Finora l'avevamo vista solo a pezzi, la nuovissima ''Hyper GT'' Giotto di Bizzarrini, che prende il nome dal fondatore dell'azienda omonima: azienda che è rinata nel 2020 grazie ai capitali coinvolti dal top manager kuwaitiano Rezam Al Roumi. Al mitico progettista Giotto si deve il motore V12 che per cinquant'anni (con tutti gli aggiornamenti e gli aumenti di cilindrata del caso) ha caratterizzato le Lamborghini fino all'ultima Murciélago del 2010. Ma questa è un'altra storia. Ora sono state rivelate le prime immagini complete della Giotto-automobile, insieme ai primi dettagli dell'esclusivo motore V12.
Bizzarrini Giotto V12, dettaglio dello splitter anteriore
LO STILE
Il design è curato da Giorgetto Giugiaro, che insieme a suo figlio Fabrizio, presso GFG Style a Torino, ha creato l'erede spirituale di quella Bizzarrini 5300 GT che lo stesso Giorgetto disegnò 60 anni fa, quando, giovanissimo, lavorava per Bertone. Bellezza, prestazioni e usabilità sono le linee guida del progetto Giotto, che nella sua carrozzeria in carbonio distilla emozioni del passato in chiave contemporanea. Evolve il concetto delle caratteristiche doppie prese d'aria sul cofano e sottolinea l'affilato frontale grazie a luci a LED ultrasottili, che convergono al centro. Di profilo, il richiamo alla 5300 GT è nella rivisitazione del montante B triangolare e nel lunotto posteriore, che si avvolge fino a cadere sui passaruota.
Bizzarrini Giotto V12, vista laterale
IL MOTORE
Sotto le linee curve del lunotto posteriore si trova l'esclusivo propulsore Bizzarrini V12, prodotto in collaborazione con Cosworth e montato in posizione posteriore-centrale. Idea deliziosa, per i puristi della guida, il motore è aspirato e ''soddisferà tutte le normative legislative e sulle emissioni a livello mondiale'', fanno sapere dalla Casa. La cilindrata sarà di 6.626 cc, in omaggio alla data di nascita di Giotto Bizzarrini, il 6/6/1926. La potenza non è ancora stata dichiarata, ma in base a frazionamento e cilindrata potremmo azzardarci a stimare che sarà attorno agli 800 CV.
Bizzarrini Giotto, il motore V12 aspirato è realizzato da Cosworth
L'AERODINAMICA
Senza per ora fornire numeri, Bizzarrini dichiara che l'aerodinamica della Giotto fornirà un carico ''adeguato per tutte le condizioni di guida''. A giudicare dalle forme, non pensiamo possa raggiungere valori estremi di deportanza per due ragioni fondamentali: l'elegante alettone posteriore, che si integra alla perfezione nella silhouette dell'auto, è fisso, basso e troppo poco esteso per dare un carico davvero elevato. La maggior parte della downforce deriverà dall'effetto combinato del pronunciato splitter anteriore, del fondo piatto e del diffusore posteriore di grande volume. Indubbiamente efficaci, ma che non possono essere estremizzati più di tanto, su un'auto stradale, per non rischiare di rendere il comportamento dell'auto imprevedibile sull'asfalto ondulato o rovinato: dove l'altezza e l'inclinazione del fondo rispetto al suolo cambiano continuamente.
Bizzarrini Giotto V12, 3/4 anteriore
IL CARATTERE
Del resto la filosofia dietro alla Giotto non richiede un'aerodinamica particolarmente spinta: ''Abbiamo una visione chiara per la Giotto, guidata non dai tempi sul giro o dai record di accelerazione, ma dal coinvolgimento emotivo del guidatore e del passeggero'', dice Chris Porritt, Chief Technical Officer di Bizzarrini con trascorsi in Aston Martin, Tesla, Apple e Rimac. In questo senso il V12 aspirato è la migliore premessa per mantenere in vista l'obiettivo. Una scelta forse nostalgica, ma che incarna meglio di qualunque altra lo spirito delle supercar. Con le consegne della 5300 GT Corsa Revival ben avviate e il progetto Giotto chiaramente definito, Bizzarrini entra in una nuova fase. In linea con il piano originale, la Giotto inizierà i test su strada alla fine del 2024 e le prime consegne ai clienti sono previste per l'inizio del 2026.