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Audi R8 2018: la supercar con la cravatta


Avatar di Marco Congiu, il 26/11/18

6 anni fa - Abbiamo provato in pista l'Audi R8 2018. DIfetti? Come siete pignoli!

620 CV per l'Audi R8 Performance, la più potente di sempre. 331 km/h di velocità massima, tanti particolari rivisti: ecco la prova in pista

DARWINIANA Prendi il tuo simbolo, l'auto che porti ad esempio della tua capacità di realizzare supercar. Realizzane una seconda generazione migliore della precedente. Riprendila, migliorala ulteriormente e cosa ottieni? Facile: l'Audi R8 2018. Figlia del restyling di metà carriera, la supercar tedesca si rifà il look, cresce nella potenza e porta con sé tanto divertimento, oltre ad un'anima che è più mediterranea di quanto si possa pensare.

PISTAIOLA STRADALE Nata per la pista, realizzata per la strada. Spiegare il claim che accompagna il restyling della R8 2018 è più facile di quanto sembri. Audi Sport ha attinto a piene mani dalla R8 LMS GT3 presentata in occasione dell'ultimo Salone di Parigi per estremizzare il proprio prodotto di punta: il frontale è stato ridisegnato e adesso si presenta con la calandra Single Frame più bassa e allargata, mentre in prossimità dei fari compaiono delle prese utile ai fini aerodinamici. Più di design, per massimizzare i family feeling, le tre feritoie sul cofano, figlie dell'Audi Quattro degli anni '80. riviste anche le minigonne che, in un immaginario giro dell'auto, ci preannunciano uno dei più bei posteriori della storia recente. Importante il diffusore, così come la coppia di terminali di scarico. Mi sembra quasi di osservare da vicino una corazzata della Prima Guerra Mondiale, pronta a scatenare i propri colpi migliori. Effetto WOW raggiunto in pieno, chapeau.

ASTRONAVE FUNZIONALE Gli interni dell'Audi R8 ospitano comodamente due passeggeri di tutte le altezze. I materiali utilizzati sono raffinati e ricercati, dalla pelle al carbonio, passando per l'alluminio e l'Alcantara. Ovunque cada, il dito appoggia sempre su prodotti di qualità. Non abbiamo un display al centro della plancia dove comandare il sistema di infotainment: qui tutto si fa attraverso la strumentazione digitale - il celeberrimo Audi Virtual Cockpit da 12,3" - sempre chiara e ben leggibile, capace di modificare il proprio layout a seconda della modalità di guida selezionata e delle nostre preferemze.

RIGIDA O IN TELA? A voi la scelta: a dividere la R8 coupé dalla R8 Spyder passano 100 kg in favore della versione a tetto rigido. Personalmente, trovo che il colpo d'occhio cada a vantaggio della R8 2018 Coupé, anche perché così si può sempre godere della vista del V10 attraverso il vetro posteriore. E fidatevi che vi capiterà di guardarlo ogni volta che lasciate l'auto nel vostro garage o in un qualsiasi parcheggio.

ESAGERARE: PERCHÈ Sì Sono due le versioni a listino dell'Audi R8 2018: la quattro e la Performance. Nel primo caso siamo davanti ad una supercar da 570 CV per 560 Nm di coppia massima, che si ispira per certi versi al concetto di Gran Turismo, mentre la Performance è una sorta di animale da posta con i suoi 620 CV per 580 Nm di coppia massima.

DALL'UNGHERIA CON FURORE Il propulsore che spinge l'Audi R8 2018 è lo stesso che possiamo trovare sulla Lamborghini Huracan. Prodotto in Ungheria, è un V10 da 5.2 litri, ovviamente aspirato. Con il restyling si innalzano le potenze, che adesso toccano i 570 Cv per la R8 quattro e i 620 per la Performance quattro. I principali lavori su questa unità sono individuabili nelle valvole di aspirazione, adesso in titanio per risparmiare peso, e con un'escursione di 2 mm superiore al passato, A ciò si aggiunge anche un aumento del numero di giri al minuto, cresciuti di ben 500 rpm: la lancetta per arrivare sul rosso deve toccare gli 8.700 giri/min.

DATEMI UNA STRADA Il peso contenuto di 1.595 kg per la R8 Performance quattro, figlio di un maggior uso della fibra di carbonio e di altri materiali compositi, unito a tutti i dati tecnici che porta in dote il restyling, scatena la parte più irrazionale del mio essere. Recupero immediatamente un mazzo di chiavi e sono pronto a scendere in pista. Oggi si gira sul circuito Ascari, nei pressi di Malaga. E, sì: me ne farò una ragione anche se sta diluviando.

