A chi non piacciono le cose belle? Una bella casa, una bella macchina. Ma ci sono cose, anche preziose, che col passare del tempo perdono valore. Questo perchè sappiamo che ci sono, e le diamo per scontate. Invece, è proprio la scarsità di qualcosa a decretarne valore. In un mondo automobilistico dove si guarda sempre alla novità, al “modello successivo”, spesso non ci rendiamo conto che quello che offre il mercato sia già speciale e che presto non ci sarà più... Proprio come la McLaren la 600LT Spider.
Lei, ad esempio, è una delle migliori McLaren di sempre: parte da 250.000 euro, il modello in prova ne costa 284.000. La volete? Beh, troppo tardi… perché a dicembre 2020 la Casa di Woking ha smesso di produrre tutta la gamma Sport Series. E questa è l’unica occasione che la Casa di Woking ci ha dato per provarla, apprezzarla e renderci conto quanto spesso ci dimentichiamo di goderci il presente. E che presente…
Nonostante McLaren sia un marchio ''giovane'' con soli 10 anni di esperienza nel campo delle supercar prodotte in serie, il brand è ormai rispettato - e temuto - dagli altri blasoni italiani, inglesi ed europei. Un compito tutt'altro che facile nonostante l’albero genealogico di Woking sia sottovalutato. Per farvi due esempi: la Supercar per antonomasia, la McLaren F1 degli anni ‘90, e la MP4/4 di Formula 1 del leggendario Ayrton Senna.
Il know how tecnologico, sportivo e storico di McLaren è racchiuso in questi 460 cm di lunghezza, 119 cm di altezza e 210 cm di larghezza chiamato “600LT”. LT significa Long Tail, proprio come le Mclaren F1 GTR Long Tail che correvano negli anni ’90. Rispetto alla 570 S con cui condivide il 75% dei componenti, la 600LT cambia (leggermente) forma: è più lunga di 7 cm ma mantiene lo stesso passo di 267 cm, resta larga uguale ma la carreggiata anteriore è più larga di 10 mm. E l’assetto è più basso di 8 mm. Con soli 1.297 kg a secco, la 600LT Spider fa della leggerezza uno dei suoi punti di forza.
Rispetto alla LT coupè pesa 48 kg in più, ma rispetto alla 570S Spider la dieta è arrivata a limare ben 99,7 kg grazie a tantissimi preziosi cambiamenti. Il più evidente è lo scarico: solo lui fa risparmiare 12 kg, oppure i cerchi forgiati: - 17 kg. Altre sono più nascoste, come la fibra di carbonio sotto ai piedi, il sistema di cablaggio elettrico più leggero di 4 kg oppure il parabrezza anteriore, più sottile, che fa risparmiare 3,5 kg.
Anche l’ala posteriore comporta un risparmio di altri 3,5 kg, ma a 250 all’ora crea una deportanza di ben 100 kg. Un capitolo importantissimo anche quello dell’aerodinamica, completamente rivista per questa LT. Basta vedere lo splitter anteriore, le minigonne laterali, l’estrattore posteriore e queste portiere letteralmente plasmate dal vento. Il motore non si vede, ma per vedere di cos’è in grado di fare, c’è solo una cosa da fare. Mettersi alla guida.
Il motore è un 3.8 V8 Biturbo da 600 CV a 7.500 giri/min e 620 Nm a 5.500 giri/min. Ora: lo 0-100 km/h con il launch control lo fa in 2,9 secondi, lo 0-200 in 8,4 secondi e arriva fino a 324 km/h. Ma se invece non avete tutta questa fretta, volete salvarvi la patente e godervi una bella giornata di sole… basta aprire il tetto e godersi la sinfonia di questo motore. Nel testo non potete sentirla... ma nel video sì!
Fare poco rumore con questa LT è impossibile. L’unico modo è lasciarla nel box. Il V8 biturbo suona come un'auto da corsa al minimo, è sornione sotto ai 2.700 giri/min, regime dal quale inizia a risvegliarsi come un mostro addormentato. Da questa soglia si scatena tutta la potenza sulle Pirelli Pzero Trofeo R di sezione 285/35-20” al posteriore. A tenerla a bada c’è l’elettronica derivata (veramente) dalla Formula 1. La modalità Sport è la più indicata se volete divertirvi su strada col posteriore che “scodinzola” in completa sicurezza. Potete personalizzarla come volete attraverso i due comandi sul tunnel centrale per gestire la potenza e la trazione. Entrambi, però, presentano le stesse modalità: Road, Sport e Track.
