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Prova

Vw Golf R32


Avatar di Mario Cornicchia, il 27/09/05

19 anni fa - La GTI con qualcosa in più

Continua la serie delle R32, le GTI con qualcosa in più, nello stile e nelle prestazioni. Carattere esuberante ma facile da ridurre alla ragione, voce tenorile e trazione integrale per tutte le stagioni. E tutti i circuiti.

COM'E' Una serie di tocchi estetici qualificano la R32 come la regina delle Golf, e la calandra pronunciata e lucente la rendono inconfondibile anche da lontano, come il bordino rosso è il marchio di fabbrica per la GTI. Il blu, invece, è il colore della R32 e per la carrozzeria è disponibile anche un esclusivo Deepblue che richiama il colore delle pinze freno e dei cristalli termoisolanti. E per riconoscerla dalla coda? Facile, dal centro del paraurti escono due grandi e inconfondibili tubi di scarico cromati.

A PANCIA BASSA

Altri dettagli estetici qualificano la R32, come i paraurti completamente in tinta con la carrozzeria, con l'anteriore senza fendinebbia completamente forato nella parte bassa. Difficile notare che l'assetto è più basso di 5 millimetri rispetto a una Golf GTI per un totale di 20 millimetri rispetto alle Golf da famiglia, ma i cerchi in lega Zolder da 18 pollici a 20 razze ravvicinate calzati da pneumatici taglia 225/40 sono inconfondibili.

ROSA, ROSAE, ROSETTE

All'interno, una bella finitura in alluminio a rosette decora plancia, tunnel centrale e pannelli delle portiere. Gli strumenti hanno una grafica particolare, con la scala a fondo chiaro e gli indici facilmente visibili grazie alla punta che si illumina in color indaco. I sedili sportivi sono disegnati ad hoc e, optional, si possono richiedere sedili Recaro con il guscio rigido.

CUORE STRETTO

Il cuore dell'operazione che dà il nome a questa Golf speciale è il motore 3.2 con architettura a V6 stretto (15 gradi tra le due bancate) che eroga 250 cavalli e 320 Nm di coppia massima tra 2500 e 3000 giri per 250 km/h di velocità massima. Lo 0-100 km/h è coperto in 6,5 secondi se al volante si trova un bravo pilota in grado di manovrare velocemente il cambio manuale a sei marce. Per abbassare il tempo a 6,2 secondi è sufficiente dotare la Golf R32 del cambio a doppia frizione DSG, un optional più bravo di qualsiasi pilota.

QUADRUMANE

Per aggrapparsi bene all'asfalto, la Golf R32 si serve di tutte e quattro le ruote per spingere, grazie alla trazione 4motion con frizione centrale Haldex a controllo elettronico. Nella marcia normale, la trazione è al 60% all'anteriore e al 40% al posteriore e la proporzione tra i due assi si spinge fino al 50% equamente distribuito tra ruote anteriori e posteriori.

I PREZZI

Considerando la dotazione di serie, il prezzo di 32.700 Euro comprende circa duemila euro di accessori che non sono inclusi nella dotazione della Golf GTI: la differenza tra le due si stringe quindi a circa 4700 euro. Di serie, infatti, la R32 porta in dote assetto e cerchi sportivi, fari bi-xeno, trazione integrale, sensore pioggia e luci, specchio elettrocromatico, specchi esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, climatizzatore automatico bi-zona Climatronic, computer di bordo, autoradio con lettore CD e dieci altoparlanti, volante multifunzionale in pelle, sei airbag ed ESP. Per il cambio DSG si spendono 1700 euro in più.

COME VA

Alla Golf GTI non manca nulla: tanta potenza facile da sfruttare, assetto eccellente, buon comfort... che bisogno c'era di una R32 se non per accontentare il feticisti dell'oggetto esclusivo o gli insaziabili della potenza? In effetti, appena seduti al volante della R32 la domanda sorge spontanea e, chilometro dopo chilometro, ho provato a darmi anche una risposta. Procediamo con ordine.

