Per l'impianto frenante, la super Serie 8 "copia" l'italiana. Nell'impiego di freni elettronici, Giulia resta prima auto al mondo
NOVITÀ, ANZI NO Una coupé sportiva mai così prestazionale, la più potente della storia BMW. Un concentrato di tecnologia, la nuova BMW M8, dal quale tutte le altre auto avranno da imparare. Tutte, tranne una. Già, perché la soluzione dell'impianto freni brake-by-wire non è in realtà una novità assoluta. E anche a Monaco di Baviera dovranno pur ammettere di essersi ispirati, almeno in parte, all'esperienza di Alfa Romeo Giulia, prima vettura di serie ad adottare un programma di questo tipo. L'evoluzione c'è, ma sarà determinante?
NON LASCIA, RADDOPPIA Consapevole di essere stata bruciata sul tempo, la coupettona bavarese prova a rimediare rincarando la dose. In anteprima al prossimo Salone di Francoforte, BMW M8 sperimenterà un sistema brake-by-wire con duplice modalità: Comfort per la guida quotidiana, Sport quando si alza il ritmo, e la funzione di frenata acquista ancora più importanza. Un'opzione tanto raffinata, nemmeno Giulia la prevede: ma c'è anche chi sostiene che una simile trovata sia superflua, anzi inopportuna. D'accordo la mappatura di acceleratore, sterzo e cambio. Ma i freni...
MAGIC BRAKES Breve ripasso di tecnologia. Un impianto frenante brake-by-wire è un'innovazione che si avvale in sostanza di un sistema di gestione elettronica anziché idraulico, col pedale del freno disaccoppiato dal circuito idraulico di pinze e pistoncini, comandati invece da un unico hardware che in un colpo solo sostituisce pompanti, ESP e servofreno. Oltre a una sensibile riduzione di peso, i vantaggi si esprimono in termini di precisione e prontezza di risposta all'impulso del pilota. In generale, in un feeling più diretto e corsaiolo.
ITALIANS DO IT BETTER? La paternità del brake-by-wire spetta dunque di diritto ad Alfa Romeo Giulia, che già nel 2016 si avvaleva di tecnologia Continental MKC1. BMW M8 raddoppia la fruizione del sistema, ma forse a scapito della confidenza uomo-macchina: "ammorbidire" la frenata per le circostanze di guida rilassata è un esercizio di bravura che il mercato, dopotutto, non ha mai espressamente chiesto. Se c'è una componente che l'utente medio vuole sempre solida, è un pedale sotto il piede che trasmetta un senso di potenza. Sempre, comunque, dovunque. Voi che ne pensate?