Un tocco qui, una lucidata là. Ecco la nuova Barchetta. È anteprima mondiale a Bologna, anche se per carpirne le news urge un occhio clinico. Sì, certo, il frontale, e la coda con la gobbetta, ma per il resto è lei. Più o meno. Non affaticate la vista. Ecco cosa cambia.
Il look frontale, appunto. Che si fa più aggressivo, con una bocca d’areazione di ampie dimensioni e una nuova griglia: non più il muso a punta, che caratterizzava il modello in vendita dal 1995, ma un profilo anteriore più spiovente, con tanto di faretti circolari incastonati nel paraurti e bandella inferiore che riduce l’altezza dell’auto, raccordandosi con le minigonne laterali. Il tutto in un colorino che, maliziosamente, ricorda cromatismi noti in Italia, dalle parti di Maranello ancor di più. E con le voci che girano in questo periodo... Chissà.
Dietro, ecco il terminale di scarico maggiorato, paraurti dal nuovo design, fendinebbia di serie e il segno particolare che ci mette la firma: la pinna che accappona il baule, sorreggendo la terza luce degli stop. Ciò che non cambia di una virgola è invece il 1.8 sedici valvole da 130 cavalli di potenza massima (96 kW) a 6300 giri al minuto con variatore di fase: prestazioni che parlano di 200 km/h di velocità massima e meno di 9 secondi per passare da 0 a 100 km/h (8,9sec).
La dotazione di serie comprende ABS, airbag, fendinebbia e un impianto Hi-Fi, composto da autoradio RDS/EON, lettore sia per CD musicali sia per file in formato MP3, antenna elettrica, 4 altoparlanti e doppio subwoofer (80 Watt) sistemati dietro i sedili. Dentro, spazio a mostrine, bocchette dell'aria e leve apriporta in colore Titanio. Inediti, poi, i tessuti dei sedili e dei pannelli delle porte e la goffratura della plancia.
La nuova gamma di Fiat Barchetta è composta da tre versioni e sarà in vendita a partire dalla prossima primavera, nella faccia standard o in quella personalizzata sia nell'allestimento esterno sia in quello interno. Per chi vuole distinguersi fino all’ultimo, in una famiglia non certo ristretta.
Che non manchino gli estimatori della Barchetta si sa: l’ultima notizia è che in Inghilterra la spider italiana è recentemente entrata nella classifica delle 100 auto più belle di sempre. Posizione 87, subito dietro alla Ferrari Enzo. Qualche optional? Sì: cerchi in lega da sedici pollici, minigonne, roll bar e tetto rigido, per evitare di dover attendere il bello per tirarla fuori dal garage.