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La mobilità del futuro secondo GM sta tutta in una siglia EREV, ovvero Extended Range Electric Vehicle. E la nuova interprete di questa filosofia è la Cadillac ELR, coupé 2+2 protagonista al Salone di Detroit.
EVOLUZIONE DELLA SPECIE Finalmente lo strip tease della ELR è finito e sulla passerella del Cobo Center di Detroit la nuova coupé 2+2 a stelle e strisce sfila come mamma Cadillac l’ha fatta. E si tratta di una lavoro di fino, quello dei designer, capaci di evolvere gli stilemi tipici del marchio senza rinnegare il passato. Sulla Cadillac ELR si ritrovano così i tipici tagli geometrici, abbinati però a quella morbidezza di forme e a quella muscolosità che ci si aspetta da una macchina con un taglio sportiveggiante. Anche l’aerodinamica è molto curata, per un Cx di 0,305.
GIOCO DI SQUADRA Sotto la pelle, la Cadillac ELR sfrutta invece il know how General Motors in materia di motorizzazioni Extended RangeElectric Vehicle. Come già le cugine Volt e Ampera, la ELR sfrutta infatti un 1.400 a benzina come generatore a supporto di uno motore elettrico alimentato da un pacco di batterie agli ioni di litio disposto a T sotto i posti posteriori a nel tunnel centrale, per una lunghezza di 160 cm e un peso di 198 kg. Così attrezzata, la Cadillac ELR percorre poco meno di 60 km in modalità elettrica. Esaurita questa carica, bielle e pistoni si svegliano dal letargo e assicurano autonomia per altri 420 km prima che si debba fare di nuovo il pieno. La ricarica delle batterie (garantite per 8 anni o 160.000 km avviene in parte durante la guida, in fase di frenata, e si può poi completare invece in una normale presa di corrente, nel giro di poche ore.
BEN PIANTATA Le prestazioni dovrebbero essere buone, con una potenza dichiarata di sistema di 209 cv. Quel che è certo è che gli ingegneri abbiano voluto curare molto anche l’aspetto guidabilità, con carreggiate larghe, di poco sotto il metro e sessanta, un passo vicino ai 270 cm e sospensioni raffinate. All’anteriore la formula magica si chiama HiPerStrut, mentre al posteriore c’è uno schema a ruote semi indipendenti con parallelogramma di Watts. Il tutto con a fare da denominatore comune lo smorzamento adattivo CDC, capace di regolarsi e di reagire in due millesimi di secondo in base alle sollecitazioni e agli input dell’elettronica.