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Audi A8 2010


Avatar di Mario Cornicchia, il 01/12/09

15 anni fa - Non una rivoluzione ma una evoluzione dello stile attuale. La nuova A8, appena presentata a Miami, è solo un po' più cicciotta per andare incontro ai gusti degli americani.

Non una rivoluzione ma una evoluzione dello stile attuale. La nuova A8, appena presentata a Miami, è solo un po' più cicciotta per andare incontro ai gusti degli americani.

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OLTREOCEANO Qui a Miami fa caldo e l'atmosfera diventa ancora più calda nei giorni che precedono Design Miami e Art Basel, la fiera dell'arte contemporanea che guida il mercato, che ogni anno crea nuovi fenomeni e definisce nuovi standard di prezzo. Qui a Miami anche Audi definisce i nuovi standard per le prossime generazioni quattroanellate. Con la A8 che, fin dalla prima serie porta in dote stile e tecnologia che poi trasferirà al resto della famiglia.

FIANCHI LARGHI La nuova A8 nello stile non è una rivoluzione ma l'evoluzione dello stile attuale. Acquista però importanza e peso da ammiraglia senza perdere la sua aria da grossa coupé. A renderla più importante è soprattutto la parte bassa dei fianchi, più bassa e quasi sporgente per rendere più massiccia la silhouette. Il frontale ha la ormai classica bocca centrale a tutt'altezza, con listelli cromati ora radi e grandi come porta asciugamani. I fari sono quasi triangolari, stretti per poi allargarsi verso il parafango con le luci diurne a tubo luminosoche formano una S e pronte a diventare arancio quando devono indicare la direzione.

OPULENTA La forma del tetto rimane sottile ed elegante, una curva che si chiude con una punta quando si appoggia al parafango posteriore. La coda riprende lo stile dell'attuale A8, con belle luci ben divise all'interno ma che lasciano vedere un poco di carrozzeria sotto l'accenno di spoiler che chiude il bagagliaio. Il paraurti è massiccio, importante, un maniglione dell'amore coerente con il peso accumulato nella parte bassa dei fianchi. Una superberlina elegante e sportiva, con un poco di ciccetta in più nelle forme per far contenti gli americani che ancora gradiscono l'opulenza ostentata.

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SOLITO LUSSO L'arredamento interno è il solito eccellente lavoro di stile, materiali e accuratezza di casa Audi. La plancia è più alta e verticale, con una dose massiccia di legno e alluminio da cui emerge al centro un grande schermo da 8 pollici. La consolle centrale è molto ridotta nelle dimensioni, quasi sdraiata, quasi un prolungamento del tunnel centrale su cui trovano posto i comandi della climatizzazione e il comando di tutti i sistemi di bordo, dal set up dell'auto al navigatore.

SI SCRIVE A MANO Al centro i soliti quattro tasti ai lati del pomellone cliccabile alla cui sinistra, novità assoluta, c'è un magico pad che a seconda della situazione cambia configurazione, da tastierino numerico per la selezione delle stazioni a tavoletta grafica su cui scrivere le lettere utili alla ricerca, per esempio della destinazione. Si scrive a mano e il sistema sembra proprio a prova di errore. Ho provato più volte e ogni lettera scritta con il dito sul pad appare sempre corretta sul display. L'uovo di Colombo, un piccolo tastierino che sostituisce molti tasti semplificando anche l'uso.

DUE MOTORI Al lancio il motore V8 4.2 TDI da 350cv e 800Nm tra 1750 e 2750 giri a cui seguirà il V6 3.0 TDI da 250cv e 550Nm tra 1500 e 3000 giri. Leggera, con la sua scocca tutta in alluminio, la A8 si produce in accelerazioni da sportiva (5,5 e 6,6 secondi per lo 0-100 km/h) e consumi ridotti, pari rispettivamente a 7,6 e 6,6 litri ogni 100 chilometri. I prezzi sono paragonabili a quelli della attuale A8 dichiara Audi e la prevendita inizierà dalla metà di dicembre.


Pubblicato da M.A. Corniche, 01/12/2009
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