Distinguerla dall’ammiraglia EQS non è facile: stesse geometrie, stesso profilo affusolato, stessa piattaforma: ma a ben guardare nuova Mercedes EQE nasce con una mission diversa da quella della “sorellona” top di gamma. Se EQS è una super-limousine pensata per essere “coccolati” dalla guida in punta di piedi dello chauffeur di turno, la sorellina EQE è invece un’auto fatta per accontentare palati fini - amanti della guida in souplesse - che si mettono al volante per lavoro o diletto, con un unico obiettivo: viaggiare nel comfort più assoluto.
Marca / Modello | Mercedes-Benz EQE |
Prezzi a partire da: | 77.352 € |
Garanzia: | 2 anni / km illimitati |
Omologazione: | Zero emissioni |
Numero posti: | 5 |
Valutazione Media: |
La silenziosità e il comfort di marcia sono quasi impareggiabili. In ogni condizione sembra sempre di viaggiare sul velluto con pochissime vibrazioni e rumori esterni.
L'infotainment sfrutta le doti dell'eccellente sistema MBUX. Facilissima e intuitiva la navigazione fra i menù, l'assistente "Hey Mercedes" non sbaglia un colpo. Per i più esigenti su richiesta si può avere il celebre Hyperscreen.
L'efficienza a velocità autostradali (il terreno più ostico per le elettriche). In generale tutto il powertrain lavora in maniera impeccabile, sfruttando al massimo le ottime doti aerodinamiche dell'auto.
Il lunotto posteriore è davvero sacrificato. Nelle manovre meglio affidarsi a sensori perimetrali e retrocamera.
Il bagagliaio non si raggiunge con facilità. Imboccatura stretta e soglia rialzata costringono a fare un po' di contorsionismo.
Il caricabatterie interno di serie è da 11 kW. Su un'auto di questa categoria e con questo prezzo me ne sarei atteso uno standard da 22 kW.
La versione 350+ Launch Edition mette già a disposizione una dotazione completa e convincente. Certo, il prezzo resta sempre molto impegnativo: più di 93.000 euro!
I colori scuri le donano parecchio e le conferiscono un'aura signorile e sofisticata. Mi hanno convinto il Blu spettrale e il Grigio grafite. Anche il Rosso giacinto le si addice parecchio!
I punti di contatto con top di gamma elettrica Mercedes sono tantissimi. Esteticamente le uniche differenze apprezzabili sono uno stile leggermente più grintoso e meno "ingessato", soprattutto sul frontale, mentre in generale la linea è un po’ più atletica. Non mi convince moltissimo il terzo volume - corto e compatto - ci leggo un contrasto abbastanza evidente con il cofano lungo e spiovente. All’interno Mercedes EQE non tradisce la sua anima da comoda e sofisticata “berlinona”. Profusione di pelle, materiali ricercati in ogni dove e della plastica solo un accenno. Il fatto che i tasti fisici siano praticamente assenti (sul volante sono a sfioramento) rende la plancia più omogenea e pulita. L’MBUX a mio parere resta il sistema multimediale più completo sul mercato. Il menù è ben leggibile ha icone molto semplici e la navigazione non è per nulla impegnativa.
Tutto ciò che circonda il guidatore è studiato per offtire una sensazione di comfort ai massimi livelli. Si parte dalle sedute regolabili elettricamente: soffici e avvolgenti, consentono la massima precisione nel trovare la triangolazione con sedile e pedali. Davvero curata poi l’insonorizzazione dell’abitacolo, pochissimi i fruscii e i rumori esterni. Entrare in confidenza con EQE non è poi così difficile: la frenata rigenerativa è regolabile su 4 livelli D+, D, D- e Auto. Scelgo quest’ultima e lascio fare tutto alla macchina. EQE riesce comunque a coccolarmi senza darmi strattoni o colpi bruschi in rallentamento.
In generale EQE si lascia guidare con disinvoltura, contenere però l’esuberanza dei sui 292 CV elettrici non è sempre facile. Il peso non è indifferente, ma il motore posteriore risponde senza esitazione quando chiedo potenza. Fra le curve la tedesca non è proprio a suo agio. Nonostante la prima impressione sia quella di un’auto ben piantata a terra, quando entro in curva deciso, tutta l’inerzia delle oltre 2 tonnellate tende a farsi sentire. Il quadro si completa con sospensione davvero convincenti, pochissime le vibrazioni di ritorno, anche sui fondi irregolari sembra sempre di viaggiare sul velluto.