Altro che freddezza nordica. Dopo aver dato un forte contributo all'indice di fertilità svedese (sempre di auto si parla), la Saab allarga ulteriormente la famiglia con un SUV muscoloso che debutterà nella primavera 2004.
Una nuova auto all’anno, di serie o concept che sia. Mica poco come impegno per una Casa che finora ha centellinato le novità come i parti dei Panda. L’ultima è di poche ore fa, un SUV che vedremo in "carne e ossa" al Salone di New York il prossimo aprile, anche se i primi esemplari precorreranno le strade americane e canadesi solo nella primavera 2005. Un SUV elegante, imponente, sicuramente veloce.
Per ora è su carta, uno schizzo come orma si usa per gli annunci importanti. Sufficiente però a capire di che pasta sarà fatto. Pasta Saab naturalmente, non si sbaglia. Gli stilemi sono quelli inconfondibili delle ultime creazioni svedesi, la 9-2X in particolare, e quelli anticipati dalle varie concept presentate nei vari saloni da ormai un paio di anni (leggi 9X e 9-3X): un muso imponente che comunica forza e sicurezza, con incastonata al centro la profonda calandra Saab, contornata da due prese d’aria laterali, da una altrettanto vistosa presa d’aria sul paraurti e da fari simili a due occhi che terminano nella fiancata.
Di lato spicca la linea di cintura piuttosto alta e la ridotta superficie vetrata dei finestrini, un tratto tipico della nuova produzione svedese, con il montante centrale inesistente e il montante posteriore inclinato in avanti. Cerchi e ruote di taglia maxi con passaruota muscolosi completano l’opera.
La piattaforma dovrebbe essere la stessa della futura Opel Frontera mentre sotto il cofano tutto è stato predisposto per ospitare un sei cilindri a benzina o diesel. Quanto al prezzo siamo ancora alle indiscrezioni, ma voci bene informate parlano di una cifra attorno ai 65/70 mila euro.
La 9-7X, questo il nome, sarà prodotta inizialmente per il mercato Usa e canadese, e forse, in un secondo tempo, probabilmente nel 2006, attraverserà l'Atlantico per sbarcare in Europa. Americano è anche lo stabilimento di nascita, a Moraine, in Ohio, uno dei tanti siti produttivi che la General Motors possiede negli Usa.