BMW festeggia cent'anni e guarda ai prossimi con la concept Vision Next 100
ALTRI 100 DI QUESTI I primi cent’anni sono in archivio. C’è da capire, ora, come andranno i prossimi: come saremo, cosa guideremo e come. Così, mentre festeggia la terza cifra, BMW prova a spiegarcelo con una concept, che non a caso si chiama Vision 100 Next.
ATLETICA Dentro c’è un po’ di tutto, dai materiali di costruzione riciclati alla guida autonoma. Per fortuna, anche qualcosa che abbia il potere di scaldare il cuore; l’auto del futuro secondo l’Elica non ha le forme ovoidali della navicella di Mork né l’aspetto nerd della Google Car, bensì quelle più seducenti di una coupé sportiva ispirata alla i8 lunga quanto una Serie 5 (490 cm). E questo, almeno in parte, ci consola.
BOOST O EASE Eccola qui la BMW Vision 100 Next: fibra di carbonio a go-go (mischiata a plastica) ruote coperte, carrozzeria cesellata, niente montante centrale. L’abitacolo - costruito con materiali riciclati e rinnovabili - è pensato per essere vissuto oltre che sempre connesso. Ci si siede dentro per guidare, ma non solo. Nel primo caso sarà attiva la modalità “Boost”, quella che prevede il controllo del guidatore. Altrimenti significa che si sta viaggiando in “Ease”, cioè col pilota automatico. Con tanto di sedili anteriori che ruotano verso il retro per favorire la conversazione tra tutti i passeggeri.
GEOMETRIA VIVA In ogni caso guideremo immersi nell’Alive Geometry, una tecnologia che aumenta l’interazione tra uomo e auto comunicando le più varie informazioni (di tipo diverso a seconda che a comandare sia l’uomo, o i chip). 800 triangoli mobili fluttuano sulla plancia e sui pannelli, mandando i segnali più disparati (ad esempio relativi alla guida o alle condizioni di sicurezza) integrandosi con le altre tecnologie, dall’infotainment all’head-up display. La BMW Vision 100 Next è la prima di quattro concept avveniristiche che BMW presenterà durante l’anno. Seguiranno la Rolls Royce Grand Sanctuary, un prototipo Mini e un altro BMW Motorrad.