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Volvo lancia la nuova famiglia di motori Drive-E. Efficienza, prestazioni e bassi consumi sono i punti di forza. Abbiamo provato la Volvo V60 con il nuovo motore D4 diesel da 181 CV
LA FAMIGLIA VERDE E’ nella città di Romeo e Giulietta che facciamo la nostra prima conoscenza con la nuova famiglia di propulsori Volvo Drive-E. Se la sigla dovesse suonarvi ancora nuova stiamo parlando della rinnovata gamma di propulsori ad alta efficienza montanti, per ora, su Volvo S60, V60 e XC60.
COSA VEDREMO Prima d’iniziare con la prova su strada è bene fare il punto su cosa significhi Drive-E: per il marchio svedese si traduce con efficienza, potenza e grande piacere di guida a fronte di una diversa architettura dei propulsori basata ora su 4 cilindri di 2.000 cc invece che 5 cilindri come in passato. Riducendo le dimensioni del motore è possibile aumentarne l’efficienza ci ha spiegato Derek Crabb (il progettista), potendo contare anche sulla riduzione degli attriti interni e sull’elevata pressione di iniezione per i Diesel, di 2.500 bar. Per ora rispondono presente all’appello un Diesel biturbo D4, e due unità turbo a iniezione diretta di benzina T5 e T6, sulle base dei quali si articolerà la nuova gamma di propulsori; dai motori super prestazionali a quelli più attenti ai consumi e alle emissioni. Per dare due numeri, il ventaglio di potenza andrà dai 120 ai 230 CV per i motori a gasolio, passando da 140 agli oltre 306 CV per i benzina.
TECNOLOGIA i-ART I punti di forza sono potenza maggiore e peso inferiore e, nel caso dei Diesel, la tecnologia i-Art che sfrutta il ritorno di pressione di ciascun iniettore del carburante (al posto del sensore di pressione singolo nel common rail tradizionale), adattando costantemente l’iniezione di carburante per ogni combustione in ciascuno dei quattro cilindri, grazie alla supervisione costante di un chip. Detto in due parole, con questa tecnologia si ha una gestione più precisa dell’iniezione di carburante a tutto vantaggio dei consumi. E ora passiamo dalla teoria alla pratica, vedendo come se la cava il D4.
CHE NUMERI Sulla cartella stampa si legge che il nuovo Diesel D4 sviluppa 181 CV (in Volvo ci tengono a sottolinearlo) per 400 Nm racchiusi in 2.000 centimetri cubi. Numeri molto interessanti che pongono questo propulsore in diretta concorrenza con quelli dei marchi premium tedeschi. Per la nostra prova abbiamo scelto la V60 equipaggiata con il cambio automatico Geartronic a 8 marce. Inutile ricordare ancora una volta la sensazione di sicurezza che si percepisce salendo a bordo della V60 ma oggi l’attenzione è tutta per il motore.
A ORECCHIO La prima grossa differenza rispetto al vecchio 5 cilindri Diesel da 163 CV che sostituisce è il ticchettio al minimo decisamente meno presente. Una volta in marcia le qualità del D4 da 181 CV non tardano a farsi sentire. Pronto e deciso nelle accelerazioni, regala una piacevole sensazione di brillantezza che salta fuori ogni volta che si schiaccia il pedale destro. Già da 1.200 giri la coppia non manca e fino a quota 4.000 si può allungare dignitosamente. Il doppio turbo lavora bene a tutto vantaggio della fluidità di marcia e per le strade di Verona si scorre che è un piacere.
SE SI ESAGERA Il merito, va detto, è anche del cambio Geartronic a 8 marce che asseconda bene il carattere vivace del D4. Realizzato dalla Aisin (in alternativa c’è comunque il cambio a sei marce manuale) mostra un po’ il fianco nelle scalate in salita e in quelle fasi, per intenderci, in cui si richiede potenza per un sorpasso. In questo caso una risposta un pelo più delicata e gentile sarebbe stata cosa buona e giusta e di certo avrebbe fatto guadagnare ulteriori stelline alla V60. E invece la scalata risulta brusca e la vettura scatta in avanti con irruenza. Pollice verso l’alto sotto la voce consumi che nella nostra prova non sono mai andati oltre i 7,5 litri per 100 chilometri. Tirando le somme il nuovo D4 è un bel salto in avanti rispetto al precedente 5 cilindri da 163 CV. E' vero la potenza è aumentata ma di pari passo sono scesi i consumi e le emissioni; ottimo connubio tra piacere di guida e attenzione al portafogli.