Angolosa e ricercata nello stile ma con spirito glamour e motori adatti anche all'Europa. E' stata una delle sorprese più interessanti sulla passerella di Detroit e arriverà nel 2010 per completare il rinnovamento del brand luxury di Casa GM.
WHO IS ELVIS? L'associazione automatica e scontata delle "Caddy" con l'epopea fatta di pinne, rock'n roll ed esagerazioni stilistiche e cromatiche rimarrà negli almanacchi automobilistici. Cadillac da qualche tempo ha intrapreso un percorso di internazionalizzazione che passa attraverso una globalizzazione stilistica. Ma in senso buono: addio alle esagerazioni del passato e pure al look anonimo degli Anni 90. Le Cadillac del nuovo corso esibiscono un design di frontiera, che riesce ad essere americano, innovativo e anche digeribile per noi Europei. La CTS in versione coupé svelata a Detroit, e che segue l'apprezzata versione berlina rinnovata da poco, sembra terribilmente azzeccata e contemporanea.
SEMPLICI E COMPLESSE Un portamento distinto e muscolare,acquattata sulle ruote ma senza eccedere in bocche cattive. Basta guardarla per riconoscerla immediatamente come una Cadillac di ultima generazione: con il design dominato dal linguaggio "delle Arti e delle Scienze". Così amano chiosare - modestamente - in Cadillac. Il concept coupé si articola in un insieme di superfici appuntite e multiformi, che si inseguono fino a formare una sportiva appetibile per palati fini e meno fini. Ad una prima occhiata sembrerebbe un filo angolosa, forse troppo tozza. Invece aggiustando l'occhio si notano finezze di stile e azzardi, linee che si intersecano, svasature, parti piene riequilibrate da vuoti misurati. Cattiveria e proporzioni giuste.
CALANDRONE A partire dal muso: con calandrone anteriore, cromato e tipicamente Cadillac ma anche aerodinamico e - considerando cosa si vede in Europa - neppure troppo pacchiano. I fari anteriori tagliati con superfici a diamante si sviluppano verso l'alto e in posizione angolare, secondo le linee guida conosciute. Il cofano, tutto sommato corto e in pendenza verso il parabrezza, si innerva in una serie di solcature che definiscono le superfici sfalsate creando giochi di luci e ombre. Il raccordo col parabrezza corre via senza traumi e definisce una cupola abitativa appena accennata che si raccorda al posteriore con un taglio quasi da fastback. La vista di profilo regala la branchia in metallo vero e non in plastica subito dopo il passaruota anteriore, e una linea dei finestrini che si interseca con la solcatura delle lamiere in corrispondenza del terzo finestrino. La vetrata non conosce interruzioni tra il vetro anteriore e quello posteriore che scende giù veloce.
MESSI IN ORDINE Cerchi in lega a sette razze sdoppiate (davanti da 20" e dietro da 21"), pinze dei freni gialle - caduta di tono rimediabile - e la cornice cromata che fa da contorno alla vetrata, risolvono una fiancata elegante e importante al tempo stesso. La vista posteriore regala a nostro avviso le emozioni più forti, con il terzo montante inclinatissimo (incornicia un vetro quasi piatto) che si raccorda senza traumi al bauletto quasi incassato. Spigoloso, multi direzionale e sfaccettato, con i gruppi ottici fatti di led a sviluppo verticale e uno sviluppo puntuto nel mezzo, dove scendendo si trova il doppio scarico centrale eppure sovrapposto. Sempre il paraurti presenta due piccole feritoie per alleggerire il design, la terza luce a boomerang testimonia una cura maniacale per tutti i particolari, anche quelli secondari. Come deve essere per ogni auto con grandi ambizioni.
INTERNI D'AUTORE Pur condividendo il pianale e la meccanica con la CTS - che peraltro al tempo della prova ricordiamo già con sorprendenti doti dinamiche - la Coupé riesce ad avere una propria personalità senza eccedere in gigantismi e senza neppure sembrare, punto cruciale, una semplice versione a due porte della berlina. L'unico particolare interno in comune con la quattro porte è la plancia, ma anche questo non è un male: un trionfo di arte sartoriale e cuciture a vista, con pelle e plastiche di buona qualità a fare da contorno. Per essere certi di avere sedute adeguate ai "fondoschiena" sportivi in Cadillac si sono rivolti a Recaro, non solo per quelli anteriori ma anche per gli strapuntini posteriori, la CTS coupé sarà una 2+2.
DETTAGLI IMPORTANTINulla sembra essere lasciato al caso. In Cadillac sono consapevoli che fare concorrenza vera nel segmento luxury richiede impegno e capacità di evitare critiche gratuite. Fibra di carbonio e soluzioni di illuminazione diffusa rendono l'ambiente sportivo e ospitale. Mentre il sistema multimediale Bose riecheggia quello della berlina: lo schermo è posizionato nel punto giusto, alla sommità della parte centrale della plancia, e si alza ulteriormente quando in uso, c'è l'Hard Disk da 40 giga e la radio - con antenna stilizzata sul tetto - è pronta per ricevere le stazioni satellitari con qualità CD. Compresa la famosa XM Satellite Radio, per cui anche Bob Dylan ha speso la propria credibilità in nome del nuovo corso Cadillac.
SOTTO IL FERRO Rimane poi il capitolo propulsori. Prevedibile - e confermata dalla casa - l'adattabilità della coupé a tutta la banca organi della berlina, di cui conserva lo schema (motore anteriore - trazione posteriore), con sospensioni indipendenti al posteriore. Per i benzina - con la versione entry level ancora in discussione - si parla del V6 da 3,6 litri e 304 cavalli, ma dovrebbe arrivare anche il castigamatti a gasolio. Nella timeline Cadillac il nuovo diesel 2,9 litri con turbo e common rail, pensato apposta per i mercati europei, è previsto per il 2009. Con cavalleria a quota 250 e una coppia da muscle car senza complessi:550 Nm. Considerando che il lancio della CTS sportiva avrà luogo nel 2010, sembrerebbe proprio l'accoppiata ideale. Linea giusta, motore giusto, qualità in rialzo deciso e un certo spirito esotico. Anche gli europei inizieranno a valutare seriamente di "farsi" la Cadillac?
La scheda tecnica
Trazione: posteriore
Passo (mm): 2880
Lunghezza (mm): 4750
Larghezza (mm): 1870
Altezza ( mm): 1390
Carreggiate (mm): 1570 (anteriore); 1575 (posteriore)
Propulsore: 2.9 turbo-diesel; cambio a sei marce
Sospensioni: MacPherson (anteriore); multilink (posteriore)
Cerchi: 20 pollici (anteriore), 21 (posteriore)