La Maserati Quattroporte coniuga come poche altre berline lusso il gusto della guida col fascino dell'auto di rappresentanza. Sotto il cofano, un V8 da 400 cavalli minimo.
Marca / Modello | Maserati Quattroporte |
Prezzi a partire da: | 175.700 € |
Omologazione: | Euro6d |
Numero posti: | 5 |
Valutazione Media: |
Eleganza Frontale dai richiami vintage, interni in pelle e altri buoni materiali. L'ufficio ideale dell'autista privato
Performance La distribuzione dei pesi è quasi ottimale e le forze in gioco sono notevoli. Berlina da inseguimento
Visibilità Cofano lungo e bombato e passaruota allargati ricevono maledizioni ogni volta che si parcheggia a filo
Bagagliaio Il suo volume non è eccezionale, nè risulta semplice infilare le valigie più ingombranti
La base ha già un forte richiamo, la S e la Sport GTS aggiungono potenza e piacere di guida. Due optional che però si pagano.
Prendendo il blu come colore di riferimento, possiamo allontanarci sia in un senso (bianca, argento), sia in quello opposto (nera). L'effetto sarà ugualmente teatrale.
La Maserati Quattroporte oscilla tra l'immagine di berlina sportiva e quella di ammiraglia di prestigio, coniugando le caratteristiche di ambedue le categorie. Lunga 5,05 metri, la capolista del Tridente si distingue innanzitutto per il lungo frontale vagamente ispirato alla Maserati 3500 GT, con mascherona a listelli cromati che si sporge in avanti rispetto ai fari. Meno fascino ha invece la coda: riuscita solo la doppia coppia di terminali di scarico. Solo sufficiente il volume del bagagliaio (450 litri), dall'accesso peraltro non troppo agevole, mentre una promozione con lode la merita l'abitacolo, spazioso sia davanti sia dietro e rivestito in legno e pelle.
Nelle vene del suo V8 scorre sangue Ferrari: nonostante la Quattroporte non sia un peso piuma (1.860 kg), le prestazioni sono degne delle sportive più accreditate e sempre accompagnate da una colonna sonora da brividi. Specie ai regimi più elevati, il cambio automatico strappa sorrisi a 32 denti: cambiate secche e decise, senza esitazioni. Conviene invece andare cauti col controllo elettronico della stabilità MSP: i limiti di tenuta sono elevati, la distribuzione dei pesi è quasi ottimale (il motore leggermente arretrato rispetto all'asse anteriore), viste le potenze in gioco è bene tuttavia che i meno esperti di trazioni posteriori raffreddino i loro bollenti spiriti.