E' come il diavolo della Tasmania: piccola ma dannatamente efficace. Potrebbe tenere a bada sportive dalla potenza doppia su una strada di montagna
SARA' ANCORA LEI? Ha perso un cilindro, ora sono 3 e non più 4, ed è scesa anche la cilindrata da 1.600 cc a 1.500 cc. Il fatto è che dopo aver provato la precedente Ford Fiesta ST200, a mio avviso la migliore sportiva compatta sul mercato, le aspettative per il nuovo modello non potevano che essere elevatissime.
Sarà ancora lei la reginetta delle hot hatch compatte?
ORA C'E' IL TURBO Per rispondere alla domanda, anzitutto chiariamo una cosa: nonostante scalpiti un cilindro in meno ora c’è la doppia fasature variabile (una chicca) e i cavalli non sono diminuiti, sono sempre 200, c’è ancora un turbo a pompare forte. Il 3 cilindri risponde con un vigore e una progressione così omogenei e corposi fino a 6.500 giri di strumento da non far rimpiangere il vecchio frazionamento. Anche perché 6,5 secondi per lo “0-100” e ben 232 km/h di punta massima sono numeri di un certo livello.
COME LA SPADA DI GHEMON Il telaio, poi, è affilato come la spada di Ghemon. Lo sterzo preciso e molto diretto (appena due giri di volante per ruotarlo tutto) mi permette di mettere le ruote dove voglio. L’unico impegno è quello di individuare il punto la corda ideale. L’eventuale pattinamento in uscita viene gestito dal lavoro inappuntabile del differenziale autobloccante meccanico, che, insieme al Torque Vectoring, garantiscono il massimo grip.
ASSETTO BASSO A tenere a bada il posteriore (c’è un ponte torcente) pensano inedite molle più rigide e leggere di 10 kg rispetto a quelle tradizionali. Tutto l’assetto è stato rivisto e ribassato ma la cosa bella è quando si decide di fare sul serio il posteriore, proprio come sul vecchio modello, ti accompagna in ingresso di curva scivolando in modo controllato per permetterti di chiudere prima la traiettoria.
COME IL DIAVOLO Adoro quest’auto, mi ricorda il diavolo della Tasmania. Sapete cos’è? E’ un marsupiale grande quanto un beagle ma così feroce e cazzuto da essere temuto da animali ben più grandi. Bè la Ford Fiesta ST segue la stessa filosofia. Piccola, compatta ma dannatamente efficace su una strada tutta curve come questa. Probabilmente terrei il passo di una sportiva dalla cavalleria anche doppia.
TRE MAPPATURE E c’è anche il launch control. In Sport e Circuito si apre una valvola nell’impianto di scarico, e la “voce” del 3 cilindri diventa ancora più coinvolgente. Disattivando tutti i controlli è come e stare seduti su un vulcano in eruzione. Adrenalina pura. Le gite fuori porta saranno il vostro chiodo fisso nel week end.
IN CITTA’ IL LUNEDI’ MATTINA E poi arriva il lunedì, il percorso più emozionante è il casa-ufficio e poi ufficio casa. E poi il martedì, casa-ufficio, ufficio casa… e poi…una noia. Ma la Fiesta ST riesce a farmi sorridere anche in questa situazione. Il motore da belva diventa un alleato nei piccoli scatti utili per svincolarsi dalla morsa del traffico. La coppia generosa di 290 Nm disponibile già a 1.600 Nm permette di usare poco il cambio e questo è un bene contro lo stress.
SPORTIVI MA NON TROPPO E poi è comoda, l’assetto sportivo non si fa sentire troppo nemmeno sul pavé, non punisce la schiena. I sedili by Recaro sono molto avvolgenti, è vero, ma non danno fastidio nel sali scendi. Solo lo scarico continua sempre ad avere una bella voce spernacchiante.
PIENA DI AIUTI Rispondono all’appello il Lane Keeping System che mantiene l’auto in corsia, Traffic Sign Recognition che riconosce i segnali stradali, il sistema di monitoraggio dell'angolo cieco, la Telecamera posteriore, l’avviso di stanchezza e, udite udite, anche il sistema che disattiva un cilindro quando in città si va adagio. A tutto vantaggio dei consumi.
MEGLIO DI PRIMA Per come la vedo io, la nuova Ford Fiesta ST riconferma tutta la sportività della versione precedente puntando dritta alla corona di regina della categoria anche con un cilindro in meno. Ora ha anche un comfort di livello e tutta la tecnologia che serve per guidare tranquilli.