Si avvicina il fiocco rosa in casa M, con la piccolina di Casa che sembra strizzare l'occhio ai puristi Bmw mostrando alcune sue parti.
LIOFILIZZATA Avevano detto che non l'avrebbero prodotta e invece sta arrivando. La famiglia Motorsport, M per gli amici, in continuo e progressivo allargamento anche in confini irriverenti (vedi la serie X), sta preparando il fiocco rosa per la piccola di Casa. E per nostalgici e appassionati della ricetta M originaria, quelli che pensano con nostalgia alla Serie 3 di fine Anni 80, si tratta di una buona notizia. Dimensioni normali, impostazione classica e soluzioni semplici, vedi il cambio manuale e la trazione posteriore, rimandano senza equivoci al piacere di guida. Mentre proseguono i test in pista, e in attesa del debutto previsto al salone di Detroit, trapelano le prime indiscrezioni.
SEMIUFFICIALI Le prime foto semiufficiali parlano di una rivisitazione estetica tutto sommato limitata. Sotto le sembianze brutte ma buone della Serie 1 tre volumi, troppo piccola per essere proporzionata ma forse proprio per questo originale, non ci sono grandi novità.Parafanghi allargati, paraurti specifici, cerchi extralarge e scarichi posteriori a mo' di bocche da fuoco sono il tributo obbligato all'immaginario M. Ma stando alle promesse di Mr. Biermann, direttore generale del reparto M, la Serie 1 vivrà di personalità propria proponendo un inedito mix ai futuri clienti. Forse più vicino alla M3 E46 che ancora in molti rimpiangono.
NOSTALGIA MODERNA Le dimensioni della Serie 1, tanto per cominciare, sono molto più simili alla Serie 3 di qualche generazione fa e il peso si dovrebbe assestare sui 1500 kg, qualcosa di molto diverso dunque rispetto alla M3 attuale, cresciuta, maturata quanto si vuole con il suo V8 ma anche irrimediabilmente imborghesita agli occhi dei puristi. Qui, sotto il cofano c'è un classico sei cilindri in linea da tre litri e biturbo che sulla carta dovrebbe erogare circa 340 cavalli. Non mancherà la potenza e soprattutto lo spirito complessivo sembra in linea con la filosofia originaria. Come il fatto che per il cambio non ci sarà altra scelta se non il manuale a sei marce. Una piccola M focalizzata sull'essenziale per bocca delle stesse persone impegnate nello sviluppo ma che non mancherà di prendere il meglio dalla sorella più grande alla voce sospensioni, tarature e freni. Peccato che forse arrivi un filino tardi con una Serie 1 in fase discendente della carriera.
IL PUNTO E proprio qui sta il punto su cui in casa BMW si stanno giocando il successo. L'operazione miniM si giustifica solo se riuscirà ad accontentare i nostalgici della ricetta base, gli amanti del duro e puro e perché no anche portafogli meno imbottiti. Oggi per entrare nel mondo M occorrono almeno 70.000 euro. La Serie 1 con la M dovrebbe avere un prezzo più vicino alla versione top, la 135i, che alla M3. Diciamo intorno ai 50.000 euro. Ciò significa allargare il mercato e andare a convincere nuovi adepti. E poi, a ben vedere, l'operazione ha un suo senso proprio per la possibilità di poter tarare la Serie 1 sui gusti europei.
MODAGIOVANE Mentre la Serie 3 deve cedere ai compromessi della crescita e della comodità, obbligatoria per clienti maturi e alcuni mercati come quello arabo e americano (dove non si bada a spese, dimensioni e centimetri cubi), il ritorno alla morigeratezza furba della 1 potrebbe dar vita ad un'auto di culto. Come in fondo era stata quella meravigliosa 320is ai tempi della Serie 3 seconda generazione, una M sotto mentite spoglie pensata per il mercato italiano e ricercatissima ancor oggi da buongustai e collezionisti. Incrociamo le dita, less is more... Arrivo previsto per maggio 2011.