Un privilegio, ma anche una responsabilità. Intendo il privilegio di guidare una nuova Ferrari, la responsabilità di raccontarla, ma evitando di cadere nel banale. Tipo “è molto bella”, “è assai veloce”, “costa tanti soldi”, “beato chi ce l’ha”, etc. Bene, un primo identikit di Roma Spider, 250.000 euro di decappottabile ''entry level'', l’avrei anche già bello che sbrigato. Ora, la parte difficile. Descriverla come farebbe un tester adulto. Ma senza soffocare l’ingenuità e la meraviglia del bambino che al volante di una qualsiasi Ferrari si risveglia in me. Una Roma Spider, un percorso tutto curve con partenza e arrivo Autodromo Internazionale del Mugello: clicca Play sulla foto di cover per il video. Oppure, leggi oltre. Pronti, via.
- Fatte le dovute premesse...
- Dove ci siamo già visti? Il motore
- Senza fronzoli: il design
- Spider di nome e di fatto
- Il posto guida
- Il feeling di guida
- Scheda tecnica
Ferrari Roma Spider, apriti cielo!
PREQUEL
Il punto è che di Roma Spider già saprete tante cose. La world premiere risale a marzo, altri colleghi l’hanno già guidata e ci hanno... rovinato la sorpresa. E in fondo, in larga parte, è sempre una Ferrari Roma con meno metallo addosso, visto che il tettuccio è in raffinato denim sartoriale a cinque strati ed è già in sé una notizia: per risalire a una Ferrari a motore anteriore con soft top, dobbiamo infatti riportare le lancette della storia addirittura al 1969, alla gloriosa 365 GTS4. Già, la sapevate pure questa e non vi ho impressionato... Sto sforzandomi di individuare e di isolare quei dettagli che fanno di Roma Spider un modello a parte. E soprattutto, un modello speciale. Perché di quei dettagli, sono certo che ce n’è.
Roma Spider una Roma col tettuccio in tela. Anzi, qualcosa in più...
SEI TU O NON SEI TU? IL V8 BITURBO
Non è il motore, innanzitutto, a fare della Roma Spider, una Roma a sé. O meglio...
TROVA LE DIFFERENZE Sotto il cofano, ma dietro alle ruote e a breve distanza dai miei piedi, alloggia ancora il solito, fenomenale, 8 cilindri a V biturbo di 3.9 litri da 620 CV e 760 Nm, potenza specifica di 161 cv/litro, l’80% della coppia disponibile già all’altezza dei 1.900 giri, 0-100 km/h in 3 secondi e 4, se ha in bacheca quattro titoli di motore dell’anno, ci sarà un perché.In realtà una evoluzione c’è e riguarda la pompa dell’olio, che in caso di partenza a freddo porta il liquido in pressione in un tempo inferiore a prima del 70%. Ma sarei un bugiardo se ora dicessi che me ne sono accorto da solo.
Lo riconosci? E' il V8 biturbo migliore che ci sia
MARCIA SU ROMA Ciò che invece i miei nervi registrano da soli, è senz’altro la pressione orizzontale tra schiena e schienale quando esercito pressione sul gas.Il Variable Boost Management modula la curva di coppia in funzione della marcia, il doppia frizione F1 di origine SF90 Stradale ne ha otto. In prima, seconda e terza la spinta fino a 7.500 giri è micidiale, ma anche progressiva, digeribile.In settima e ottava, è lì che l’elettronica libera tutti quanti i 760 Nm: e per catapultarsi dalla modalità passeggio alla modalità sport, scalare non gli serve, il V8 è già lì, in posizione di spinta. Attende solo il mio segnale.
Per ogni marcia, una curva di coppia specifica
IL TALENTO NON BASTA V8 Ferrari in formato Spider è anche esperienza concertistica. Stessa playlist di Ferrari Roma, ma all’aperto, è un altro effetto. E al di là del timbro di voce, che è emozionante: corde vocali fatte apposta per cantare non bastano, c’è dietro un lavoro di squadra.E allora: albero piatto per parificare gli scoppi delle due bancate, condotti di scarico di identica misura come equalizzatori, via i silenziatori posteriori, infine l’aggiunta di una valvola by-pass sagomata che masterizza il suono e lo modula in base al registro di guida.Traduzione: il sound raggiunge le mie orecchie anche con vettura aperta, anche alle alte velocità. E per lo spirito, sono frequenze terapeutiche.
Sound del V8 in alta definizione anche alle alte andature
LA GRANDE BELLEZZA
Col tetto in posizione, forme e stile uguali a Roma ''fastback''. Il muso di squalo, la calandra in tinta, i lineari fari a Led, il posteriore basso, un diffusore di piccole dimensioni. Niente decorazioni, niente sfoghi: è pulizia assoluta, è sintesi. Solo lo spoilerino mobile che si attiva sopra i 100 km/h, che si regola su tre posizioni in base alla velocità e al driving mode impostato col Manettino, ma che segue anche logiche specifiche per la configurazione a tetto aperto. Lavora di continuo, insomma, ma lo fa con discrezione. Sta di fatto che il carico verticale, quando i duri iniziano a giocare, è paragonabile - mi dicono - a quello di Ferrari Roma chiusa. Circa 95 kg a 250 km/h. Non ho con me una... bilancia, ma mi riesce naturale crederci.
