Da Ingolstadt arriva una raffica di novità sportive sotto il segno della S: in un colpo solo debuttano infatti le nuove Audi S6, S6 Avant, S7 e S8. A fare da denominatore comune c’è un nuovo V8 4.0 biturbo.
ALL IN Una dimostrazione di forza bella e buona. Non c’è altro modo per definire la scelta dei vertici Audi di buttare in un colpo solo sulla passerella di Francoforte le versioni sportive S6, S6 Avant, S7 e S8. E’ un po’ come se, al tavolo del poker, quelli dei Quattro anelli avessero deciso di fare “all in” e di puntare tutto in un colpo solo. Andiamo con ordine a scoprire quali sono le primizie di ogni singolo modello, procedendo in ordine di numero. Tutti arriveranno su strada nella primavera del 2012.
AUDI S6 E S6 AVANT
CORRE MA NON BEVE Inutile menare tanto il can per l’aia: la chicca dell’Audi S6 2012 è rappresentata dal nuovo motore V8 4.0 biturbo TFSI da 420 cv. Più che la potenza, merita però attenzione il valore della coppia, che si attesta stabilmente sui 550 Nm lungo l’intero arco di erogazione che va dai 1.400 a 5.300 giri. Con tutta questa birra in corpo, la pratica 0-100 viene archiviata in 4,8 secondi (4,9 per la familiare S6 Avant) mentre solo la centralina impedisce di superare i 250 km/h. I consumi sono di soli 9,7 l/100 (9,8 per la Avant), grazie anche al dispositivo Start&Stop e al sistema “cylinder on demand”, che mette a riposo quattro degli otto cilindri quando la loro spinta non è necessaria. Notevole si annuncia anche il sound, con diaframmi nello scarico a modulare la voce tonante della meccanica, e con un sistema (active noise cancellation) che invece emette onde sonore che smorzano i rumori molesti nell’abitacolo.
SI DA’ LE ARIE Il reparto trasmissione è composto dal cambio a doppia frizione e sette marce S tronic e dalla trazione integrale quattro, con differenziale centrale autobloccante e torque vectoring, che gestisce in modo attivo la forza motrice tra le ruote posteriori per aumentare la spinta in uscita di curva. Chi soffre di pruriti al piede destro può comunque contare a richiesta anche sul differenziale posteriore sportivo. L’assetto standard è ribassato di 10 mm e punta sull’adaptive air suspension, di serie così come l’Audi Drive Select, che permette di regolare in punta di dita e in men che non si dica tutta l’elettronica di bordo, con risposte più soft o decise, per la guida arrembante.
AGUZZATE LA VISTA Oltre che per i loghi, esteticamente, l’Audi S6 si riconosce da un’A6 tutta casa e lavoro per tanti piccoli dettagli, che vanno dalla diversa finitura della calandra single frame alle coppe degli specchi color alluminio, passando per i sottoporta più scolpiti. Lievi differenze si notano anche a livello dei fascioni paraurti, più sportivi, mentre in coda spiccano uno spoilerino e la doppia coppia dei terminali di scarico ovali. Dell’equipaggiamento base fanno parte anche i sedili sportivi in nappa e Alcantara, i fari allo xeno e lo stereo con 10 altoparlanti. Optional sono invece il navigatore e diversi cerchi in alternativa a quelli 8,5Jx19 gommati 255/40 con cui la S6 esce dalla linea di montaggio.
AUDI S7 SPORTBACK
CUT & PASTE? La tentazione di fare copia e incolla di quanto appena scritto sarebbe forte, visto che l’Audi S7 Sportback ripropone sostanzialmente la stessa ricetta della S6. Sotto il suo cofano c’è infatti il medesimo motore V8 4.0 biturbo da 420 cv e 550 Nm, abbinato allo stesso cambio e pure alla medesima trasmissione. Neanche a dirlo, anche le prestazioni sono allineate, con un crono di 4,9 secondi nella prova d’accelerazione e un consumo di 9.8 litri per percorrere i canonici 100 km. Meglio dedicare invece qualche riga per ricordare la presenza di un impianto frenate con quattro dischi autoventilanti (a richiesta si possono avere anche dischi in materiale carboceramico) e di uno spoilerino che si alza in coda quando si superano i 130 km/h.
AUDI S8
DI BENE IN MEGLIO Quella che sulla carta dovrebbe essere l’ammiraglia, la pacioccona di famiglia, è invecela più pepata del lotto. L’Audi S8 monta infatti sempre il già citato V8 4.0 biturbo ma in una configurazione molto più cattiva. La potenza massima sale infatti ben 520 cv, con la coppia che lievita a sua volta fino a 650 Nm e resta costante tra i 1.700 e i 5.500 giri. In questo modo, e grazie alla presenza confermata della trazione integrale quattro, abbinata al differenziale centrale autobloccante, a quello posteriore sportivo e al cambio automatico Tiptronic a 8 marce, il tempo nello 0-100 è di soli 4,2 secondi, roba da sportivona Doc. Il tutto con consumi di 10,2 l/100 km, contro i 13,2 del modello uscente, con motore V10 5.2 aspirato, che aveva anche 70 cv in meno, grazie di nuovo a Start&Stop e cylinder on demand.
DOUBLE FACE Lungi dall’essere sola forza bruta, l’Audi S8 è piuttosto il classico pugno di ferro in guanto di velluto, grazie alle sospensioni adaptive air suspension, che si possono regolare anche su tre diverse altezze da terra, e sull’Audi Drive Select. Quest’ultimo permette di settare anche a piacere la risposta dello sterzo dinamico. Anche l’occhio ha la sua parte, con i cerchi da 20” gommati 265/40, dietro ai quali fanno capolino dischi anteriori da 400 mm e posteriori da 365 mm, la calandra color platino con otto coppie di barre cromate, il paraurti con un listello color alluminio, il diffusore posteriore e i quattro terminali di scarico. Degni di nota sono anche i fari a Led.
CINQUE STELLE Nell’abitacolo spiccano invece i sedili comfort, ventilati e rivestiti in pelle Valcona, assieme agli elementi in carbonio per la plancia e la leva del cambio. Dietro il volante multifunzione in pelle si nota la strumentazione a fondo grigio con lancette bianche. Nella dotazione a cinque stelle non mancano poi, tra le altre cose, i doppi vetri, il navigatore MMI plus, il telefono veicolare Bluetooth online, che permette di collegarsi anche a internet, e lo stereo Bang&Olufsen.