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Chevrolet Camaro


Avatar Redazionale, il 12/01/06

18 anni fa - La reinterpretazione del Mito

Cinque anni fa se ne piangeva la scomparsa. Neppure il tempo di abituarsi che ritorna anche lei. Un nome una garanzia. Ma più che una replica è una reinterpretazione del Mito. Small block d'ordinanza e poi ancora più muscoli e aria truce.

PROVA PROVATA Tre indizi fanno una prova. E' revival per le Pony Car. E dopo Mustang e Challenger, anche il gruppo General Motors si allinea al trend e conferma i rumors sul web. La Camaro è una delle reginette del salone di Detroit e sembra fatta apposta per risvegliare nell'automobilista yankee dolci ricordi e l'amore per le auto made in USA. La Camaro non è stata solo una grande auto e un clamoroso successo commerciale e di brand. Ma rappresenta tuttora un pezzo di storia, non solo automobilistica, americana. Quella degli allora giovani Baby Boomers che si preparavano a conquistare il mondo.

SPIRITO CAMARO Ma se nel caso della Mustang, e soprattutto della Challenger, si può parlare di repliche a tutti gli effetti, quasi avessero pantografato e ammodernato le versioni originali, con la Camaro la storia è diversa. Tanto che forse sarebbe meglio parlare di reinterpretazione del Mito. Non che possano sorgere equivoci, l'auto in passerella è senza dubbio una Camaro. Per di più ispirata al modello del 1969, pare il più riuscito e il più amato dagli aficionados. Declinata però con lo spirito dei tempi e dei canoni automobilistici in voga ora negli USA. Grinta e imponenza prima di tutto.

MODELLI CONTRO Forse non tutti sanno che la Camaro nacque come risposta al travolgente successo della Mustang. Inizio Anni 60. In GM in verità ci stavano pensando da tempo e avevano fatto alcuni prototipi per una piccola, per gli americani si intende, sportiva a quattro porti con un bel motorone. Ma mai nessuno si decideva a dare il via libera. E nel frattempo arrivò la Mustang, che tra lo scetticismo generale riscosse un clamoroso successo di vendita. E così Chevrolet, marchio del gruppo GM, finalmente si decise e deliberò in fretta e furia la produzione della propria Pony Car.

CORSI E RICORSI Si narra anche che (è storia vera) della Camaro vennero preparate varie versioni, addirittura familiari o sportback che dir si voglia, ma che poi, per ragioni di costi produttivi, solo la coupé e la convertibile raggiunsero i concessionari. E anche dietro al nome c'è una storia legata alla scaramanzia che oggi, in tempi di agenzie specializzate nello studio delle denominazioni, fa un po' sorridere.

WHAT'S YOUR NAME Solstice, Gmini, Gemini e Camaro. Questi, in sequenza, pare fossero i nomi di volta in volta proposti per una delle auto più amate negli states. Ma presto scartato il primo, sia Gmini che Gemini, dovettero cedere il passo. Il motivo? Il fatto di riprodurre le lettere della Holding GM faceva tremare i responsabili del progetto: in caso si insuccesso della vettura ci sarebbero state pesanti ricadute d'immagine su tutto il gruppo.

OUTSIDER E così la spuntò l'outsider Camaro, che aveva il pregio... di non significare nulla. E che invece è diventato quasi sinonimo di auto strapotente e sportiva per tutti i giorni negli USA. E anche da noi evoca l'esotismo delle esagerazioni americane.

LINEE TESE Considerato il mostro sacro con cui Chevrolet aveva a che fare, albero genealogico è quello. Camaro doc. Ma le linee molto tese con cui è stata plasmata l'hanno resa ancora più aggressiva. Basta guardarla, un susseguirsi di angoli e soprattutto molto protesa in avanti, Sia nella fiancata, che sale nella prima parte del cofano, dopo si appiattisce fino alla fine della porta e poi risale verso il terzo volume.

ACCIGLIATA E MUSCOLARE Il muso contribuisce molto ad impaurire gli "avversari", con i fari piccoli e molto infossati e una mascherina a griglie larghe che disegna una grande presa d'aria. Con sotto un'altra più piccola nelle dimensioni e sopra un'altra piccolina con subito dietro un rigonfiamento centrale sul cofano. E proprio la gobba sul cofano, gli enormi cerchi, il posteriore che si allarga e si alza e lo spazio abitativo che sembra appoggiato sopra la scocca neppure fosse un hard top sono gli elementi che fanno della Camaro una coupé molto muscolare, quasi palestrata.

BEN PIAZZATA Ma non è solo questione di gonfiori e di aria truce. A dare l'immagine di auto pronta a mordere le highway ci pensano non solo la linea di cintura alta, ma anche e soprattutto le proporzioni. La Camaro è lunga 4,7 metri, larga più di 2 e alta solo 134 centimetri. Gli sbalzi anteriori e posteriori ridotti e soprattutto i quattro cerchi con le razze che dal mozzo si espandono verso l'esterno completano l'opera.