Roma Spider, un altro capolavoro del designer Flavio Manzoni
APRITI, ROMA!
Il problema da affrontare era casomai quello delle turbolenze in abitacolo a vettura aperta: niente di meglio di un pomeriggio pre-invernale per sperimentare il nuovo ''wind deflector'' brevettato a Maranello.
WIND FIGHTER Mi basta premere un pulsante sul tunnel e lo schienale dei sedili posteriori (sempre se inutilizzati) ruota sino a generare un piano orizzontale dietro la mia testa. In questo modo, il flusso che entrerebbe in abitacolo dal posteriore viene deviato, mentre la corrente d’aria che mi lambisce i cape.... ok, la nuca, viene a sua volta mitigata. La differenza c’è e si sente: è come se viaggiassi su una coupé a tetto rigido, col tettuccio panoramico aperto. E anche il concerto può proseguire indisturbato.
Il wind deflector è integrato nello schienale del divano posteriore
APERTA PARENTESI Qualche dettaglio pratico lo devo pure menzionare. La capote multistrato con lunotto in vetro integrato (vedi l'intera sequenza in gallery) si apre e si chiude in 13 secondi e mezzo fino a 60 km/h e una volta ripiegata sotto il tonneu cover, fatto dello stesso materiale della capote stessa, ingombra in altezza per appena 22 cm. Quindi non ruba troppo spazio al bagagliaio, che conserva 255 litri di capacità, anziché i 272 di Roma. Se si parte in due, posto ce n’è. In quattro un po’ meno, vedi anche quanto è angusto il divanetto, ma sicuri che tutto ciò vi importi?
Spazio posteriore? Poco. E poco male...
COMFORT SPIDER: GLI INTERNI
Del posto guida, apprezzo la seduta bassa ma non troppo, la possibilità di gestire quasi tutto tramite i tasti al volante (che sono a sfioramento, ma ora con un minimo rilievo che permette alle mie dita di trovarli anche senza togliere lo sguardo dalla strada). Infine lo squisito disegno retrò a cancelletto per i comandi del cambio.
Griglia del cambio automatico in ''manual style''
LUCI ED OMBRE Il touchscreen centrale verticale da 8,4 pollici, quello oggi non ho né tempo né interesse a navigarlo: noto comunque che la modalità ''alto contrasto'' del display, specifica per signorina Spider, sembra funzionare bene, leggerei tutto anche se avessi il sole a picco sopra la mia testa. Appunto, se lo avessi..
DRIVE HARD: IL FEELING AL VOLANTE
Risolto il problema del comfort di viaggio, restava la sfida più grande, almeno per una Ferrari. La guida sportiva. Spider più pesanti e di struttura, per natura, meno rigida. Soluzione: mirati rinforzi al brancardo e all’anello del parabrezza, un surplus di peso limitato a 84 kg, un handling che la differenza con Roma chiusa - per farla breve - la misurano solo gli strumenti di precisione, non certo i cinque sensi di un driver comune.
Più pesante di una Roma, ma il feedback è identico
HARDWARE E SOFTWARE Il resto lo fanno una scocca sopraffina e l’SSC 6.0, o Side Slip Control di sesta generazione, cioè un software per il controllo della dinamica che per svilupparne uno più efficiente, ormai, serviranno gli alieni.E così hai sempre cambi di direzione piatti, ma non nervosi. Ingressi in curva precisi, ma non maniacali. Eventuali sovrasterzi di potenza, infine, progressivi, non isterici. Beh, dipende anche in quale verso ruoti il Manettino: cinque posizioni, incluse ovviamente Race ed ESC Off.
''Educatamente'' estrema
FEROCIA E POESIA
Mi verrà in mente tanto altro. Ma quando sarò ormai sceso e Roma Spider me l’avranno già portata via lontano. Quali le mie conclusioni? Beh, che i limiti ai quali si spinge Roma Spider sono molto alti, ma una vocina mi bisbiglia che non devo raggiungerli a tutti i costi. Guidarla è un'avventura, non un thriller. E anche solo guardarla, è un'emozione. È un'auto da guidare, ma anche un'auto da guardare, assaporare a mente fredda e a cuore caldo. È la Ferrari che trasforma la tua vita in una Dolce Vita.
Roma Spider, e la vita si addolcisce
SCHEDA TECNICA
FERRARI ROMA SPIDER
Motore | 3.855 cc, 8 cilindri a V di 90°, biturbo benzina |
Potenza | 620 CV da 5.750 a 7.500 giri |
Coppia | 760 Nm da 3.000 a 5.750 giri |
Trazione | Posteriore |
Cambio | Automatico doppia frizione F1 a 8 rapporti |
Velocità | Oltre 320 km/h |
Accelerazione | 0-100 km/h in 3,4 secondi |
Peso a secco | 1.556 kg |
Dimensioni | 4,66 x 1,97 x 1,31 metri |
Posti | 2+ |
Bagagliaio | 255 litri |
Prezzo | 249.650 euro |
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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Roma Roma | 620 / 456 | 205.737 € |
Roma Roma Spider | 620 / 456 | 249.650 € |
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Scheda, prezzi e dotazioni Ferrari Roma