Sta di fatto che l’auto è letteralmente piantata a terra, super equilibrata e fa esattamente quello che gli dico di fare. Se solo la vita fosse come la sua guida, tutto sarebbe più bello e più facile. Il cambio è pazzesco. In automatico le cambiate sono fulminee, un vero seamless, mentre in manuale puoi buttare anche due marce alla volta e il doppia frizione a sette rapporti ti asseconda senza indugiare. In accelerazione, poi, tira delle cannonate dal doppio scarico centrale. Estasi pure!
Sembra una cosa scontata, ma i paddle basculanti sono la trovata automobilistica più sottovalutata al mondo. Sostanzialmente posso aumentare o scalare marcia con lo stesso paddle. Ma se tutto questo non fosse abbastanza (già questo varrebbe il prezzo del cartellino), sul piatto c’è anche una frenata imperiosa. Giuro, non esistono altre parole accettate dall'Accademia della Crusca per descriverla. I dischi carboceramici da 390 mm davanti e 380 mm dietro non mollano mai un colpo, nemmeno dopo un’intensa giornata di divertimento.
La 600LT Spider è una macchina che regala un'esperienza analogica nonostante l'alto tasso tecnologico: le sospensioni sono rigide – molto rigide - e sono meccaniche: niente controllo elettronico. Anche lo sterzo è qualcosa di assurdo. Non sa cosa sia la zona morta: in autostrada, se batti ciglio quando non devi, rischi di cambiare corsia. Non ho mai provato in vita mia qualcosa che collegasse così bene le mie mani ai battistrada anteriori. Quando si guida tra le curve, non posso chiedere di meglio.La McLaren 600LT Spider è la soluzione agli automobilisti distratti.
In primis perchè è un'auto talmente coinvolgente che non riesci a pensare ad altro, se non a guidare. In secundis, l’abitacolo è veramente minimalista. Sul volante non c’è nemmeno un tasto per volume/chiamate/ecc. mentre il cockpit è ben posizionato con informazioni leggibili ed organizzate. Il comando del cruise control non si vede, ma è dietro alla corona del volante, poco sopra il vostro ginocchio destro.
Sapete cosa ho scoperto di amare delle McLaren? Che non ci sono pezzi prelevati da nessun’altra auto generalista, cosa che invece capita di trovare su Ferrari, Aston Martin, Lamborghini, Maserati, Bentley, Porsche e via dicendo. Sono dettagli molto piccoli, ma che aumentano il famoso ''sense of occasion'' a bordo della 600 LT Spider. Una supercar nata per la strada e ottimizzata per la pista. Ma il punto di forza di McLaren è proprio la fruibilità sulle strade di tutti i giorni. Certo, è bassa e (molto) rigida, ma il sollevatore del muso mi aiuta a superare gli ostacoli, i sensori di parcheggio e la telecamera posteriore sono una manna dal cielo per le manovre. L’abitacolo, poi, è arioso e spazioso, vedo bene l’area circostante stiamo parlando di una supercar con motore centrale. Ci sono anche diverse retine e tasche dove riporre gli oggetti, un vano anteriore da 150 litri e uno posteriore da 56 litri che si crea quando chiudo il tetto. Dentro poi c’è ampio spazio per la testa: anche chi è alto quasi 2 metri non rischia di toccare il tetto.
Il motore è discretamente fluido nelle ripartenze, il cambio automatico cambia a 1.400 giri e non strattona. Unica pecca è la retromarcia che è in stile Formula 1: o entra, oppure non entra. Non si può modulare. Definirla una daily commuter è molto difficile, ma immaginarsi nel tragitto casa-lavoro con lei non è un incubo, semma un sogno! Il rischio di usarla tutti i giorni, o molto spesso, è che con il tempo perda anche valore. E non per il chilometraggio che sale… ma sapete, per quel discorso sull’abitudine… che poi, veramente vi abituereste a un’auto così?
McLaren 600LT Spider: scheda tecnica
- MOTORE 3.8 V8 biturbo
- POTENZA 600 CV e 620 Nm
- ACCELERAZIONE 0-100 km/h in 2,9 s
- VELOCITÀ MASSIMA 324 km/h
- PESO 1.297 kg a secco
- PREZZO da 256.500 euro