MINI COUNTRYMAN PLUG-IN: COME CAMBIA, COME VA
Del modello in sé e per sé, in particolare della Cooper S, vi ha raccontanto tutto Emanuele nel primo contatto di settembre. Mini Countryman facelift 2020 cambia poco e cambia in meglio, perché quando un prodotto è buono, basta qualche tocco al posto giusto per restare sulla breccia. C'è tuttavia una Countryman diversa da ogni altra nella gamma, ed è la Countryman Plug-in, o meglio Countryman Cooper SE All4. Diversa perché di motori ne ha due anziché uno: diversa dalle Countryman benzina e diesel, uguale invece - nello spirito - a una flotta di vetture sempre più nutrita, quella degli hybrid SUV. L'ibrido plug-in è l'alimentazione del momento, ecco allora (anche in video) com'è cambiata e come va su strada il Mini-SUV che gioca a fare l'auto elettrica.
MINI COUNTRYMAN PLUG-IN 2020: ESTERNI
Esteticamente parlando, l'edizione 2020 di Mini Countryman Cooper SE rispecchia per filo e per segno le modifiche già espresse dal resto dell'offerta Countryman. Nuovi perciò i fascioni in plastica anteriori e posteriori, nuovi i gruppi ottici a LED frontali e posteriori, con questi ultimi a riprodurre il classico disegno della Union Jack britannica. Di serie i cerchi in lega da 17 pollici, elementi distintivi sono semmai la ''S'' sulla mascherina e la ''E'' sul portellone entrambe di colore giallo. La stessa tinta cioè che riveste anche il tappo della presa per la ricarica da rete esterna che sbuca dal passaruota anteriore sinistro, ovvero all'estremo opposto dell'accesso al serbatoio per il comune rifornimento di benzina.
MINI COUNTRYMAN PLUG-IN 2020: INTERNI
All'interno, la dotazione standard include sia il quadro strumenti interamente digitale, con grafica specifica Plug-in (sulla sinistra, la barra dei flussi di energia in luogo del tradizionale contagiri), sia il tondeggiante display centrale con modulo di navigazione integrato, e a sua volta, pagine dedicate al monitoraggio del sistema ibrido. Manca, in seconda fila, la funzione di scorrimento per il divanetto, così come la capacità di carico del bagagliaio è limitata a 405 litri (anziché 450 litri): in entrambi i casi, la spiegazione risiede nella presenza, sotto il pavimento, delle batterie supplementari.
MINI COUNTRYMAN PLUG-IN 2020: MOTORE
Arriviamo così al cuore dell'esperienza Cooper SE: nulli (o quasi) gli interventi al powertrain, fatta eccezione per gli accorgimenti che ne permettono ora l'omologazione Euro 6d. Sotto il cofano, quindi, sempre il 3 cilindri turbo benzina da 1.5 litri (136 cv di potenza), accoppiato all'asse anteriore da trasmissione automatica Steptronic a 6 rapporti. Associato al retrotreno è invece un motore elettrico da 88 cv, il cui funzionamento completa lo schema di trazione integrale elettrica. Potenza di sistema di 220 cv (4 cv in meno rispetto all'edizione pre-restyling), coppia massima di 385 Nm. Prestazioni di tutto rispetto: accelerazione 0-100 km/h in 6,8 secondi, velocità massima di 195 km/h.
MINI COUNTRYMAN PLUG-IN 2020: CONSUMI
Ma è ovviamente il dato dei consumi, quello ancor più interessante, visto che Countryman PHEV, nel ciclo combinato, non oltrepassa la soglia dei 2 l/100 km, per un grado di emissioni CO2 di 40 g/km: porte aperte all'Ecobonus di seconda fascia. Grazie a batterie agli ioni di litio di densità energetica superiore a prima (9,6 kWh), l'autonomia a zero emissioni raggiunge infine ora una distanza che oscilla tra i 56 e i 61 km. Ah, la ricarica: 2 ore e mezza da wallbox da 7,4 kW (il cavo è incluso nell'equipaggiamento base), circa 4 ore da presa domestica.
MINI COUNTRYMAN PLUG-IN 2020: DRIVING MODE
Come ogni plug-in hybrid in piena regola, Countryman Cooper SE All4 si può guidare in tre modi distinti, basta mettere mano al tasto a centro plancia: in modalità automatica è l'elettronica a miscelare il funzionamento del motore endotermico e di quello elettrico, a seconda della richiesta di potenza e del livello di carica della batteria, mentre in modalità EV il sistema assegna la preferenza all'alimentazione elettrica. Esiste poi la terza funzione, quella del risparmio della carica degli accumulatori stessi: Countryman avanza quasi esclusivamente a benzina e la batteria non scenderà sotto il 90% della carica massima.
MINI COUNTRYMAN PLUG-IN 2020: COME VA
In città, ovvero l'habitat più naturale di Countryman Cooper SE così come di ogni ibrida alla spina, la sensazione di partenza è quella di guidare un SUV 100% elettrico. Almeno nella stragrande maggioranza delle situazioni di marcia, e a patto che le batterie siano sufficientemente cariche. In modalità automatica, premendo a fondo sul pedale destro entrerà in funzione il 3 cilindri, ma sempre in un modo piuttosto armonioso, sia in senso acustico, sia in termini di vibrazioni e di spinta contro lo schienale, una spinta comunque vigorosa. Nonostante la cavalleria, Countryman Plug-in non è un crossover sportivo: il focus è orientato alla guida ecologica, e anche ai comandi sei portato a spremere le proprietà semi-elettriche della catena cinematica, piuttosto che esplorare i suoi confini in chiave racing.
MINI COUNTRYMAN PLUG-IN 2020: PREZZI
Col restyling cresce leggermente anche il listino prezzi, che ora parte da 40.600 euro. 43.500 euro il costo dell'allestimento Hype, 44.600 euro infine per Countryman Cooper SE versione Business PHEV. Non è regalata, ma se la sfamate quotidianamente di percorsi urbani, Countryman Plug-in restituirà consumi da ciclomotore.