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Anteprima: MG ZT 2004


Avatar Redazionale, il 28/01/04

20 anni fa -

Ha un'aria più seria e compassata rispetto alla serie precedente, ma non bisogna cadere nel suo tranello. Anche se sotto mentite spoglie, la nuova MG ZT mantiene un temperamento da sportiva doc.

CONVERGENZE A soli pochi giorni di distanza dall'annuncio della nuova gemella, la Rover 75, tocca ora alla MG ZT occupare le prime pagine facendo sfoggio di un nuovo trucco. Dietro a entrambe le operazione di make-up viene facile riconoscere la medesima mano che ha provveduto a stemperare le differenze tra i due marchi a favore di una più forte identità di Gruppo. La 75 ha così perso per strada un po’ di quella sua aria aristocratica e oggi è la ZT a rinunciare alle più forti citazioni racing e farsi un po’ più sobria ed elegante, sia nella versione berlina che in quella station wagon.

STESSO SGUARDO Anche in questo caso gli interventi più marcati si concentrano nel frontale, dove si ritrovano i gruppi ottici in un pezzo unico, dotati di proiettori alogeni già visti sulla 75. I paraurti hanno ora un disegno più pulito e meno lavorato, con quello anteriore che incorpora una mascherina più alta e stretta, dotata di una griglia del radiatore modificata.

CESELLATA Nuovi sono pure le prese d’aria e i faretti nella parte bassa del fascione. Per il resto si segnala soprattutto un gran lavoro di cesello: ci sono modifiche alla forma delle frecce, un rinnovamento della gamma colori e nuove ruote in lega ma nulla di più sostanzioso.

FINEZZE All’interno dell’abitacolo i ritocchi sono ancora più misurati e sembrano limitarsi alla comparsa di nuovi tessuti, di un differente rivestimento per plancia e console centrale, e di una nuova strumentazione retroilluminata a luce blu. Sembrano… perché in effetti qui qualcos’altro di diverso c’è: così come sulla 75 (aridaje, un’altra volta lei…) cresce lo spazio destinato alle gambe dei passeggeri posteriori grazie a una differente conformazione dei sedili.

IN ITALIA Del tutto inutile affannarsi invece alla ricerca di novità scorrendo la scheda tecnica. D’altra parte sospensioni, freni e motori fanno da sempre onestamente il loro dovere e mettervi mano è giustamente apparso superfluo. Quel che invece sarebbe interessante capire è se la gammain Italia sia o meno destinata ad ampliarsi in futuro.

SORELLE INGLESI  A oggi, questa si compone infatti di tre modelli: 1.8 Turbo da 160 CV, 2.5 V6 da 190 CV e 2.0 CDTi da 135 CV. Al di là della Manica, invece, la famiglia è un po’ più numerosa e comprende anche la "piccola" 1.8 aspirata da 120 CV e l’esagerata 4.6 V8 da 260 CV. Peccato, perché entrambe potrebbero raccogliere un po’ di consensi anche dalle nostre parti. Non resta che attendere pazientemente.


Pubblicato da Paolo Sardi, 28/01/2004
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