Wagoneer ha rotto gli indugi. Regalandosi un momento di spensieratezza, immerso com'è nel tentare di arginare i debiti del suo gruppo.
PARENTI EUROPEILa Camaro si farà, uscirà dagli stabilimenti canadesi di Oshawa, Ontario. Da gennaio 2009 gli automobilisti yankee potranno guidarla. Ma sarà una festa solo per i piedoni d'oltreoceano? Pare di no. I vertici di GM stanno seriamente pensando di commercializzare la loro coupè muscolare anche oltreconfine. La vera sorpresa é il probabile sbarco nel Vecchio Continente. E anche nel Bel Paese. Decisione sorprendente ma tutt'altro che peregrina.
IL CUORE HA SEMPRE RAGIONE Qualcuno potrebbe obiettare che la Camaro non è neppure stata presentata in Europa, neppure per sondare gli umori dei visitatori in qualche Salone dell'auto. Ma se anche non raggiunge le vette di popolarità degli States, dove risulta tra le prime 10 auto più ricercate sul web, anche da noi gli estimatori non dovrebbero mancare.In GM fanno i seri, dicono che devono valutare i numeri, ponderare. Siamo ai business plan e ai calcoli di redditività insomma. Ma queste operazioni, si sa, più che con la calcolatrice si fanno col cuore. Quali sono del resto le auto che sanno davvero d'america? I Suv no di certo, li fanno tutti ormai. Le berlinone da rappresentanza nemmeno a parlarne. Le muscle car invece no, non possono essere copiate da nessun produttore giapponese o europeo. Non sarebbero credibili.
MUSCLE CAR In Casa GM quindi qualche cosa dovevano pur fare: i cugini Ford con il revival Mustang di Lee Incocca, che quarant'anni fa diede il via al fenomeno, li hanno preceduti. Potevano stare a guardare? Evidentemente no. L'operazione Camaro inoltre nobiliterebbe di molto il marchio Chevy, ultimamente un po' giù di corda. Se non nelle vendite europee in continuo aumento, almeno in pedigree, lievemente annacquato dopo il rebranding della gamma Daewoo.
DETTAGLI Ancora scarne le notizie tecniche. La Camaro model year 2009 si promette molto simile nelle sembianze, per non dire identica, alla concept osannata da molti e criticata da tanti altri. Anche il motore V8 trapiantato, pari pari, dalla Corvette dovrebbe rimanere lo stesso.
FRATELLINO Ipotizzabile comunque un allargamento della gamma verso il basso. In tempi di crisi energetica, un motore possente ma non esagerato potrebbe aiutare le vendite. E pure da noi sarebbe benvenuto. Confermate pure le informazioni che parlano di una sospensione posteriore a ruote indipendenti. Come pure la trazione posteriore, ci mancherebbe altro, e la possibilità di scegliere tra cambio automatico e manuale. Tutte da interpretare le possibili varianti sul tema. Cabrio o addirittura sportback pronte per completare il revival? Una versione ultrapompata per gli incontentabili? Sia come sia. Ancora pochi mesi, si fa per dire, e sapremo.
CONTO ALLA ROVESCIA No news anche riguardo all'esborso monetario richiesto per guidare la reinterpretazione del mito. La ragione dice che dovrebbe costare sensibilmente meno di una Corvette. Che qui da noi parte da 60.000 euro. E viene già l'acquolina in bocca. Solo a immaginare di scorgere negli specchietti gli occhi incassati della Camaro. A Wayne Brannon, executive director of Chevrolet Europe, l'ultima parola.
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