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Alfa Romeo Spider 2006


Avatar di Mario Cornicchia, il 01/02/06

18 anni fa - L'erede della Duetto firmata Pininfarina

L'erede della Duetto porta la firma di Pininfarina e una buona dose di grinta sportiva. La formula è classica: due posti secchi e capote in tela

DOPPIA FIRMA Non chiamatela Brera Spider, qualcuno potrebbe offendersi. Anche se Brera e Spider condividono la medesima base meccanica, la paternità stilistica è differente, di Giorgetto Giugiaro per la prima e di Pininfarina, in collaborazione con il Centro Stile Alfa, per la nuova scoperta. La somiglianza nelle parti comuni è evidente, ma tutto il lavoro di engineering per la creazione dell'erede di Giulietta e Duetto è stata affidata a Pininfarina, che ha pensato per la coda uno stile in contrasto con quello della Brera.

TUTTA MUSCOLI Se la Brera ha una coda bombata come un guscio, la coda della Spider è concava, con due gobbe sopra i parafanghi che finiscono in due belle pieghe a contatto con la parte centrale, decisamente piatta. Il bagagliaio finisce con una piega a mo' di spoiler e l'impostazione aggressiva è ulteriormente sottolineata dai quattro scarichi cromati ed ellittici che si fanno largo nella parte bassa del paraurti oltre che dai parafanghi con i muscoli bene in vista.

DUE CUORI E UNA CAPOTE

La coda nervosa nasconde i meccanismi elettrici che azionano la capote, rigorosamente in tela, e altrettanto rigorosa nel rispetto della formula canonica delle spider l'erede della Duetto è nel numero dei posti disponibili: due secchi, ma non secchissimi, protetti da robusti rollbar e con lo spazio dietro i sedili per tenere a portata di mano giacche e borse.

SPAZIO PER DUE

Le dimensioni della Spider sono generose, è giusto cinque centimetri più corta della Brera per 183 centimetri in larghezza, 4396 in lunghezza e 137 in altezza, per due posti comodi e non troppo sacrificati, con una dotazione di bordo di tutto rispetto che, a seconda delle versioni, contempla dal climatizzatore automatico bi-zona ai comandi della radio sul volante, dai rivestimenti in pelle al navigatore satellitare con schermo da 6,5 pollici, dal controllo di stabilità VDC al cruise control.

SOTTO IL SEGNO DEL TORO

Due gli allestimenti disponibili e altrettanti i motori, il quattro cilindri 2.2 JTS da 185 CV o il V6 3.2 JTS da 260 CV abbinato alla trazione integrale Q4. Lo schema della sospensioni riprende quello della Brera, con lo schema a quadrilatero alto davanti e Multilink al posteriore. MotorBox la proverà prima di Pasqua e il lancio commerciale è previsto per la fine di aprile.

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Pubblicato da M.A. Corniche, 01/02/2006
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