APPUNTITA E' tutto un gioco di particolari, anche quelli stondati o dalla forma tonda, come potrebbero essere i fanalini posteriori e i due tuboni di scarico posteriori, schiacciati da linee rette nella parte superiore. E pure gli specchietti, molto piccoli e filanti ma anche molto visibili nel loro essere appendice, non passano inosservati.

QUASI UN SUV Tirando le somme, la nuova Camaro, che nei siti di appassionati ha raccolto giudizi contrastanti, è quasi esagerata. Come se anche su una sportiva gli americani non abbiano resistito a portare tutta l'aggressività e l'imponenza che ha decreatato il successo dei SUV. Ciò non toglie che fascino e grinta da vendere, uniti a una buona meccanica, possano portarla ad un successo anche superiore a quello delle concorrenti.

MOTORONE Il motore Small Block è per gli americani qualcosa di famiglia. Ci sono affezionati. Un pò come se a noi avessero tolto l'epopea del turbo o delle sedici valvole. E così la Camaro ha il suo bel motorone a otto cilindri a V, un sei litri da 400 cavalli giusti giusti, con una coppia da trattore e un bel cambio a 6 marce, che per i pigroni d'oltreoceano è già sinonimo di sportività. Il propulsore deriva da quello della Corvette. Quando si hanno i parenti nobili, è sempre meglio farlo sapere.

RISPARMIO ENERGETICO Ma siccome i tempi sono cambiati, e anche negli States si inizia a buttare un occhio meno distratto al costo del pieno, Chervrolet ci tiene a far notare che la Camaro è equipaggiata con un sistema per il risparmio carburante. In buona sostanza il V8, quando si procede a bassa andatura e la pressione sul pedale dell'accelleratore è lieve come una piuma, funziona come un plebeo 4 cilindri, con l'elettronica pronta a riaccendere immediatamente la luce in caso di improvvisi pruriti sportivi. Attenzione ai consumi? Chi l'avrebbe mai detto su una muscle car americana? Ciò non toglie che magari, in futuro, possa tornare ad accontentare i piedi pesanti, una versione marchiata Z28. Sigla magica per gli appassionati che, nelle Camaro del ventesimo secolo, identificava quelle equipaggiate con il motore ripreso nientemeno che dalla Corvette, la reginetta sportiva di famiglia.

SCHELETRO SPORTIVO Le sportive moderne, anche gli americani l'hanno capito, non sono solo cavalli e sgommate. Per essere tali devono destreggiarsi agevolmente tra le curve facendole gustare al guidatore. In Chevrolet ci tengono a dire che la Camaro avrà una guida pari al suo aspetto. Aggressiva e dinamica. Con un reparto telaistico all'altezza, grazie alla trazione posteriore e al reparto sospensioni a quattro ruote indipendenti e con ammortizzatori a gas. Anche il reparto freni si preannuncia muscoloso. Con 4 dischi da 14 pollici autoventilati e con pinza a quattro pistoncini, grandi quanto una ruota di una nostra auto compatta..

SALOTTO CAMAROGli interni della nuova arma Chevrolet in passerella a Detroit sono forse più lontani dall'aspetto definitivo rispetto alle linee esterne. Si possono tuttavia intuire la classica semplicità delle sportive d'oltroceano ma anche una certa ricerca di raffinatezza. I sedili sono molto sagomati, la leva del cambio sembra un pezzo unico d'alluminio, e discrete cromature e finiture di tonalità arancione interrompono la sobrietà del nero dominante. Quanto ci si aspetta da una Pony Car. Né più, né meno.

TRI_PARTITO Mustang, Challenger, Camaro. Se si trattasse di sportive europee subito si formerebbero tre partiti di strenui difensori e denigratori dell'una o dell'altra. Quando entreranno in produzione anche gli automobilisti sportivi Made in USA saranno chiamati a fare una scelta. La Mustang il grande classico. La Challenger forse la più raffinata. La Camaro quella più ruspante. Vino, Champagne o birra? A voi la scelta.


La Scheda Tecnica della Camaro

Lunghezza: 473 cmLarghezza: 202,2 cmAltezza: 134,4 cmCarreggiata: 162 cm anteriore; 160 cm posteriore Motore: 6.0-L V-8, 400 cv, con Active Fuel Management™ Trasmissione: sei marce manualeSospensioni: a quattro ruote indipendenti, MacPherson all'anteriore, multilink dietro Freni: quattro dischi da 14 pollici con pinze a quattro pistoncini Cerchi: 21 pollici davanti, 22 pollici dietro Pneumatici:275/30R21 davanti, 305/30R22 dietro


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Pubblicato da Luca Pezzoni, 12/01/2006
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