Un piccolo facelift, dotazioni più ricche e motori più efficienti. Sono questi i tre pilastri su cui poggia il futuro prossimo della Q7 che, a tre anni dal lancio, si rinnova per resistere a una concorrenza sempre più spietata.
SENZA TREGUA Dopo aver presentato quest'inverno l'A4 allroad, la TT RS e le A5 e S5 Cabriolet, a Ingolstadt non si sono presi nemmeno un attimo di pausa e svelano oggi il nuovo model year della Q7, leggermente rivisto nel look e nei contenuti. D'altro canto non si può dar loro torto. Con la concorrenza che si fa sempre più agguerrita - ora bisogna fare i conti anche con la cuginastra convertitasi al diesel, la Porsche Cayenne - si rischia di pagare a caro prezzo la scelta di stare con le mani in mano.
FIAT LUX La Q7 2010 si concede un lifting a livello del frontale. La "mascherona" single frame sfoggia ora una finitura nera lucida con listelli verticali cromati. Nella parte bassa si notano paraurti inediti, con la zona inferiore colorata di grigio o di nero, in contrasto con la carrozzeria, e con le piastre paracolpi in bella evidenza. Ai lati tengono banco fari dallo sguardo intenso. Quelli di serie sono alogeni ma allargando i cordoni della borsa si possono avere anche quelli allo xeno abbinati alle luci diurne con Led che disegnano una U oppure le "adaptive light" di ultima generazione, che integrano anche luci di svolta dinamiche e proiettori direzionali adattivi.
LENTE D'INGRANDIMENTO Per il resto, individuare le novità è un'impresa piuttosto ardua a meno che non si sia abili fisionomisti. Lemodanature laterali e la zona destinata a ospitare la targa sul portellone verrebbero buone per il classico "aguzzate la vista" de La Settimana Enigmistica. E lo stesso vale anche per le piccole modifiche introdotte a livello dell'abitacolo dove bisogna armarsi di lente d'ingrandimento per notare la nuova grafica della strumentazione e il maggior numero di cromature sparse qua e là per la plancia, sui vari comandi.
VIAGGIO NELLO SPAZIO Sotto un rinnovato assortimento di rivestimenti, la struttura interna resta quella nota. Grazie a un passo di tre metri tondi e a una carrozzeria lunga ben 509 cm, c'è la possibilità di portare a sette il numero dei posti con due sedili supplementari in grado di scomparire nel piano di carico o di ospitare passeggeri alti non più di 160 cm. Sacrificando invece anche la fila centrale, la capacità di carico totale può raggiungere i 2.035 litri.
FORMULA MAGICA Qualche parolina in più la merita invece lagamma motori, che beneficia di numerose migliorie. La famiglia si compone di sei unità, due a benzina e quattro a gasolio. Tra queste ultime apre le danze il noto TDI 3.0 da 240 cv e capace di una coppia massima di 550 Nm costanti tra i 2.000 e i 2.250 giri. Lo stesso V6 è offerto a richiesta anche in variante "clean diesel", che fascendere un po' i consumi (si passa da 11 km/litro a 11,2) e taglia le emissioni nocive. A caratterizzarla ci sono una diversa taratura dell'impianto di alimentazione common rail, che raggiunge i 2.000 bar e lavora a braccetto con sensori nelle camere di combustione, e un catalizzatore DeNox, che impiega un additivo AdBlue a base di ammoniaca per scomporre gli ossidi di azoto.
IN BUONA COMPAGNIA Sempre sul fronte a gasolio si trova poi il V8 4.2 TDI che, a fronte di una potenza di 340 cv e di una coppia di 760 Nm stabili tra i 1.750 e i 3.000 giri, vede la percorrenza media salire dai 9 km/litro ai 10,1. La punta di diamante per i seguaci di Rudolf Diesel rimane però la V12 6.0 TDI, che si distingue per una maggior grinta della coda, per un equipaggiamento che comprende anche lo stereo Bose e per la presenza di cerchi da 20" al posto di quelli standard da 18". La potenza massima è in questo caso di 500 cv, mentre i Nm sono 1.000 esatti, sempre disponibili tra i 1.750 e i 3.250 giri. Simili valori si traducono in un tempo di soli 5,5 secondi nello 0-100 e solo la taratura prudenziale della centralina impedisce di superare i 250 km/h. Il tutto con una percorrenza media accettabile, nell'ordine degli 8,8 km/litro. Quanto ai due benzina, il più "piccolo" è il V6 3.6 FSI da 280 cv, capace di erogare 360 Nm tra i 2.500 e i 5.000 giri e di accontentarsi diun litro di verde ogni 8,3 km. Leggermente più assetato è invece il V8 4.2 da 350 cv e 440 Nm, che con un litro percorre 7,9 km.
SU MISURA In tema di dotazione, in nuovo model year si presenta già piuttosto completo anche in configurazione base, con di serie per esempio il climatizzatore automatico, il manopolone MMI che accentra diversi comandi secondari e i mancorrenti sul tetto. Il menù degli optional è come al solito lungo come le Pagine Gialle, e permette a chiunque di tagliarsi la macchina su misura. Ce n'è per tutti i gusti: si va dal kit estetico S Line exterior al pacchetto S Line completo di assetto sportivo, passando per il climatizzatore quadri zona, il cruise control adattivo, il sistema di mantenimento della corsia Audi Lane Assist fino alla telecamera posteriore di assistenza al parcheggio.