Dietro uno scarno comunicato stampa Tom Tom anticipa l’evoluzione dei navigatori portatili. Che si integreranno sempre più con i social network e offriranno servizi specifici per chi viaggia, sotto forma di applicazioni scaricabili e consultabili in punta di dito.
CONVERGENZA Meglio il navigatore vecchia maniera o lo smartphone? Tom Tom, uno dei leader del settore si appresta a innovare all’insegna della convergenza. Se navigatore portatile sarà, anche in futuro, diventerà sempre più simile nell’esperienza di utilizzo e nei servizi forniti ad uno smartphone. Quello che ancora mancava era un approccio filosofico innovativo. Perché telefoni e tavolette dotati di GPS e connessi in rete offrono anche altro a chi guida. Dalla ricerca di un albergo alla possibilità di restare connessi con amici veri e virtuali, oltre ad indicazioni precise di strade e servizi a go go.
APP CHE TI PASSA Si tratta di una risposta in un certo senso obbligata. Chi utilizza e prova con passione tutti gli ammennicoli digitali a disposizione dell’automobilista se ne è accorto da tempo (vedi servizio sulle app di Motorbox): i navigatori portatili offrono un buon rapporto qualità prezzo, funzionano generalmente bene e i più evoluti offrono servizi sul traffico e database “antimulte” che completano l’esperienza di utilizzo. Ma muoversi con a bordo un tablet o uno smartphone collegato a Internet rende possibile un nuovo modo di viaggiare. Si possono cercare e prenotare alberghi in tempo reale valutando anche i feedback degli utenti, i passeggeri possono chattare con compagni di viaggio o reperire informazioni su percorsi e monumenti per i quali vale la pena cambiare rotta. In casa Tom Tom, che con la piattaforma Live! offrono da tempo informazioni sul traffico, hanno pensato di seguire questa strada, in modo da aiutare chi si muove a immaginare e utilizzare il GPS non solo come uno strumento per raggiungere una destinazione, ma anche per vivere diversamente il viaggio e i momenti successivi.
TWEET SEARCH AND GO Ecco il senso della nuova mossa di Tom Tom che ora parla di navigatori sempre più dediti al social network e alle apps. Sarà possibile ad esempio comunicare la propria posizione e twittare micro messaggi, tramite una versione speciale o meglio una app dedicata del famoso sito di microblogging. Con il bonus di poter trasmettere anche l’ora stimata di arrivo calcolata dal navigatore. O ancora cercare e prenotare alberghi o viaggi tramite Expedia. Magari dopo aver valutato recensioni o pareri su pulizia delle camere e qualità della cucina su Tripadvisor. Ovviamente il navi vi guiderà a destinazione calcolando il percorso migliore, più veloce o panoramico. Navigatori connessi e sempre più simili a device multimediali che presumibilmente avranno menù sempre più facili per l’utente.
CONVERGENZE Per adesso la novità, senza sovrapprezzo, arriverà prima negli States, a seguire in Germania e poi presumibilmente anche in Italia. La convergenza digitale verso un unico strumento prosegue e forse a perdere saranno proprio gli accessori stand alone: con un tablet o un navigatore connesso e dotato di fotocamera e app si potrà fare quasi tutto. Non a caso anche uno strumento “antimulte” come il Coyote - pensato originariamente come stand alone - si sta convertendo sotto formato app (lo trovate nei market Apple e Android, all’inizio in prova gratuita ma poi bisogna pagare).
ALWAYS ON Sullo sfondo poi ci sono le Case automobilistiche, che avendo intuito il fenomeno stanno avvicinandosi al concetto di auto connessa con strumentazione e sistemi infotainment in grado di offrire servizi web based. E’ probabile allora che le app che si possono utilizzare su smartphone e sui navigatori tra qualche tempo saranno di serie sui cruscotti di tutte le auto. Ma forse la vera notizia è che l’esperienza automobilistica sarà sempre meno legata alle prestazioni pure, o meccaniche che dir si voglia, e sempre di più a quelle legate all’informatica e alla socialità… elettronica. All’insegna dell’anytime, anyone e anywhere reso possibile dalla connessione mobile.