La Audi Prologue Piloted Driving Concept è pronta per la produzione in serie. Ed è capace di raggiungere una destinazione senza conducente
IL CES DEI QUATTRO ANELLI Neppure a Ingolstadt potevano rimanere insensibili di fronte al fenomeno della guida autonoma. Una parola magica rivolta al suo smartwatch ed ecco che, come d'incanto, il gran capo dei tecnici Ulrich Hackenberg fa comparire sul palcoscenico del CES 2015 la nuova Audi Prologue Piloted Driving Concept, che si parcheggia e si spegne in tutta tranquillità davanti al pubblico.
BERLINA AUTONOMA Sotto le eleganti e taglienti sembianze di una berlinona sportiva, la Audi Prologue Piloted Driving Concept nasconde una tecnologia da far impallidire un modulo spaziale Nasa: grazie al software sviluppato in collaborazione con LG, infatti, può tranquillamente arrivare da un punto A ad uno B senza che ci sia un conducente a bordo. Ciò avviene anche per merito di telecamere, sensori e uno scanner laser, che prendono ordini dal zFAS, cervellone che orchestra il tutto.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE Mica finita. Perché, oltre a saper viaggiare in autonomia, la Prologue Piloted Driving Concept è in grado di far tesoro, durante la guida, dei trucchi per affrontare qualsiasi tipo di situazione stradale, anche la più complessa. Dietro c'è sempre il zFAS, che comunica con un cloud: i dati inviati vengono confrontati con algoritmi creati da intelligenza artificiale e poi ritrasmessi all'auto.
VA FORTE, VOLENDO Sotto il cofano anteriore c'è un V8 TFSI con doppio turbo da 4 litri, accoppiato ad una batteria agli ioni di litio e un cambio e-tiptronic a 8 rapporti. La trazione è naturalmente sulle quattro ruote mentre le prestazioni sono da sportiva vera: i 677 cv e i 955 Nm permettono alla Prologue di schizzare da 0 a 100 km/h in soli 3,5 secondi, consumando in media 7,9 litri per percorrere 100 km.
VERSO LA SERIE Insomma, secondo quelli dell'Audi ci siamo quasi: l'auto a guida autonoma è finalmente pronta per entrare nella produzione in serie. Con tutti i pro e i contro del caso: bisognerà infatti capire se mai saremo disposti a farci trasportare dalla macchina e, soprattutto, a fidarci delle decisioni che una piccola centralina e una manciata di sensori prenderanno al posto nostro. Si accettano scommesse...