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Prova su strada

Ford Transit Courier


Avatar di Marco Rocca, il 27/05/14

10 anni fa - Con il Ford Transit Courier si lavora ma con stile

Il Ford Transit Courier è l’ultimo nato nella famiglia dei commerciali dell'Ovale. Poco più lungo della Fiesta, offre un vano di carico che arriva a 2,6 metri cubi. 

CHIUDE IL CERCHIO Dopo aver presentato, meno di un mese fa, il Tourneo Courier, la Casa dell'Ovale Blu rilancia con il Ford Transit Courier, andando a completare così la gamma di veicoli commerciali, che già conta su Transit Custom e Transit Connect. Con i suoi 4,16 metri di lunghezza, il nuovo Transit Courier è il più compatto della famiglia perché condivide il pianale con la Fiesta e la B-Max. Ingombri esterni ridotti al minimo, quindi, che però nascondono una capacità di carico di 2,6 metri cubi di spazio. Mica male la piccolina...

IL VAN SPORTIVO La prima grossa differenza rispetto alle agguerritissime rivali (leggi Fiat Fiorino in primis) la fa la linea più sportiva, grazie a quel tocco “automobilistico” che la concorrenza per ora si sogna. Parlo del frontale, ovviamente, dove il richiamo alla Fiesta è molto evidente nei fari che si allungano sulla fiancate e nella grossa mascherina trapezoidale. L’aspetto sportivo può essere ulteriormente sottolineato da cerchi in lega da 15 pollici (con un sovraprezzo di 610 Euro). Visto che si tratta di un veicolo commerciale non è stata persa di vista la praticità che fa la differenza nell’uso quotidiano. Un esempio viene dal paraurti posteriore realizzato in tre pezzi (per ridurre i costi di riparazione in caso di tamponamento) e dalle fiancate dotate di protezioni laterali. Inoltre, la posizione alta dei fari e dei fanali posteriori aiuta a ridurre il rischio di danni in caso di piccoli urti.

DIAMO I NUMERI Per un veicolo commerciale i numeri sono importanti come per un fisico quantistico e la scelta di un modello piuttosto che di un altro il più delle volte si gioca tutta lì. Iniziamo dal piano di carico, che sul nuovo Ford Transit Courier è pari a 1,62 metri (+10 centimetri rispetto al miglior modello concorrente). Passando in rassegna la parte laterale, si scopre la porta scorrevole con accesso di 45 centimetri per il carico di oggetti ingombranti. Inoltre la paratia divisoria può essere sia integrale in acciaio sia di rete metallica ripiegabile, lasciando così che il sedile del passeggero si ripieghi per caricare oggetti lunghi fino a 2,59 metri. Il Transit Courier, mi fanno sapere in Ford, è stato progettato per ospitare un intero Europallet (80 x 120 centimetri) del peso di 660 kg, sua capacità massima. Insomma si può davvero trasportare di tutto.

DOCKING STATION L’abitacolo, secondo i designer, rappresenta la naturale estensione dell’ufficio, grazie a una serie di vani intelligentemente posizionati come la console centrale extralarge, dove è possibile riporre laptop e documenti in formato A4, la mensola sopraelevata sottotetto che trovo comodissima (anche se c’è il rischio di dimenticarsi ciò che si è riposto) e il cassetto sotto il sedile. Davvero utilissima la docking station MyFord Dock per ospitare e ricaricare contemporaneamente smartphone e navigatori portatili (risparmiando di fatto sull’acquisto del navigatore integrato).  

CONNESSI SEMPRE Le tecnologie, mutuate dalla gamma auto, comprendono il sistema di connettività SYNC con Emergency Assistance, per il collegamento di smartphone e tablet che contatta automaticamente il 112 in caso di incidente. È inoltre possibile dotare il Courier di limitatore di velocità, di controllo della pressione delle gomme e di telecamera posteriore. Come se non bastasse, sono previsti l’assistenza alla partenza in salita, il controllo della trazione, quello antiribaltamento e antisbandamento del traino.

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MOTORI E VERSIONI Tre i motori a catalogo per il Transit Courier. Apre le danze il 1.0 3 cilindri EcoBoost da 100 cv, l’unica scelta sul fronte benzina, per continuare con due turbodiesel TDCi, un 1.5 da 75 cv e un 1.6 da 95 cv da soli 3,7 litri per 100 km. Due sono anche gli allestimenti disponibili, Entry e Trend. I prezzi? Da 11.750 per il 1.0 EcoBoost in allestimento Entry. La versione che sul nostro mercato andrà per la maggiore, secondo Ford, sarà la 1.5 TDCi, proposta per il lancio a 11.500 Euro anziché 14.000 di listino.

DAL POSTO DI GUIDA Mi accomodo dentro e, manco a dirlo, la prima sensazione è quella di essere su una Fiesta, perché ritrovo una posizione di guida “da auto” più che “da veicolo commerciale”. A tradire la sua natura da mezzo dedicato al lavoro ci sono plastiche non trattate, e quindi più rigide, anche per la parte alta della plancia rispetto al fratello Tourneo Courier; non riscontro fastidiosi scricchiolii né accostamenti nell’assemblaggio poco curati; il Transit Courier è fatto bene e trasmette solidità.

IN MARCIA Tra le curve il rollio è limitato e la tenuta sempre sicura. In quest’ottica gli ammortizzatori posteriori progressivi permettono la massima stabilità con ogni configurazione di carico, garantendo il giusto comfort anche a veicolo scarico, spesso tallone d’Achille di alcuni concorrenti. Freni e sterzo rispondono con la dovuta prontezza, contribuendo ad aumentare quella sensazione di sicurezza che non guasta mai, anzi. C'è anche un nuovo servosterzo elettrico di ultima generazione che, oltre a ridurre i consumi, permette un buon controllo in ogni condizione, abbastanza preciso alle alte velocità, morbido in manovra. E, già che parliamo di sterzo, non posso non menzionare il diametro di volta di circa 10 metri, che permette inversioni a U in un fazzoletto.

VINCE IL GASOLIO Durante il test ho modo di provare il Transit Courier con il 1.000 benzina tre cilindri EcoBoost da 100 cv e il 1.600 TDCi diesel da 95 cv, i due motori più potenti in gamma. Il piccolo tre cilindri benzina è scattante e si rivela il miglior alleato di chi sceglie di farne un uso prevalentemente urbano. La risposta all’acceleratore è sempre pronta e la grande efficienza di questo motore permette di tenere bassi i consumi, che si attestano nell’ordine di 5,2 litri ogni 100 chilometri. Dove il mille mostra un po' il fianco è nella parte bassa del contagiri, terreno di battaglia ideale del diesel che, a pieno carico e in pendenza, soffre meno la ripresa e consente di muoversi con più disinvoltura. A fronte di lunghi spostamenti autostradali, è la scelta migliore visto che si accontenta sulla carta di soli 3,7 litri di carburante ogni 100 chilometri.

SPAZIO IN POCO SPAZIO Insomma la grande capacità di carico del Transit Courier è raccolta in misure da utilitaria, il che vuol dire grande praticità in città e nel traffico quotidiano senza dover impazzire per trovar parcheggio. Ecco perché si candida a diventare il mezzo ideale per chi ha bisogno di tanto spazio... in poco spazio. 


Pubblicato da Marco Rocca, 27/05/2014
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