Il preparatore tedesco vuole esagerare, e dà un'altra mano di tuning a una sua versione speciale della Veyron, la supercar più veloce del mondo (oltre 400 km/h). La ricetta? Carbonio, rame e... una colata d'oro...
LA SIGNORA DEGLI ANELLI Gira con un vestito scuro scuro e un'ingioiellatura che farebbe impallidire un rapper americano, ma sotto quella coltre di trucco c'è sempre lei: l'auto più veloce e costosa del mondo. Al secolo: Bugatti Veyron 16.4. L' elaborazione – che riguarda solo carrozzeria ed esterni, senza ulteriormente infierire sull'ipernerboruto motore da 1001 cavalli della Veyron – arriva direttamente dall'officina della Mansory, specializzata nella customizzazione di bolidi di lusso (Aston Martin, Bentley, Ferrari, Rolls Royce, tanto per dirne alcune…).
LIRICA Probabilmente potremmo definirla il non-plus-ultra del tuning, questa sberluccicante release della Bugatti da un milione di euro. Uno, perché se è rara una Bugatti Veyron, figuriamoci una sua versione elaborata; due, perché la Veyron in questione è un'ulteriore elaborazione di una Veyron già elaborata dalla stessa Mansory, chiamata – ispirandosi direttamente al testo della Turandot di Puccini - Bugatti Veyron Vincero. Che grazie a una serie di ritocchi e svariate (e appariscenti) pittate d'oro, allunga il proprio nome in Bugatti Veyron Vincero d'Oro.
FIL DI RAME Cosa cambia dalla Veyron "vulgaris”? Basta guardare. Parafanghi più muscolosi, un cofano leggermente accorciato, minigonne plasmate in modo da migliorane l'aerodinamicità e due stecche di luci a LED infilate nelle prese d'aria provvedono ad incattivirla più di quanto non abbia già fatto Bugatti. Assieme a questi fanno la loro parte anche prese d'aria maggiorate, nuovi diffusori e la "V” di "Vincero” – da scrivere senza accento, ma da pronunciare con – incastonata alla griglia come appendice aerodinamica. Senza dimenticare quella che probabilmente è la vera chicca dell'allestimento: una carrozzeria in fibra di carbonio e filo di rame (l'effetto ottico è infatti quello di un tessuto lavorato) molto leggera, ma altrettanto resistente, ottenuta mediante una "forgiatura” ad alta pressione ed elevate temperature.
CUSTOM ALLA SECONDA Poi ci sono tutti gli interventi che trasformano questa Veyron in una specie di scultura egizia, cioè i dettagli "gold”: dai cerchi con disegno a turbina alle maniglie delle portiere, dalla "V” aerodinamica alla cornice ad arco della griglia, per non parlare di finezze come il tappo-benzina dorato, le finiture attorno alle luci a LED, la filettatura che accompagna la linea del padiglione e le due calotte degli specchietti retrovisori. Finita qui? Macché…
ORO NERO Aprite la portiera e date un'occhiata dentro: in quanto a sfarzo al limite del kitsch l'abitacolo non ha nulla da invidiare agli esterni. Un tripudio di lucine e lucette (la maggior parte a LED) che servono a ricreare un ambiente soffuso, nel quale risaltino gli inserti in pelle oro in rilievo del volante e la lavorazione con inserti dorati della consolle centrale e dei listelli delle portiere. Il cupolino del cruscotto e parte del rivestimento della plancia sono invece in tinta con la carrozzeria striata in rame. Prezzo? Ignoto, al momento. Ma se siete interessati all'acquisto, sappiate che il rivenditore ufficiale non è proprio a portata di mano, ma è la Prestige Cars di Abu Dhabi. A ribadire il concetto che serve un portafoglio da sceicchi per mettersela in box...