Non state lì impalati a chiedervi se quella che vedete è la versione disneyana della TT. Il simpatico mezzo rotondeggiante è l'interpretazione by Daihatsu di una roadster con tetto rigido a scomparsa, presentato al salone di Tokyo in marzo e che per ora circola solo sulle strade giapponesi. Ma che il marchio controllato da Toyota sta pensando di portare anche in Europa.
SCHEDINA TECNICA Quasi inutile parlare del prezzo (in Giappone è di 13.000 euro), che parrebbe decisamente invitante. Prima che con il portafogli degli automobilisti europei, la Copen - questo il suo nome, contrazione di coupè e open - dovrà infatti fare i conti con le dimensioni e la motorizzazione mignon: neanche 3 metri e 40 di lunghezza per 1 e 47 di larghezza, attorno a un motore di 660 cc di cilindrata, sono parametri che potrebbero mettere in imbarazzo chi non è dotato di senso dell'umorismo.
IN ANALISI Con 64 cavalli, 4 valvole per cilindro e il turbo su un corpo vettura di appena 830 chili, è assicurato infatti lo scatto (0-100 in 9 secondi) ma probabilmente anche l'effetto Topolino-all'inseguimento-di-Gambadilegno. Insomma il primo nemico della piccolissima Copen potrebbe rivelarsi nient'altro che la psicologia dell'automobilista del vecchio continente, italiano compreso, troppo legato all'immagine muscolosa di una scoperta sportiva.
GIU' IL TETTO Perchè, sotto il cofano e nell'abitacolo di questa simil-StreetKa, di sostanza ce n'è tanta: rassicurante trazione anteriore, possibilità di cambio automatico con opzione manuale, ABS ed EBD a frenarvi prima di quella curvaccia a gomito se vi siete lasciati prendere un po' troppo dall'entusiasmo, servosterzo, doppio airbag e quei roll bar cromati che seguono la forma dei poggiatesta facendo il verso alla nobile roadster di Audi e all'ultima creatura dell'Ovale Blu. Per non parlare del tetto in alluminio, pieghevole (25 secondi), già applaudito prima sulla SLK di Mercedes e poi sulla 206 CC di Peugeot.
CHEESE Quattro passi attorno alla roadster di Daihatsu e si scoprirà la particolare estetica della vettura, a patto di allontanarsi da altri punti di riferimento che la farebbero apparire per quello che è, cioè piccola piccola. Ed ecco la linea di cofano e muso tanto ma tanto arrotondata, con il grande scudo a nido d'ape e i fari sdoppiati, disposti verticalmente uno sull'altro. Vedete in ogni auto un'espressione? Se la risposta è sì, la Copen vi sembrerà sorridente e un po' "stupìta". Il compasso è stato usato anche per il profilo del posteriore, con disegno dei gruppi ottici a ricalcare lo stile dei fari. E siccome la piccola di Casa Daihatsu resta pur sempre una roadster, ecco il doppio terminale di scarico, con tubi ravvicinati sotto il porta targa, mentre nella vista laterale spiccano i cerchi in lega.
PIAN PIANO Nell'abitacolo c'è posto per voi e per il passeggero, lasciando perdere qualsiasi cosa che sia più grande di una sacca da ginnastica: portatevi una carta di credito (quella ci sta), i bagagli necessari li comprerete una volta a destinazione. Sedili, leva del cambio cromata e volante (Momo) assicurano un pizzico di atmosfera racing, ma la scattante Copen non va d'accordo con la velocità: i 64 cavalli del 4 cilindri garantiscono i 120 all'ora di massima, così almeno la carta di credito non servirà per pagare un autovelox.
SI VEDRA' Consiglio: anche se piove o nevica, scopritela! A capote chiusa sembra ancora più rotonda, mentre aperta dà il meglio di sè. Se arriverà, c'è da giurare che sarà per pochi estimatori. Sempre che non scoppi una febbre imprevista. Smart insegna...