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Sono le auto sicure per antonomasia. Sul comfort nulla da eccepire da sempre. Sullo stile scandinavo, invece, pochi buongustai ne apprezzano il minimalismo. In un mondo in cui anche le utilitarie devono avere la faccia da pugile incattivito, anche le svedesone ora sfoderano i canini. Con discrezione.
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COM'E' Rimangono le spalle larghe delle Volvo di ultima generazione, la bella piega robusta che segna l'intera fiancata partendo dalla V del cofano fino a disegnare la forma delle luci di coda. Ma lo sguardo si fa più accigliato e furbetto, il naso diventa più importante e la coda mette su peso, con un culotto più tornito. Più sportiva e più importante, per combattere ad armi pari con le concorrenti che ostentano tutto quanto hanno e anche di più.
VINCE LO SCUDETTO Il frontale è meno rigido nelle linee e più tridimensionale. La nuova V70 è fedele al suo stile ma diventa più visibile, con un trucco meno acqua e sapone. A partire dalla calandra che non è più un rettangolo perfetto ma si arrotonda verso il basso diventando quasi uno scudettone ben rifinito. Al centro sulla immancabile diagonale cromata, c'è anche il nuovo logo Volvo, più grande ed elaborato.
HA NASO Lo scudettone è al centro di un gioco di linee ben marcate e ben definite che disegnano un naso importante, punta della V da cui partono le spalle delle fiancate. Ai lati, anche i fari perdono la forma rettangolare, allungati e tirati all'indietro per uno sguardo più penetrante. Tre grandi bocche di ventilazione nella parte bassa del paraurti e un baffo spoiler pinnato ai lati completano l'incattivimento della faccia della V70.
TORNA LA MINI I fianchi corrono via veloci e puliti, con vetri moderni ma, fortunatamente, senza levate d'ingegno dei designer, appesantiti da minigonne marcate per ottenere lo sport look. Si raccordano al baffo-spoiler del paraurti anteriore e al fascione che segna la parte bassa del paraurti posteriore e tiene belli alti gli scarichi.
PARADENTIParaurti posteriore importante come un paradenti da boxeur, scavato e gommato al centro per facilitare il carico e raccordato sotto le luci che ora sono più alte e hanno una parte chiara al centro che le rende più orizzontali e meno arrampicate sul montante. Parte chiara che si raccorda alla fascia alla base del parabrezza, con le lettere VOLVO distanziate come sui frigoriferi Anni 50.
W LA CAMPAGNALa XC70 perde il naso tutto nero per lasciare le protezioni in plastica grezza nella parte bassa del paraurti, spezzate dai dettagli color alluminio, come la piastra di protezione, ora larga come quasi come tutto il frontale, e le due cornici per i fendinebbia che, personalmente, farei dipingere in un grigio più scuro. La personalizzazione Cross Country continua con protezioni nella parte bassa delle fiancate, snellite da un bel profilo cromato, e piastra di protezione e cornici (per cui vale il medesimo commento) anche per il paraurti posteriore. Le cornici dei vetri per la XC70 sono nere, così come le barre sul tetto.
MINIMAL CHIC Il pianale della nuova serie V70 è lo stesso della nuova ammiraglia S80, come per la serie precedente, e dell'ammiraglia eredita anche gli interni. Stile elegante, rassicurante e sobrio come ci si aspetta da una svedese, con la ormai immancabile e geniale consolle centrale sottile come un romanzo. Domina il nero per la plancia, con inserti in legno o in alluminio. Sulla consolle centrale la solita, affiatata squadra di lavoro, con il visore digitale incorniciato da bel alluminio lucidato, i soliti quattro pomelloni tondi che governano tutte le funzioni principali e i tasti per le regolazioni fini profusi in quantità ma ben disposti e ben disegnati per rendere facile fare conoscenza, con i comandi per i flussi dell'aria disegnati come un omino. Più facile di così...
ALLUNGA IL PASSOPiù lunga di 11 centimetri rispetto alla V70 pronta per la pensione, la nuova serie guadagna spazio all'interno, semmai ce ne fosse stato bisogno. Poltrone e divano degni di tale nome e anche le taglie Obelix trovano posto comodamente sia davanti sia ai posti posteriori, con cinque centimetri in più per le gambe di chi siede dietro. Anche i bambini si trovano a loro agio e, ancor più i genitori, con i sedili per i piccoli integrati nel divano posteriore: la seduta si solleva in due posizioni per essere in regola dai tre anni in poi. Evitando gli ingombranti e antiestetici sediloni da applicare.
