2020 DA DIMENTICARE Il 2020 è stato uno degli anni peggiori nella storia dell’automobile, per gli ovvi motivi che sono noti a tutti. Il calo di vendite nell’intera Europa è stato del 23,7% rispetto all’anno precedente, pari a quasi tre milioni di auto in meno. Il 2021? Potrebbe essere l’anno della ripresa. Così almeno sostiene ACEA, l’associazione europea di costruttori di automobili.
A METÀ ANNO Il 2021, secondo l’ultimo rapporto ACEA, segnerà il primo passo verso la ripresa del mercato dell’auto, con una previsione di incremento di vendite del 10% rispetto all’anno passato. Gli effetti della pandemia da coronavirus si sentiranno ancora nel primo trimestre, ma ci si attende un netto miglioramento già dalla seconda metà dell’anno, man mano che i vari stati procedono con le vaccinazioni di massa dei cittadini.
Mercato auto, il 2021 parte male
LE DICHIARAZIONI “Ora più che mai è cruciale che si lavori fianco a fianco con i legislatori europei per rafforzare la competitività dell’industria automobilistica europea a livello globale”, ha dichiarato il nuovo presidente di ACEA Oliver Zipse, già CEO di BMW. Tradotto: perché il mercato possa davvero riprendere quota, c’è ancora bisogno che i governi lavorino sugli incentivi economici per l’acquisto di auto nuove e la rottamazione del vecchio parco circolante.
Rapporto ACEA 2020: il presidente Oliver Zipse
LA CRESCITA DELL’ELETTRICO Grazie proprio agli incentivi statali e quelli messi in campo dalle case, la quota di mercato delle “ricaricabili” - che comprende le elettriche pure e le plug-in - è cresciuta fino a superare il 10% (nel 2019 era del 3%). “Il trend positivo può proseguire, con il giusto supporto da parte dei governi, che comprenda anche una spinta netta nel settore dell’infrastruttura legata alla ricarica”, ha sottolineato Zipse.