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Bmw M3 Cabrio


Avatar Redazionale, il 16/01/08

16 anni fa - Ha il tetto rigido e un cambio robotizzato a doppia frizione

Dopo la Coupé e la Berlina, arriva la terza variazione sul tema M3. E' la Cabrio, che per la prima volta rinuncia al tetto il tessuto e si converte all'hard-top pieghevole. Dotata del noto V8 4.0 da 420 cv, sarà disponibile anche con un nuovo cambio robotizzato a sette marce e a doppia frizione.

ASSO NELLA MANICA Non paga di essere protagonista assoluta nei padiglioni del Cobo Center di Detroit con la Serie 1 Cabrio e la X6, la BMW presenta un'altra novità lontano dalla passerella americana: la nuova M3 Cabrio. Sarà anche vero che a Monaco non hanno fatto in tempo ad approntare esemplari per la kermesse del Michigan; tuttavia, l'impressione è che abbiano preferito non sparare tutte le cartucce a loro disposizione e tenersi un asso nella manica per catalizzare l'attenzione in un'altra occasione, come a Ginevra.

TELA, ADDIO! Salgono dunque a tre le varianti di carrozzeria della più cattiva tra le Serie 3. Dopo la Coupé e la Berlina, tocca ora alla Cabrio, anche se, come già nel caso delle sorelle più tranquille, la definizione più giusta sarebbe quella di Coupé Cabriolet. Contrariamente alle prime tre generazioni del passato, infatti, la M3 scoperta abbandona la capote in telaper convertirsi all'hard-top pieghevole a comando elettroidraulico, che impiega 22 secondi a lasciare l'abitacolo a cielo aperto. Quanto al materiale, qui non c'è traccia del carbonio introdotto con la coupé: i tre pannelli che si ripiegano a pacchetto sono in acciaio.

GOBBA? QUALE GOBBA? Se all'inizio il tetto chiama a se giustamente tutta l'attenzione, a guardare meglio le foto è difficile non restare rapiti dai mille particolari che fanno dell'M3 qualcosa di molto diverso da una comune Serie 3. Il biglietto da visita è il cofano motore in alluminio, con powerdome ingobbito da vera e propria muscle-car. Anche i passaruota sono bombati, uniti da minigonne a loro volta ben in carne. Per rinfrescare le idee al motore non mancano ampi squarci nel frontale e branchie sui parafanghi visti già sulle M3 chiuse. A fare da ciliegina sulla torta bavarese ci sono infine il diffusore posteriore e una doppia coppia di terminali di scarico.

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GRANDI NUMERI A dare fiato a simili trombe provvede l'ormai noto V8 in alluminio da quattro litri, dotato di sistema di fasatura Doppio Vanos e di farfalle singole. La potenza massima è di 420 cv, 400 sono invece i Nm del picco di coppia, raggiunto a soli 3.900 giri, mentre il regime massimo di rotazione è di 8.400 giri. In moneta sonante, significa che la M3 Cabrio può scattare da 0 a 100 in soli 5,3 secondi e che solo la severa centralina elettronica le impedisce di superare i 250 km/h. Il tutto con una percorrenza media dichiarata di 7,8 km/litro.

DOPPIA FRIZIONE A fare da spalla a questo motore c'è un cambio manuale a sei marce, anche se a breve sarà ufficializzato l'arrivo di un nuovo cambio robotizzato a doppia frizione. Disporrà di sette marce e potrà essere impiegato in modalità automatica o sequenziale. Dotato della tecnologia Drivelogic, avrà ben 11 diversi programmi di funzionamento: 5 per quando si lascia la leva in Drive e 6 per quando ci si dà al fai da te, tramite la leva sul tunnel centrale o lelevette al volante. Non manca nemmeno la funzione Launch Control per partenze a palla di cannone in cui l'elettronica tira fuori il meglio in fase di spunto. Lo stesso cambio entrerà nella lista degli optional anche delle M3 chiuse.

SU MISURA D'altro canto, la M3 già offre molteplici possibilità di personalizzazione, per consentire a chiunque di regolarsi a piacere la risposta del motore tramite la centralina, la logica d'intervento del controllo della stabilità DSC e la taratura dell'assetto. A proposito di quest'ultimo, la Cabrio ha una regolazione diversa rispetto a quella delle sorelle chiuse, accordata con la diversa rigidità del telaio. Tra i fiori all'occhiello spiccano i bracci in alluminio fucinato e i freni con dischi autoventilanti compound.

A SCATTO Anche la dotazione di sicurezza è di prim'ordine. Ne fanno parte anche uno stuolo di airbag e i roll-bar automatici, pronti a saltar fuori alle spalle dei passeggeri posteriori appena i sensori fiutano il rischio di cappottamento. I fari bixeno sono di serie, mentre il sistema Adaptive Light Control, che li fa girare in base all'andamento della strada, è a pagamento. Sempre a richiesta sono previsti, tra le altre cose, il sistema audio BMW Individual High End a 16 altoparlanti e un'infinità di personalizzazioni per l'abitacolo e la carrozzeria, come vuole la tradizione Motorsport.


Pubblicato da Paolo Sardi, 16/01/2008
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