FAMELICA La V70 guadagna anche 60 litri in più per i bagagli, per un totale di 575 litri, a onorare la tradizione delle wagon di famiglia capaci come furgoni. Con cinque posti in posizione si caricano oggetti lunghi fino a 109 cm, 188 se si viaggia in due e, se si è da soli, si può anche abbassare in avanti lo schienale del sedile del passeggero. E sulla facilità al carico V70 non si fa mancare nulla. La soglia è bassa e a filo del piano di carico (che si può ordinare scorrevole per caricare fino ai sedili senza fatica), il portellone può avere il comando automatico per apertura e chiusura, il gavone sotto il piano di carico si blocca quando si chiude il portellone, il divano si abbassa in proporzioni 40/20/40 per la massima flessibilità (e per 840 litri, fino a 1600) e una serie di accessori furbi rendono lo spazio adattabile a qualsiasi esigenza personale, con due solide guide longitudinali sul piano e attacchi ai lati per montarli facilmente. Non manca il genialereggi-borse-della-spesa, parte del piano di carico che si solleva e tiene a bada anche le borse più indisciplinate.
HI-TECH Anche la dotazione hi-tech è condivisa con la S80. Tra optional e dotazione di serie la V70 ha Cruise Control adattativo ACC, il set completo di dispositivi di sicurezza, dai sei airbag al sistema di prevenzione degli incidenti che allerta tutti i sistemi CWS (abbinato all'ACC), hi-fi Alpine -Dynaudio, servosterzo adattivo e regolabile su tre livelli di sforzo,BLIS per tenere sotto controllo l'angolo morto degli specchi, fari bi-xeno attivi, chiave keyless e Personal Communicator, il telecomando che dialoga con l'abitacolo e, grazie a un sensore di battito cardiaco, individua mariuoli in agguato sul sedile posteriore come nei telefilm americani.
SU STRADA Nessuna novità sul fronte motori, se non che i diesel rispettano già la normativa Euro 5.Il cinque cilindri a benzina2.5T da 200 cavalli è il piccolo di famiglia, per seguire con due sei cilindri a benzina (lanciati con la nuova S80), 3.2 da 238 cavalli, 3.0 turbo T6 da 285 cavalli con trazione integrale Awd, e due versioni del cinque cilindri a gasolio, 2.4D da 163 cavalli e D5 da 185, con i diesel che nella guerra a chi ha più coppia si comportano bene, fornendo rispettivamente 340 e 400 Nm. È disponibile anche il motore Flexifuel, capace di digerire la miscela E85 con l'85% di etanolo, in attesa che anche in Italia sia disponibile.
FUORISTRADAPer la XC70 i motori disponibili sono soltanto due: 3.2 e D5, pronti a sopportare senza troppi problemi i 130 chilogrammi supplementari dovuti alla trazione integrale Awd (disponibile dal prossimo inverno anche per la V70), dei cerchi da 18 pollici e della personalizzazione cross country. La XC70 ha un'altezza minima da terra di 21 centimetri, quanto un vero fuoristrada, può superare guadi alti 30 centimetri e guadagna misure fuoristradistiche più professional, con 19,2°, 19,8° e 24° rispettivamente per angoli di attacco, dosso e uscita. La XC70 si cimenta bene sulle discese grazie all'Hill Descent Control, il sistema che tiene costante la velocità sulle discese più impegnative lavorando sul motore e pinzando come meglio si può fare singolarmente ogni freno.
I PREZZI Tre allestimenti per la V70, Kinetic, Momentum e Summum, con una dotazione di base completa di tutto quanto fa sicurezza, climatizzatore automatico, stereo con Cd e presa Aux, sedili anteriori regolabili in altezza, sedile passeggero reclinabile in avanti, fendinebbia e cerchi in lega da 16 pollici. 37.600 euro il prezzo base della 2.5 T Kinetik, 53.850 euro il prezzo massimo della 3.0 T6 Awd Summum e, per la più venduta, la D5 Momentum si spendono 41.625 euro. Per la XC70 sono disponibili i medesimi allestimenti e i prezzi partono dai 43.250 della D5 Kinetic fino ai 52.000 della 3.2 Summum, con 45.500 euro per la D5 Momentum.
