L'Audi A6 L e-tron concept dimostra che all'ombra dei quattro anelli stanno lavorando duro per migliorare l'efficienza delle loro ibride. L'obiettivo è far crescere l'autonomia e introdurre la ricarica plug-in.
EVOLUZIONE L’Audi A6 Hybrid è una novità ancora fresca di giornata ma a Ingolstadt non stanno con le mani in mano e già mostrano al Salone di Pechino, quali potrebbero essere gli sviluppi in tema di ibrido. Il loro manifesto programmatico su ruote è l’Audi A6 L e-tron concept. Quest’ammiraglia ibrida plug-in è confezionata – come già dice il nome – sulla base dell’A6 a passo lungo che all’ombra della Grande Muraglia va per la maggiore con la sua carrozzeria lunga 502 cm, larga 187 e con il passo da 301 cm, che le dona proporzioni un po’ da bassotto.
TESORO NASCOSTO L’Audi A6 L e-tron concept si riconosce da una versione “normale”, spinta dal solo motore termico, per la particolare calandra single frame, parzialmente carenata e dotata di sottili listelli cromati, oltre che per la presenza di fari completamente a Led e di cerchi da 21”. Quello che fa davvero la differenza non si vede però a prima vista ed è il sistema ibrido parallelo, che conta sul motore 2.0 TFSI a benzina da 211 cv abbinato a un motore elettrico da 95 cv.
DI BENE IN MEGLIO I due motori possono lavorare a braccetto ma all’occorrenza quello elettrico può monopolizzare la scena e mettere a riposo le bielle. La sua autonomia dichiarata è di ben 80 km a una velocità di 60 km/h, quanto basta per muoversi in lungo e in largo in città senza scaricare gas nocivi. Nulla a che vedere, insomma, con la manciata di chilometri di autonomia del pur ottimo modello attuale. Neanche a dirlo, da brava show car, l’Audi A6 L e-tron concept ha una dotazione da prima della classe, con tanto di sedili ventilati e con funzione di massaggio e tutte le diavolerie high tech di ultima generazione.