NATO PER CORRERE Quello che vedete nelle foto è Airspeeder Mk3; la prima macchina da corsa volante a propulsione elettrica - ve ne abbiamo parlato circa un anno fa (qui trovate il nostro approfondimento), quando il progetto era ancora avvolto da molti dubbi. A quanto pare però, il costruttore australiano Alauda Aeronautics sembra che stia seriamente considerando l’ipotesi di fare gareggiare i primi dieci prototipi in competizioni di pilotaggio da remoto. Se tutto dovesse funzionare a dovere sarà possibile assistere ai primi “Air Prix” pilotati da esseri umani già a partire dal prossimo anno.
Alauda Airspeeder Mk3 in volo
AGILE E VELOCE L'Airspeeder si sviluppa attorno a una cellula di sopravvivenza realizzata in materiale composito ed è spinto da quattro potenti rotori sdoppiati. Quest’ultimi garantiscono grande agilità nelle virate, tanto da surclassare in prontezza un elicottero tradizionale o un velivolo ad ala fissa. Il Mk3 è un “autovelivolo” a zero emissioni capace di resistere ad accelerazioni laterali nell’ordine dei 5 G. La potenza complessiva è di 435 CV, mentre il peso a vuoto è di soli 130 kg - numeri da vero ultraleggero! Ciò garantisce un rapporto spinta/peso addirittura superiore a quello del celebre caccia da combattimento F-15E Strike Eagle (3,5 per Airspeeder contro 1,2 dell’F-15). Il peso ridottissimo consente inoltre al velivolo di raggiungere i 100 km/h in soli 2,8 secondi.
CACCIA IN MINIATURA Per lo sviluppo del progetto Alauda Aeronautics si è rivolta a nomi celebri dell’automobilismo, come McLaren, Tom Walkinshaw Racing e Brabham. Brett Hill, in qualità di Senior Project Manager del programma F-22 (un caccia intercettore con tecnologia Stealth) e grazie alla sua esperienza come specialista delle dinamiche di volo nel programma Boeing 747-8 (il celebre Jumbo Jet), si sta occupando invece delle problematiche a livello aerospaziale. Alauda Aeronautics promette che gli “Air Prix” si svolgeranno proprio come una normalissima gara di Formula 1, con l’unica eccezione che gli occhi del pubblico saranno fissi in aria anziché a terra. Ogni Airspeeder dovrà effettuare regolarmente dei pit-stop per la sostituzione della batteria che, sempre secondo l’azienda produttrice, si aggireranno intorno ai 14 secondi grazie ad un nuovo meccanismo di sgancio rapido della batteria.
Alauda Airspeeder Mk3: posteriore
FORME CLASSICHE Felix Pierron, Head of Design di Alauda, ha dichiarato: “Il principio di ogni Airspeeder è che sono innanzitutto velivoli da competizione. Nello sviluppo del design ho attinto alle forme classiche delle auto da corsa degli anni 50 e 60. Quelli erano anni in cui la bellezza estetica era importante tanto quanto l’aerodinamica e la meccanica. Sono davvero entusiasta di vedere qualcosa che è iniziato come un semplice progetto su carta divenire un velocissimo veicolo volante!”.