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Daewoo Evanda


Avatar Redazionale, il 16/09/02

22 anni fa -

Si chiamava V222, quando la carta d'identità diceva "concept-car". Poi è stato il momento di Magnus, e al salone di Ginevra - lo scorso marzo - si parlava di versione definitiva. Ora ecco la Evanda, ultimo e definitivo sviluppo dell'ammiraglia per il Daewoo-pensiero. A Parigi per vederla, in autunno per comprarla.

Nella gara dei nomi astrusi - ormai una regola negli ultimi tempi - si difende bene l’Evanda, con quel tocco da vamp unito alla congiunzione, a mo’ di ultima voce nell’elenco delle amiche da invitare per la serata. Sostituirà la buona vecchia Leganza, top di gamma presentata nel 1997.

Come la nuova Kalos, anche l’ultima creazione coreana nasce dalle matite dell’Italdesign-Giugiaro: è lunga 4,77 metri, 10 cm in più rispetto al modello che sostituisce, il passo è di 2,70 metri. Cofano lungo e nervato, tradizionale calandra a tre settori, gruppi ottici monoblocco che invadono la vista laterale e paraurti integrati: il profilo d’insieme è fatto di linee smussate, alle quali si alternano le spigolose scalfature sopra ai passaruota.

La trazione è anteriore

, mentre il motore sarà il benzina da 2 litri, sedici valvole e 131 cavalli (96 kW) di potenza massima: si tratta di un propulsore in lega leggera montato su supporti idraulici, con doppio asse a camme in testa e misure equivalenti per alesaggio e corsa.

Il cambio è manuale a cinque marce oppure, automatico a quattro rapporti. La velocità massima è di oltre 200 km/h. Entrambi gli allestimenti SX e CDX previsti avranno una dotazione di sicurezza e comfort piuttosto completa: doppi airbag anteriori, anche laterali, ABS, cinture a tre punti per tutti i sedili, alzacristalli elettrici anteriori e aria condizionata.


Pubblicato da Ronny Mengo, 16/09/2002
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