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LIBIDINE Diciamocelo seriamente: ci sono cose peggiori nella vita che provare una supercar in pista in un giorno di pioggia. Provarla in un giorno di neve, per esempio. Ma, battute a parte, quando mi lancio al volante della R8 2018 Performance tra le umide curve dell'Ascari, la goduria tocca vette importanti. Sarà il V10 che spinge come un indemoniato dietro la mia schiena, sarà la facilità di sterzo dell'auto, o ancora un filo invisibile che collega il cervello a ciò che ho sotto i piedi in questo momento, ma non vorrei davvero essere in nessun altro posto al mondo. L'Audi R8 2018 è una supercar fantastica, di quelle capaci di toglierti il fiato per le prestazioni e le emozioni che sa suscitare.

IL CHIRURGO Lo sterzo ha subito importanti migliorie rispetto alla versione di lancio datata 2016. I valori di demoltiplicazione variano in funzione della velocità: si passa dai 10:1 ad andature da codice della strada agli oltre 14:1 quando si superano i 140 km/h. Questo significa che, quando sono in pista e cambio direzione, devo dare maggior angolo volante, senza incorrere nel rischio di una brusca imbardata, lasciandomi un ampio margine di sicurezza e di divertimento. Straordinariamente comunicativo, lo sterzo della R8 mi permette di indirizzare questa biposto proprio dove l'occhio vede, dimostrandosi onesto anche quando l'aderenza manca improvvisamente, facendomi recuperare al volo il retrotreno e rimettendo immediatamente l'auto in traiettoria.

NON È LA ELENA DI OMERO La frenata per una supercar è una componente essenziale: dev'essere precisa, puntuale, potente e sicura. Caratteristiche che, grazie ai carboceramici firmati Brembo, ritrovo in pieno sulla R8 che sto provando. Le condizioni del tracciato non sono per nulla facili, anzi, ma sapere di poter contare su un comportamento omogeneo dellìauto anche in forte decelerazione, costante nel tempo e nel trascorrere dei giri, devo dire che mi da quella sicurezza di cui ho bisogno per lanciarmi con ancor più decisione tra le impegnative curve del tecnico tracciato spagnolo.

I MOSCHETTIERI Vero, il titolo originale del romanzo di Dumas è I Tre Moschettieri, ma io ci aggiungo anche D'Artagnan. Il sistema di trazione della R8 2018, il celeberrimo e osannato quattro, mi consente una presa continua e costante su tutte e quattro le ruote. Di base, la coppia vine ripartita per il 90% al posteriore e per il 10% all'anteriore, ma in caso di necessità in pochissimi millisecondi la centralina ripartisce fino a 600 Nm di coppia all'avantreno, consentendomi di uscire dalle situazioni di pericolo in tutta eleganza.

LE CERTEZZE DELLA VITA V10. Carter secco. 620 CV di potenza. 331 km/h di velocità massima, da 0 a 100 km/h in 3,1”. Bastano i numeri a descrivere un'emozione? No. Il propulsore aspirato dell'Audi R8 semplicemente è il più potente mai montato su un'auto di Ingolstadt destinata alla produzione di serie. La spinta è continua e poderosa fino agli 8.700 giri/min, in un crescendo d'altri tempi. In un periodo in cui tutti i costruttori si dirgono verso i motori turbo anche per l'alto di gamma, trovare una supercar aspirata è cosa rara. E la R8 appaga i sensi, dopo questa ricerca. Basta una lieve pressione del pedale del gas, abbinata alla modalità di guida Performance, per schizzare a velocità di curvatura. Abbimato al cambio automatico a doppia frizione ribattezzato da Audi S-Tronic, questo V10 da 5.2 litri da il massimo: è un compagno di pista ideale, sempre pronto a regalarci gioie e a lasciarci un sorriso indelebile.

DIFETTI? SIAMO SERI... Parlare di difetti di una supercar del livello dell'Audi R8 2018 è ridicolo. E lo dico senza mezzi termini. È un'auto che sa di poterti conquistare. Forse non a tutti piacciono le forme futuristiche che ha adottato la vettura di Ingolstadt con il restyling, altri ancora le preferiscono Ferrari, Lamborghini, Porsche o McLaren. Per quanto mi riguarda, l'unica cosa che vorrei sarebbe la possibilità di scegliere il cambio manuale, come sulla prima generazione di R8. De gustibus...

LA COMPREREI? L'Audi R8 2018 rasenta la perfezione: nella configurazione d'ingresso accontenta una clientela più tranquilla, meno corsaiola, che si vuole concedere il lusso di una supercar senza estremizzare il DNA di un'auto simile. La R8 Performance, invece, parla all'anima dei possibili acquirenti, a quelli che non si accontentano di uno sporadico week-end in pista all'anno. Tra le due, sicuramente saprei cosa scegliere. Con un prezzo prossimo ai 200.000 euro, le alternative non mancano, ma certamente non si può affermare che questa sa una vettura algida. Anzi, è più latina di quanto si possa credere. Ed è per questo che, se potessi, libererei il garage per accoglierla come si deve.


Pubblicato da Marco Congiu, 26/11/2018
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