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BMW X1 2016, il video


Avatar Redazionale, il 21/12/15

8 anni fa - La X1 è completamente nuova, più spaziosa ed efficiente

La BMW X1 2016 è completamente nuova, più spaziosa ed efficiente

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SALTO DI QUALITA’ Sulla carta rimane sempre la piccola della famiglia X di BMW ma, ora che viene lanciata la sua seconda generazione, la BMW X1 compie un bel salto di qualità, avvicinandosi alle sorelle maggiori, non solo nella forma ma anche nella sostanza. E la sua missione diventa più che mai ambiziosa: far meglio del modello che va a sostituire e che è stato capace di vendere circa 730mila esemplari dal 2009 a oggi.

X FACTOR Per raggiungere l’obiettivo la BMW X1 2016 può contare prima di tutto su un aspetto più importante e su un’aria più massiccia. La X1 prima serie sembrava più una station wagon ipervitaminizzata che una vera tuttoterreno, mentre il nuovo modello sfoggia una sagoma completamente diversa. Se da una parte la lunghezza diminuisce un po’ (-15 mm, per un totale di 4.439), dall’altra aumentano la larghezza (+23 mm, 1.821) e soprattutto l’altezza (+53 mm, 1.598), con il risultato che la X1 riesce a far emergere meglio il suo X factor, quell’aria da dura tipica - per esempio - di X3 e X5. In questo senso gioca un ruolo molto importante anche il passaggio a un muso meno allungato, cosa resa possibile dall’adozione di un nuovo pianale e di motori montati in senso trasversale invece che longitudinale, come avveniva in passato.

VIAGGIO NELLO SPAZIO La diversa disposizione degli organi meccanici ha riflessi postivi anche sull’abitabilità. Con un vano motore più compatto, crescono i centimetri a disposizione dei passeggeri: quelli posteriori, in particolare, hanno ora 37 mm in più per le ginocchia, che diventano addirittura 66 quando la macchina è stata ordinata con il divano posteriore scorrevole e si tiene quest’ultimo in posizione tutta arretrata (l’escursione è di 13 cm). La sensazione di spaziosità viene poi accentuata dal fatto che le sedute sono sistemate più in alto di prima, 36 mm nel caso dei sedili anteriori, ben 64 per quelli posteriori.

A TUTTO VOLUME Anche il bagagliaio guadagna volume. Con il divano in posizione normale la capacità di carico è di 505 litri (+85), mentre sacrificando la seconda fila si arriva a 1.550 litri (+200). A questa configurazione si arriva agendo su due semplici leve sistemate nel bagagliaio stesso, mentre per stivare oggetti particolarmente lunghi (fino a 250 cm) c’è ora anche la possibilità di reclinare in avanti lo schienaledel sedile anteriore destro. Un’altra opzione furba è quella chiamata Comfort Access, che consente di aprire e chiudere il portellone elettricamente con un semplice gesto del piede sotto il paraurti posteriore.

AVANTI TUTTA Quanto alla gamma italiana, a comporla c’è solo una parte dei motori offerti sulla scena internazionale. Il protagonista assoluto della scena è il turbodiesel 2.0 a quattro cilindri che viene declinato in tre livelli di potenza:150, 190 e 231 cv. In quest’ultimo caso le turbine sono due e la trazione è sempre integrale xDrive, mentre per le due versioni meno potenti si può scegliere tra la trazione integrale e lo schema SDrive a due ruote motrici. Queste ultime non sono più quelle posteriori bensì quelle anteriori, cosa che farà storcere il naso ai fan più sfegatati della Casa bavarese ma che è quasi doverosa per contenere pesi e consumi (oltre ai costi…). La trazione anteriore è invece l’unica opzioneper chi sceglie i nuovi motori 1.5 a tre cilindri d’accesso alla gamma diesel e a benzina, che equipaggiano rispettivamente le X1 SDrive 16d e 18i, da 116 e 136 cv. Le schede tecniche si possono trovare in allegato qui sotto, così come il listino.

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IL LABIRINTO Senza stare ad addentrarmi nel suo labirinto di proposte, ricordo che la BMW X1 2016 è ordinabile negli allestimenti base, Advantage, Business, xLine, Sport e M Sport. Da un punto di vista delle dotazioni, di serie o a richiesta, la tuttofare bavarese fa un passo deciso verso la fascia premium del mercato. I fiori all’occhiello sono un Head Up Display di ultima generazione, il cruise control adattativo con funzione Stop&Go, il Lane Departure Warning che vigila sul superamento involontario della linea della corsia, i fari fulle Led e il Dynamic Damper Control, per una regolazione di fino dell’assetto in ogni condizione.

COME VA Mettendosi al volante della BMW X1 2016 è naturale che si stampi sulle labbra un bel sorriso. Il merito va a un posto di guida ben studiato, con la seduta alla giusta distanza dal pavimento, tanto spazio in ogni direzione e regolazioni molto ampie, tanto per il sedile quanto per volante. Quest’ultimo, tra l’altro, offre una bella impugnatura ed è sistemato in posizione ottimale, come vuole la tradizione della Casa. Tutti i comandi sono a portata di mano, grazie alla consolle centrale rivolta verso il pilota, e la presenza dell’interfaccia iDrive e di uno schermo da 6,5 pollici permette un accesso veloce a molte funzioni. Anche nella zona posteriore il quadro è positivo, i centimetri non mancano e solo chi è destinato al posto centrale del divano ha qualcosa di cui lamentarsi: il tunnel centrale complica i movimenti dei piedi e l’imbottitura dello schienale è duretta, in corrispondenza del bracciolo.

BELVEDERE Una volta su strada la BMW X1 2016 mette subito a suo agio il guidatore. La posizione più rialzata che in passato migliora sensibilmente la visibilità e il nuovo taglio della carrozzeria rende la vita un po’ più semplice quando si deve manovrare in città. Usciti fuoriporta, invece, la prima sensazione che si ha è di avere tra le mani un mezzo consistente, che si muove su strada in modo sicuro e preciso. Anche quando si forza un po’ il passo e alla faccia di un baricentro altino, la X1 disegna bene le traiettorie, allargando appena la linea impostata in modo sempre prevedibile.

PER LA PRECISIONE Per ottenere questo risultato i tecnici tedeschi hanno scelto un assetto piuttosto sostenuto, che, pur senza essere scomodo, non sempre riesce però a filtrare bene tutte le buche. Nel complesso, comunque, la BMW X1 se la cava alla grande anche nei panni della passista, dimostrandosi silenziosa anche quando si superano i limiti imposti dal Codice.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI E’ scontato che le predestinate al ruolo di best-seller siano le due versioni turbodiesel intermedie, la 18d e la 20d. La prima, in particolare, sembra una scelta indovinata, con prezzi ancora ragionevoli (da 32.950 a 41.900 euro) e prestazioni brillanti, grazie a una coppia massima di 330 Nm sempre disponibili tra i 1.750 e i 2.750 giri. Il tempo appena superiore ai 9 secondi nello 0-100 la dice lunga sulla vivacità allo scatto, mentre nella guida quotidiana si apprezza soprattutto l’elasticità, che rende perfetto l’abbinamento con il cambio automatico a otto marce.


Pubblicato da Paolo Sardi, 21/12/2015
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