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Confronto

BMW X2 vs Volvo XC40 vs Jaguar E-Pace: chi sarà la regina?


Avatar Redazionale, il 30/03/18

6 anni fa - Sfida tra le novità Suv 2018: chi vincerà?

Abbiamo messo a confronto punto per punto tre novità Suv 2018: Bmw X2, Volvo XC40 e Jaguar E-Pace. Solo una cosa le accomuna, il fattore premium

E' DURA SCEGLIERE Fino a oggi X1, Q3 e GLA si sono divise la golosa torta dei SUV compatti premium decretando, di fatto, un monopolio germanico. Ma la pacchia è finita, ora che Volvo XC40 e Jaguar E-Pace, entrambe al debutto assoluto, si affacciano sul mercato delle sport utility con il ruolo di outsider. La Germania, però, non sta a guardare e risponde con la nuovissima BMW X2, modello “sportivo” dell’apprezzata X1. Siete indecisi sulla scelta? Vi aiutiamo noi.

STILE

Le tre concorrenti parlano linguaggi differenti. La Volvo XC40, riprende gli stilemi delle sorelle maggiori XC60 e XC90 con la consueta firma luminosa a martello di Thor, spalle robuste e superfici levigate. 

La Jaguar, invece, punta su un look più sportivo che attinge a piene mani dalla coupé sportiva F-Type, sfoggiando linee più dinamiche e un posteriore di grande effetto.

Anche la BMW X2 gioca la carta della sportività mettendo in bella mostra minigonne generose, due grossi terminali di scarico e paraurti sportivi.    

INTERNI

Anche in questo caso le differenze tra le tre sfidanti non mancano. Volvo punta forte sul grande schermo verticale da 9 pollici dell’ormai famoso Sensus che ripulisce la plancia dai comandi fisici e assicura un design molto, molto pulito. I materiali, poi, sono di alto livello e non manca la strumentazione completamente digitale ma non c'è l'head up dispaly nemmeno a pagamento.

Anche sulla SUV inglese la plancia ha un layout piuttosto ordinato e lineare. La qualità dei sedili e dei rivestimenti non si discute, un po' meno certe plastiche. Non manca lo schermo da 10'' del sistema multimediale Touch Pro, e quello della strumentazione digitale da 12,3''. Come optional c'è l'head up dispaly. 

La BMW X2 mette sul piatto della bilancia un abitacolo sportivo e lussuoso, da auto premium. Non manca lo schermo infotainment da almeno da 6,5 pollici ma che può arrivare fino a 8,8'' ma non è prevista la nemmeno a pagamento la strumentazione completamente digitale. In compenso anche per lei c'è la possibilità di avere il comodo head up dispaly. 

ABITABILITA'

Con una lunghezza di 4 metri e 43 cm la Volvo è quella più lunga del terzetto. Il passo ben disteso di 2 metri e 70 cm metri lascia un certo agio anche a 3 persone sedute sul divano posteriore. Nella media lo spazio per le gambe, il migliore delle tre quello per la testa grazie all’altezza di 1 metro e 66.

La Jaguar E-Pace è più corta di tre centimetri rispetto alla Volvo, 4 metri e 40 cm, ma è più larga di due. Questo vuol dire che lo spazio non è affatto male e quattro adulti stanno comodi. Spazio per le gambe ce n'è d'avanzo, nonostante il tunnel ingombrante. Solo chi è molto alto rischia di sfiorare il tetto con la testa.

La X2 è la più corta del terzetto con 4 metri e 36 cm. Ma è quella con il passo più lungo (2,76 metri) che consente ai passeggeri in seconda fila di accomodarsi senza contorsionismi: né per entrare né per adagiare le gambe. Anche in questo caso meglio in due che in tre. 

BAGAGLIAIO 

Da 460 litri sotto la cappelliera fino ai 1.335 litri con il divano posteriore reclinato. Non è tantissimo in assoluto per Volvo ma lo spazio è ben sfruttabile. 

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La Jaguar E-Pace sulla carta è quella che sulla carta sbaraglia la concorrenza: 577 litri. Attenzione, però, perché si intendono sfruttando lo spazio fino al soffitto e lo spazio riservato al ruotino. All’atto pratico la capienza si ferma intorno ai 350 litri, tra pavimento e cappelliera. 

La bavarese con i suoi 470 litri dichiarati è la più capiente. Reclinando i sedili posteriori si arriva alla soglia dei 1.355 litri, davvero non male per il piccolo SUV-coupé. 

GUIDA 

Tra le tre la Volvo è quella dal carattere più pacato, quella che non ama essere strapazzata. Le sospensioni tendono al morbido, lo sterzo è leggero in città e il cambio sempre delicato nei passaggi di marcia. Per contro, però, il 2.000 diesel D4 da 190 cv, ha tantissima coppia da subito per una spinta generosa in ogni condizione. 

Come guida Jaguar E-Pace soddisfa le aspettative di un SUV che porta lo stemma del Giaguaro. Ha uno sterzo preciso, anche se leggero, un assetto rigido ma non scomodo, nonostante le ruote da 20''. La E-Pace è reattiva nella guida, penalizzata soltanto dal peso, che in questa versione supera le due tonnellate in ordine di marcia. Esplosivo il 2.0 diesel da 190 cv. Davvero un gran motore.

Malgrado le sue pretese sportive, limitate prevalentemente all'estetica, la X2 si guida in maniera intuitiva e sempre prevedibile. Il diesel da 190 cv è una vecchia conoscenza e rimane una garanzia per prestazioni e consumi. Il cambio a 8 marce automatico si è rivelato il migliore del terzetto. 

PREZZI 

Per la Volvo XC40 si parte da 31.200 euro per le XC40 a benzina (T3 1.5, con cambio manuale e trazione anteriore) e da 33.350 euro per quelle a gasolio (D3 a trazione anteriore e cambio manuale; con la trazione 4x4 costa 2.000 euro in più e il cambio automatico comporta un supplemento di altri 2.200). La versione in prova costa 46.520 Euro.

La Jaguar E-Pace è la più cara del terzetto. I prezzi attualmente vanno dai 36.800 euro della 2.0d “base” fino a oltre 65.000 euro. Questa versione, optional esclusi, parte da 57.350 euro.

La BMW X2 ha esordito a partire da 33.500 per una 18d xDrive con motore 2.0 litri da 190 cv e trazione integrale, seguita a ruota dalla 25d xDrive (2.0 litri da 231 cv) a partire da 48.350 euro. Tutte e due abbinate al cambio automatico a 8 rapporti.

PRO E CONTRO

La XC40 è a tutti gli effetti una XC90 in miniatura. Nella guida è quella più pacata del terzetto ma non per questo la più economa nei consumi. Il peso di circa 1.900 kg e l’altezza di ben 166 cm non fanno scendere la media in autostrada sotto i 14 km/litro, in città i 12 km/litro

La Jaguar è appagante da guardare e da guidare, seppur non sia una piuma. Però dettaglio stona con il prezzo e il bagagliaio non è così capiente come la scheda tecnica vuol far credere.

La tedesca è quella che coniuga al meglio l’immagine sportiva con la praticità soprattutto nello spazio interno. Per contro ha un assetto abbastanza rigido e dal posto guida non è facile capire subito dove inizia e finisce la carrozzeria.

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Pubblicato da Marco Rocca, Luca Cereda e Matteo Gallucci, 30/03/2018
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