Al Salone di Los Angeles la Audi A7 Sportback h-tron quattro dimostra come l'idrogeno sia una via percorribile. Accompagnato, però, da un sistema ibrido plug-in.
ARIA COMUNITARIA L'Unione Europea prevede – nel caso non sapeste – che entro il 2030 circoleranno nel Vecchio Continente oltre 16 milioni di vetture ad idrogeno. Che porteranno una graduale sostituzione, entro il 2050, di almeno il 40% del petrolio usato per autotrazione. Per ora, il Paese che si sta dando più da fare in tal senso è la Germania, dove sono già in funzione più di 30 distributori di idrogeno. Non è un caso, quindi, che ad Ingolstadt abbiano concepito una Audi A7 Sportback h-tron quattro, in mostra al Salone di Los Angeles. Ancora in veste ufficiale di prototipo ma praticamente pronta per entrare in produzione.
SUA COMPLESSITA' L'unico elemento esterno che instilla qualche dubbio sulla natura di questa A7 è la gigantografia impressa sulle fiancate, che riporta la dicitura h-tron. Per il resto, sembrerebbe una Sportback qualunque. Basta però aprire il cofano per notare grosse differenze: al posto del motore tradizionale c'è la cella a combustibile, che produce esclusivamente vapore acqueo. Per questo l'impianto di scarico è in materiale plastico. Non mancano un turbocompressore, che ha la funzione di comprimere l'aria nelle celle e una pompa per il liquido di raffreddamento, entrambi alimentati dalla corrente elettrica generata dalla cella. Questa funziona in un range di temperatura intorno agli 80° ma ha un rendimento superiore del 60% rispetto ad un motore a combustione interna. L'avviamento è possibile fino a -28 gradi centigradi. In piena accelerazione, la cella a combustibile raggiunge la potenza massima in meno di un secondo.
PLUG-IN Mica finita. Non paghi, quelli dell'Audi hanno nascosto sotto la A7 h-tron anche un sistema ibrido plug-in: due motori elettrici (in grado di esprimere fino a 114 kW l'uno) alimentati da un pacco batterie sotto il vano bagagli. Naturalmente, il sistema sfrutta un altro circuito di raffreddamento creato ad hoc. La ricarica, a seconda della presa di corrente, avviene tra le due e le quattro ore e, con un pieno, si possono percorrere fino a 50 km. In rilascio e in fase di frenata i due cuori elettrici si trasformano in generatori e ricaricano le batterie. Un sistema specifico si occupa di convertire la corrente continua, proveniente dalla cella a combustibile e dalla batteria, in corrente alternata per i motori elettrici, che azionano separatamente l’assale anteriore e quello posteriore, non collegati meccanicamente. Et voilà la trazione quattro. La coppia inviata a ciascuna ruota viene poi regolata con l'elettronica specifica.
ZERO EMISSION In soldoni, tutta questa artiglieria tecnica porta la Audi A7 h-tron quattro ad accelerare da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi e a toccare la punta massima di 180 km/h. Il peso, pari a 1.950 kg, è simile a quello di una A7 Sportback 3.0 TDI Quattro. Ma è più interessante notare che dall'impianto di scarico non esce alcuna emissione nociva, solo vapore acqueo. Il consumo è di circa 1 kg di idrogeno ogni 100 km, l'equivalente grossomodo di 3,7 l/100 km: l'autonomia, quindi, raggiunge i 500 km. L'idrogeno, stivato a 700 bar di pressione, non deve preoccupare: per questo, l'interno dei quattro serbatoi è rivestito in plastica rinforzata con fibra di carbonio e l'involucro esterno è d'alluminio. A proposito: il pieno si fa in soli tre minuti.