Quattro motori e 1.150 cv di potenza: la supercar giapponese ha tutte le carte in regola per acciuffare il prestigioso primato
ANGELI E DEMONI Dall'Inferno al Paradiso il passo è breve. Basta correre più veloci della luce, e un luogo mistico come il circuito del Nürburgring si trasforma da teatro di torture in palcoscenico della consacrazione. Quella di auto elettrica più veloce al mondo, titolo che oggi appartiene alla cinese Nio EP9, e che a quanto pare un'altra hypercar dagli occhi a mandorla ha intenzione di afferrare. Aspark Owl il suggestivo nome di battaglia della bestia a batterie che i ben informati indicano in viaggio dal Giappone verso la Nordshleife. Con propositi tutt'altro che pacifici.
GUFO REALE Qualche numero per definire i contorni di Aspark Owl, estrema coupé sportiva a due posti secchi vista per la prima volta in formato concept a Francoforte 2017 e sviluppata in collaborazione con l'italiana MAT (Manifattura Automobili Torino) dell'ex tecnico Pininfarina Paolo Garella. Quattro motori elettrici, potenza di sistema di 1.150 cv, velocità massima di 274 km/h, un impressionante 0-100 km/h in 1,9 secondi. La versione di serie è attesa al debutto al Dubai Motor Show 2019 di novembre, prime consegne nel corso del 2020. Alla modica cifra di 3,1 milioni di euro, ma è sufficiente versare una caparra di 300 mila euro, e un esemplare sarà tutto vostro.
ATTACCO AL POTERE Presto sapremo se il rapace dell'Estremo Oriente potrà fregiarsi anche dell'etichetta di auto elettrica più performante in assoluto. Dovrà percorrere un giro di pista dell'Anello Nord del 'Ring in meno di 6'45"9, il crono stabilito dalla Nio EP9 il 12 maggio 2017. Per un anno abbondante, sino a quando cioè una Lamborghini Aventador LP770-4 SVJ non stabilì il nuovo record di 6'44"9 (26 luglio 2018), la Nio ha detenuto anche lo scettro di auto di serie più veloce al Nürburgring, senza distinzione tra motori elettrici e a combustione interna. Insomma, in palio c'è ben più di un semplice adesivo commemorativo.
ELETTROSHOCK La Aspark Owl deve affrettarsi. Sull'asfalto del celebre 'Ring, in griglia di partenza è pronta a staccarsi dalla presa di corrente anche l'autoctona Volkswagen I.D. R, la supercar elettrica che un record già lo ha stabilito, scalando la Pikes Peak come nessuna prima di lei (nel 2018 il successo con il tempo di 7'57"1). Quest'estate, il muretto box sarà affollato: la start-up contro il colosso, il coraggioso samurai contro l'atleta bionico tedesco. Testa a testa sui 20 km più famosi del mondo auto. Per una sfida in un silenzio surreale, ma il cui verdetto farà un gran rumore.