RECARO, NO GRAZIE

La posizione di guida è quella, ben studiata della Golf, con sedili sportivi rigidi e ben avvolgenti, esclusivi nel disegno per la R32 ma simili a quelli della GTI. Il sedile si abbassa fino al rasoterra, adatto anche a piloti molto alti, ma si abbassa soltanto, o soprattutto, nella parte posteriore della seduta, lasciando alta la parte anteriore. Comunque, la posizione finale è comoda e i sedili offrono un buon sostegno ortopedico anche nei viaggi lunghi. Da evitare l'investimento nei sedili Recaro, scomodi nella salita/discesa e scomodi nella seduta: tratterranno pure bene in curva (anche quelli di serie, comunque) ma sono fastidiosi e alla fine la schiena duole anche a chi non soffre di lombalgia.

FA LE SCALE

Se già la GTI ha una voce che non passa inascoltata, la Golf R32 aggiunge iltimbro pieno e morbido dei sei cilindri con un fondo roco di aspirazione che evoca i motori da corsa. La voce si fa roca quando si sale di giri e quando il tachimetro supera i 210 km/h. I tecnici del suono hanno fatto un buon lavoro, non c'è che dire, e la R32 è sportiva ma senza diventare fastidiosa, senza fare la prima donna e sovrastare la voce di chi ospita nel suo abitacolo.

PARTE DAL BASSO

Il V6 ha una elasticità davvero eccezionale che consente alla R32 di superare una prova estrema, la ripresa in sesta da un regime inferiore a quello che tiene al minimo: da 600 giri in su la R32 riprende senza battere ciglio (né valvola) e con buon vigore fin da subito. Incredibile. E da 600 giri tira fino a 6500 senza smettere un attimo, con un picco intorno ai 4000 giri, quando la voce inizia a diventare roca. In termini di potenza, invece, la R32 non impressiona molto più di una GTI. La spinta non manca, soprattutto nelle marce basse, ma il tachimetro dopo i 180 km/h inizia a salire meno baldanzoso e, per arrivare ai 250 km/h (beate autobahn tedesche...) dichiarati come limite massimo è necessario un bel lancio.

SEMPRE SEI SONO

Come la GTI, anche la R32 ha un eccellente cambio a sei marce, sportivo, con innesti facili e precisi e un bel rumore meccanico quando si smanetta con decisione. L'alternativa è l'ottimo DSG sempre a sei marce, con le cambiate così veloci da sembrare quelle della Playstation, a cui corrisponde soltanto un cambio di tonalità del motore. De gustibus: manuale per gli inguaribili smanettoni, DSG per chi ha scoperto i piaceri dell'automatico e non vuole perdere un nanosecondo quando il piede destro diventa nervoso e la strada tortuosa.

FOR MOTION

Oltre alle doti delle parti calde, la R32 mette nel menu anche eccellenti doti telaistiche. Facile e divertente come la GTI, la R32 aggiunge un assetto più pistaiolo, con un inserimento in curva preciso come il bisturi di un chirurgo estetico (di quelli bravi) e un assetto facile da controllare in curva con acceleratore e sterzo, senza reazioni anomale. Lo sterzo non è un campione di velocità, ma si intende bene con assetto e ruote. La trazione integrale 4motion rende soltanto la guida più veloce e precisa, evitando in toto l'effetto spiacevole di molte integrali, con il muso che tende a raddrizzare le curve.

NATA PER I CORDOLI

Assetto ottimo e comportamento in curva eccellente, doti che non è facile mettere alla frusta su strada: la R32 meriterebbe qualche giro in circuito, dove i freni, con dischi da 345 millimetri anteriori e 310 posteriori, forse avrebbero anche da dire la loro per potenza, precisione e resistenza. Alla fine, la R32 la vera concorrente la trova in famiglia: se non frequentate cordoli e paddock, sulle strade di tutti i giorni la GTI basta e avanza, in termini di prestazioni e di soddisfazione di guida.

Pubblicato da M.A. Corniche, 27/09/2005
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