Ecco come sarà la Pandion per tutti i giorni, con le ali tagliate e il resto della vettura identico alla concept. Un'auto che ha ispirato anche un fumetto, che vi mostriamo in anteprima.
CONTINUA A STUPIRE Grazie alla sua bellezza e a due portiere di ampiezza mai vista è stata una delle reginette del Salone di Ginevra. Il successo è stato così intenso che Bertone ha presto ricevuto diversi ordini già nel corso del Salone stesso. Così com'era, però, avrebbe potuto circolare solo sulle strade chiuse al traffico di una tenuta privata. Quelle ali che si aprivano in modo così sconsiderato, tra l'altro pericolosissime in caso di incidente, non avrebbero mai superato una seduta di omologazione in nessun Paese occidentale. La soluzione era una sola: ridurle, tagliarle, ridimensionarle fino a riportarle nell'ordine di idee di una vettura più pratica.
PANDION STRADALE Un compito non facile su un modello che proprio in quella immensa apertura alare aveva trovato il suo motivo di maggiore attrazione. Il risultato è sotto i vostri occhi nella gallery, dove la Pandion compare per la prima volta in versione stradale, due immagini che Mike Robinson, il designer canadese che ha diretto i lavori dell'ultima concept di Bertone, ha proiettato durante una sua conferenza sul design cogliendo di sorpresa tutti i presenti. Ma che lascia intravvedere la soluzione adottata per "ridimensionare" le portierone, che dai 3,64 metri di quelle originali sono state ridotte a circa due metri. Più piccole, meno spettacolari delle prime, ma pur sempre in grado di stupire.
SARA' COSI' Più che due ali ora sembrano due sezioni longitudinali del corpo del Pandion, il falco predatore che ha ispirato la squadra di stilisti di Robinson; due portiere che terminano a metà strada tra i montanti del parabrezza e i passaruota anteriori ma che si aprono sempre come la lama di un coltello a serramanico, incernierate nel posteriore, lasciando invariata la grande facilità di accesso ai quattro posti della vettura.
GIOVANE INGANNO Se la Pandion lascia a bocca aperta già al primo sguardo, è ancora più sbalorditivo pensare al tempo ridottissimo in cui è stata realizzata. Dalle prime idee alla vettura definitiva sono passati solo 4 mesi e mezzo, un tempo infinitesimale per realizzare un progetto del genere. "La ricerca iniziale è durata 10 giorni" ha detto Robinson durante una lezione di design pubblica in occasione della manifestazione Supercardesign di Bobbio , "10 giorni in cui trovare l'ispirazione e ricercare la giusta strada da percorre, ma senza abbozzare ancora nessuna forma. I ragazzi però mi hanno fregato, iniziando a disegnarla di nascosto prima che io togliessi il divieto!".
QUESTIONE DI TEMPO Il tempo ristrettoè stato sicuramente un limite per la squadra di Bertone. Nonostante la Pandion fosse già molto stravagante, Mike ha ammesso che con maggiore tempo a disposizione avrebbe esagerato ancora di più:"l'avrei fatta volare!", ha detto sorridendo. "L'apertura è già particolare per il movimento simultaneo delle portiere e del passaruota posteriore", ha continuato, "ma nella prossima concept vorrei fare qualcosa di ancor più strepitoso, mettendo in movimento magari 20 pezzi diversi della carrozzeria!".
IL RISVOLTO DELLA MEDAGLIAL'altra "piccola" conseguenza di un lavoro così rapido è stata invece lo sforamento del budget prefissato. "Invece del milione di euro previsto inizialmente, la cifra è addirittura raddoppiata!" dice oggi Robinson. Il tempo dunque ha posto da un lato qualche paletto ma, dall'altro, ha permesso dievitare troppi ripensamenti sul lavoro svolto.
ANTI- PREVEDIBILITÀ I tempi stretti non hanno comunque inficiato la riuscita finale: "Il nostro obiettivo era di far sognare, perché ormai l'auto in genere sta un po' perdendo questa sua capacità. Una volta, nelle camerette i bambini attaccavano i poster della Lamborghini Countach o di altre supercar, cosa che ora non accade più" continua Robinson. "Ma noi siamo riusciti a stupire ancora, sconfiggendo quello che era il nostro primo nemico: la prevedibilità".
STORIA DI UN SOGNO La Pandion è riuscita così ad ispirare anche la mente del fumettista Fabio Mori e dello scrittore Roberto Bernocco, autore di ben tre romanzi scritti al cellulare, durante i tragitti da pendolare. Una storia che vede la Pandion diventare protagonista di un sogno, aiutando una giovane designer a trovare le idee per una nuova supercar. Un fumetto ancora in fase di elaborazione, ma che potrebbe diventare ben presto un nuovo mezzo per comunicare l'anima di questo incredibile progetto. Nel frattempo ecco in anteprima nella gallery una sequenza di vignette che mettono in evidenza il processo di realizzazione, dai primi schizzi fino al disegno finale elaborato con moderni software digitali.