Una nuova mappatura del motore, un assetto ottimizzato ed ecco che la Alfa Romeo MiTo si trasforma in una piccola bisbetica, sotto la mano del preparatore del preparatore milanese.
SCOCCA LA FRECCIA La Alfa Romeo MiTo più pepata nasce sotto il segno del Sagittario, altrimenti leggasi Romeo Ferraris. Ha 142 cavalli e un picco di coppia che tocca i 402 Nm, con un look incattivito dall'assetto ribassato e qualche modifica spiccatamente corsaiola pronta ad accontentare chi non ne ha abbastanza dei 120 cavalli e 320 Nm di serie della MiTo 1.6 diesel, ovvero la base dalla quale parte l'elaborazione del preparatore di Opera, già noto in passato per i suoi allestimenti sportivi di vetture del Biscione.
OCCHIO NERO Questa volta la freccia si è scagliata sulla piccola di Casa, attraversandola dalla superficie fin sotto pelle. La carrozzeria è rivestita di una pellicola che dona alla livrea un effetto satinato sulle parti bianche, mentre il tettuccio, tramite la stessa procedura, guadagna un look effetto-carbonio. Cornici nere ai fari tondi, poi, mitigano un po' gli occhioni da Mickey Mouse della MiTo, che anche grazie ai cerchi da 18'' verniciati in nero lucido assume uno sguardo meno mansueto.
UPGRADE Completano l'abitino da corsa alcuni piccoli ritocchi all'interno della Alfa Romeo MiTo: un volante sportivo rivestito in pelle e Alcantara, caratterizzato da una corona non più tonda ma squadrata, una cuffietta del cambio in pelle nera e un battitacco in alluminio marchiato dal logo del preparatore. Dal punto di vista tecnico, invece, le modifiche che portano alla MiTo un plus di nerbo partono dall'assetto per finire con il motore. E allora ecco un set di molle e ammortizzatori sportivi – regolabili in altezza -, distanziali da 15 mm e un quartetto di scarpette da corsa Yokohama S-Drive misura 215/40 R18. La vera iniezione di doping arriva però dalla ri-mappatura della centralina del motore e dall'installazione di un impianto di scarico nuovo di zecca a doppia uscita (76 mm per tubo), grazie alle quali le performance della MiTo fanno un bel salto di qualità.
BANCO CANTA O almeno questo traspare dai dati rilevati al banco dal preparatore, con la curva di coppia che s'inerpica fino alla soglia dei 402 Nm, crescendo velocissimamente in un range compreso tra i 1000 e i 2000 giri al minuto prima di stabilizzarsi, e la potenza che – a parità di regime – fa registrare scarti notevoli tra la versione di serie e quella elaborata, dove il massimo è di 38 cavalli a 2500 giri. Tradotto in termini di prestazioni, l'upgrade del tuning abbassa di un secondo netto il timing dello zero-cento (da 9,9 a 8,9 secondi) e spinge la lancetta del tachimetro fin sui 213 km/h (25 in più del limite originale).
COME FARE PER Normalmente tutto questo si ottiene portando la propria MiTo da Romeo Ferraris per sottoporla a tutti – o eventualmente solo a quelli desiderati – gli interventi di elaborazione previsti dall'allestimento, di cui a seguire riportiamo la lista completa e i relativi prezzi. In alternativa il cliente la può ordinare già fatta e finita direttamente dal preparatore.