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Se già la nuova Volvo S60 segna il nuovo corso Volvo, con il pacchetto R-Design è una Volvo agile e sportiva come non mai. Un po’ meno Volvo però.
COM’E’ Non ci sono più le Volvo di una volta. Quelle Volvo un po’ pesanti ma con quel peso che non disturbava, ben distribuito, che trasmetteva una sensazione di solidità, di robustezza. Un po’ morbide di assetto ma che una volta buttate in piega erano precise e imperturbabili. A difendere la vecchia generazione c’è la XC70, a promuovere la nuova generazione c’è la S60.
NEW ERA Un feeling differente. I sedili non sono più grandi come poltrone domestiche ma sottili e affusolati, un po’ rigidi. Se prima mi sedevo ed ero pronto a viaggiare, ora mi siedo e smanetto un po’ per trovare la regolazione ottimale. Né meglio né peggio, una Volvo diversa. Per i maliziosi nemmeno una Ford, con cui condivide una buona parte meccanica. Una Volvo meno fuori dal coro e più omologata alle auto di oggi. Specie con il pacchetto R-Design.
PREPARAZIONER Il pacchetto R-Design comprende una serie di interventi estetici e una serie corposa di interventi strutturali. L’intervento estetico è evidente, è differente la griglia anteriore, in rilievo e con il logo R-Design e il paraurti anteriore ha bocche più grandi ed è più spoilerato nella parte bassa. Le cornici dei vetri laterali sono satinate come le calotte degli specchi. In coda la S60 R-Design si distingue con un piccolo spoiler posteriore (optional per T3 e DRIVe), e il paraurti con diffusori e doppio scarico da 90 millimetri.
ALUMINIUM La personalizzazione continua all’interno, con lapedaliera sportiva in alluminio, il pomello del cambio in pelle traforata, gli strumenti a fondo blu in stile cronografo, i sedili sportivi R-Designpelle/tessuto e le finiture alluminio per la consolle centrale e per il volante a tre razze.
PUNTA AL RIBASSO Non è però soltanto un kit estetico. Strutturalmente cambiano i cerchi sono da 18 pollici con canale da 8” gommati 235/40 modello Ixion Diamond Cut, l’assetto è ribassato di 15 millimetri e con una taratura delle molle più rigida del 15%. Gli ammortizzatori posteriori sono monotubo e cambiano anche le barre antirollio (tipo Rally le definiscono in Volvo) e le boccole, più rigide del 400%. Il servosterzo elettroidraulico ha un nuovo software dedicato.
REATTIVA Se già la Volvo S60 è un nuovo capitolo nella storia Volvo, con il pacchetto R-Design il taglio è ancora più netto con il passato. Gli effetti degli interventi strutturali si fanno sentire. L’assetto è sportivo ma mai fastidiosamente rigido, le lenti a contatto non si staccano sui tombini e il toupet rimane in posizione sul pavé. Per contro la S60 R-pacchettizzata è decisamente reattiva e precisa appena si muove il volante. È sufficiente una prova di steering pad alla prima rotonda per accorgersene: la S60 rimane fedele alla traiettoria, si aggrappa con ostinazione all’asfalto anche quando le si tende un trabocchetto affondando sull’acceleratore.
CINQUE CILINDRI Che poi affondare sull’acceleratore è un trabocchetto non da poco. Il 2.4 a gasolio ha 205 cavalli, e tutti in splendida forma, con la coppia massima di 420 Nm disponibile già a 1500 giri e fino a 3250 giri. Il cinque cilindri spinge sul serio e senza pruderie. È molto reattivo appena si chiede potenza e il cambio automatico Geartronic (2050 euro) non si capisce se si fa mettere un po’ in difficoltà o è tarato per tenergli botta, con reazioni e cambiate a volte un po’ ruvide ma efficaci per ottenere l’accelerazione più rapida (7,8 secondi nello 0-100, come per il cambio manuale a sei marce di serie).
RAPIDA E PARCA La S60 con la coppia D5-automatico è un attrezzo veloce e sportivo che merita anche l’assetto del pacchetto R-Design. Sportiva e brillante, rapida nel passare dalla marcia lineare allo scatto che fa risparmiare un semaforo o che consente di sfruttare una opportunità di sorpasso, la S60 rispetta la tradizione Volvo nel sapersi anche attenere al protocollo svedese di comportamento, gentile e affidabile. E anche economica nei consumi, con una media d’uso di 8/8,5 l/100 km senza risparmiarsi nulla e sfruttando il D5 quando serve.
POLTRONE ADDIO Certo, quei bei sedili-poltrona terapeutici per schiene stanche della vecchia S60, della V70 e della S80 si fanno rimpiangere ma ripagano uno spazio maggiore per chi siede dietro. Anche se, considerando gli ingombri esterni delle due generazioni di S60, la linea meno sportiva della generazione precedente lasciava spazio per poltrone e ospiti a parità di ingombri.
ERRE MOSCIA Un nuovo corso, forse deluderà i volvisti ma conquisterà nuovi automobilisti con il suo aspetto sportivo e differente dalla massa, con la razionalità, lo stile e la qualità dei suoi interni e prestazioni più agili rispetto al passato. Non che la S60 non si sia mai presentata in tuta ignifuga con le S60R della precedente generazione davvero sportive e infaticabili anche in pista, ma in quel caso era una scelta più estrema, mentre il pacchetto R-Design rende più sportiva un’auto già più brillante e agile.