COME VA Com'è tradizione Volvo, ci si sente subito a casa appena ci si siede al posto di guida. Le poltrone sono vere poltrone (disponibili anche ventilate), ampi per adattarsi a taglie Obelix, confortevoli per taglie Asterix, con la seduta profonda per sostenere bene le gambe. Le regolazioni di sedile e volante, poi, sono chilometriche, adattandosi sempre perfettamente a ogni misura e a ogni stile di guida. Comodi, ma con la impostazione corretta di guida. La sensazione di qualità e di peso sono tipicamente Volvo, tutto semplice ma ben fatto e con la solita idea di protezione da cassaforte. Ci sono tante idee furbe, come l'immancabile listella trasparente alla base del parabrezza a cui affrancare pass e biglietti dell'autostrada, i ganci per giacche sui poggiatesta copiati ormai da altre Case o lo stereo che si mette in pausa quando si abbassa il volume a zero.
A MISURA D'UOMO Posizione di guida perfetta ed eccellente disposizione dei comandi. Con i quattro pomelloni si governa tutta l'ordinaria amministrazione e quando si mette mano alle decine di pulsanti al centro della consolle non si fa fatica a individuare quello giusto, per la forma dei pulsanti, l'ideogramma o il colore. Sempre imbattuto sul fronte ergonomia il navigatore satellitare, gestibile facilmente con soli due pulsanti e un joystick dietro la razza destra del volante e il visore alla base del parabrezza.
STIRA E AMMIRA Appena ci si mette in movimento, si ritrova la magia Volvo che riesce a mettere insieme comfort e prestazioni come pochi altri. La V70 è silenziosa e ben isolata dal terreno, con sospensioni confortevoli ma sempre abili ad aggrapparsi alla strada, tenendo a bada i quintali da SW che la V70 fa segnare alla bilancia. È un comfort a tutto campo: non soltanto silenzio e capacità di lisciare la strada quasi fosse un grande ferro da stiro, ma il comfort del piacere di guidare, della facilità con cui si guida. Il motto Beauty Farm di una vecchia pubblicità della S80, è ancora valido.
ADVANCED Per chi ha sempre bisogno di avere l'auto rigida e super reattiva, può acquistare il telaio Four-C, con tre livelli di setup delle sospensioni a controllo elettronico: Comfort, Sport e, se non basta la regolazione Sport, anche Advanced, con cui potrà affrontare pure i cordoli di un circuito. Ma non ce n'è bisogno: la V70 è morbida, confortevole, ma non inganna mai, si appoggia un poco in curva ma non tentenna mai. Anzi, più sincera di tanti assetti rigidi sensibili alla cartina di caramella trovata sulla strada.
A GASOLIO Il D5 può sembrare un motore rumoroso per chi non conosce il sound scandinavo. In realtà il D5 deriva dal cinque cilindri a benzina e ne eredità il suono, un suono cupo che non disturba e che si aggiunge ai piaceri della V70. Un ottimo motore, potente quanto basta a sveltire la guida in ogni condizione, nelle piccole accelerazioni e riprese, come nei viaggi a tutta velocità sulle autostrade tedesche. Suo partner ideale è il moderno cambio Geartronic, automatico a sei marce, perfetto tassello nell'idea di comfort della V70.
A BENZINA IL nuovo sei cilindri in linea compatto made in Volvo ha grande souplesse di marcia e una gran bella voce, ma premendo a fondo dimostra di avere predisposizione anche per dedicarsi ad attività sportive. Lo sportivone di famiglia è però il 3.0 turbo, abbinato alla trazione integrale per dargli la possibilità di sfogare tutti i suoi entusiasmi senza perdere il grip. È un turbo moderno, con tanta coppia ai bassi regimi, grazie alla tecnologia twin-scroll che evita il turbo lag, e tiro fino all'intervento del limitatore.
CROSS COUNTRY Se la precedente XC70 aveva un comfort e una facilità di guida più camionale rispetto alla V70, ora il gap è completamente colmato. La differenza sensibile di carreggiata anteriore della precedente versione è quasi nulla nella seconda serie e al volante la XC70 ha gli stessi requisiti di comfort e di piacere di guida della V70. Trazione Awd e personalizzazione valgono 130 chilogrammi in più e 4 decimi nello scatto da 0 a 100 Km/h (9,3 secondi per la D5, 8,6 perla 3.2), ma rimane comunque brillante e piacevole anche con il motore D5. Con 21 centimetri di altezza minima da terra passa quasi dappertutto e i controlli elettronici di trazione le consentono di affrontare passaggi da fuoristrada quasi serio.