Abbandona l'abitacolo scoperto e sfoggia un'aerodinamica da F1 per arricchire il palmares. Ecco il nuovo prototipo di Audi che correrà l'edizione 2011 della 24 Ore di Le Mans.
DIECI TITULI Obiettivo: perpetuare la dinastia vincente conquistando il decimo successo di Audi nella 24ore di Le Mans. Dopo la R10 e la R15, il testimone passa a questa iper-aerodinamica Audi R18, presentata in anteprima qualche giorno fa. Stessa missione di chi l’ha preceduta, ricetta diversa: spunta il tetto – che su un’Audi da endurance finora non si era mai visto - e arriva un motore di cilindrata ridotta in ossequio alle nuove norme previste dal regolamento.
PINNA DI PESCE, OCCHIO DI FALCO Non più prototipi aperti, dunque, ma una coupé che rompe con la tradizione per essere più competitiva. Nera come la muta di Diabolik, questa nuova R18, che ha un telaio monoscocca in carbonio, ricorda da vicino una monoposto da Formula Uno, tanto nella distribuzione dei volumi sulla scocca quanto in alcune soluzioni aerodinamiche, come quella maxi-pinna che collega il cofano motore con l’lettone posteriore. Speciali sono anche i gruppi ottici anteriori, dotati di LED ad alta potenza, sviluppati appositamente dalla divisione Technical Development ma di prossima introduzione sulle vetture di serie.
CILINDRATA RIDOTTA Il debutto ufficiale è fissato per il 6 maggio 2011, in occasione della 1000 km di SPA. A spingere l’Audi R18 nella 24 Ore di Le Mans ci sarà un motore V6 3.7 litri TDI abbinato a un cambio a sei marce. I tecnici di Ingolstadt hanno optato per questa soluzione in virtù dei recenti cambiamenti del regolamento, che ha abbassato sensibilmente la cilindrata massima concessa alle vetture in gara, portandola da 5,5 a 3,7 litri.